5182 20 milioni di dollari per liberare la Betancourt

20080704 16:25:00 redazione-IT

– LA RADIO DELLA SVIZZERA ROMANDA CITANDO UNA FONTE DEGNA DI FIDUCIA AFFERMA CHE INGRID BETANCOURT E’STATA LIBERATA GRAZIE AD UN COMPENSO DI 20 MILIONI DI DOLLARI DEVOLUTI AI SUOI CARCERIERI
– INGRID BETANCOURT E’ A PARIGI: ‘GRAZIE!’
– SARKOZY: BENVENUTA INGRID IN FRANCIA!
– PIENAMENTE COINVOLTI NELL’OPERAZIONE USA E ISRAELE

ANSA – Ingrid Betancourt e i suoi 14 compagni di prigionia non sono stati liberati nel corso di un’ardita operazione militare, come è stato detto finora, ma perché un numero imprecisato di elementi e dirigenti delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, sono stati "comprati" a suon di dollari. Lo ha affermato la radio della Svizzera romanda (Rsr) citando una fonte degna di fiducia.
Secondo la fonte, che in passato avrebbe fornito informazioni riservate rivelatesi giuste, il prezzo pagato per la Betancourt é stato di circa 20 milioni di dollari. La fonte fa nomi e cognomi e chiarisce che il tramite tra Bogotà e i guerriglieri é stata la moglie del capo dei carcerieri della ex candidata alla presidenza. E’ lei che ha consentito l’apertura di un canale negoziale con Geraldo Aguilar, che ha finito con il cambiare bandiera.

All’origine della transazione, secondo l’emittente, ci sono stati gli Stati Uniti, che erano particolarmente interessati, tra l’altro, alla liberazione dei tre agenti dell’Fbi che si trovavano tra gli ostaggi liberati.

L’operazione militare è stata pertanto solo "una messa in scena", afferma l’emittente. Ciò che ha insospettito molti osservatori a prescindere dalle rivelazioni sul denaro promesso a membri delle Farc, sostiene sempre la radio svizzera, è che non ci siano stati scontri al momento della liberazione malgrado il commando dell’esercito colombiano si fosse presentato armato come "in un attacco Ninjia".

Di solito quando si fanno simili operazioni, tutto viene filmato dall’inizio alla fine. Visto che è stato un totale e clamoroso successo, perché non vengono diffuse le immagini ? si chiede ancora l’emittente romanda che poi sciorina alcune interpretazioni.

Questa fiction, si afferma, serve al presidente Alvaro Uribe per mantenersi fedele, almeno ufficialmente, alla sua linea intransigente contro la guerriglia e al rifiuto di ogni negoziato. Inoltre questo Blitz mostra quello che la radio definisce "un timing perfetto" con le ultime mosse politiche di Uribe, che vuole elezioni anticipate e presentarsi di fronte all’elettorato come un uomo deciso e vincente.

La Svizzera è stata incaricata negli ultimi anni da Usa e Colombia di condurre negoziati con le Farc.

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ALTRI AGGIORNAMENTI ANSA

INGRID BETANCOURT E’ A PARIGI: ‘GRAZIE!’
PARIGI – "Ho pianto molto in questi anni, di dolore e di indignazione. Oggi continuo a piangere, di gioia". Con queste parole una Ingrid Betancourt visibilmente commossa ha chiuso il suo primo discorso sul suolo francese dopo la liberazione.

"Sogno da sette anni di vivere questo momento, è molto emozionante" aveva esordito, rivolgendosi poi al presidente francese Nicolas Sarkozy e prendendolo per mano: "Guardo quest’uomo straordinario che ha lottato molto per me, guardo tutta la Francia. Tutti voi che avete condiviso la disperazione mia e della mia famiglia. Voi che avete creduto che lottando, facendo della marce, inviando messaggi che sono riuscita a ricevere, nel profondo della giungla, e che mi hanno sostenuto fisicamente e spiritualmente, si potesse cambiare la situazione. Sono molto soddisfatta di esser qui, e di essere viva".

L’ex ostaggio ha sottolineato l’importanza dell’azione politica francese per la sua liberazione, rimarcando come "questa operazione perfetta, impeccabile dell’esercito colombiano" sia anche "il risultato della vostra lotta".

"L’alternativa – ha aggiunto – era un’azione militare, armi e sangue. Ce n’era già stata una, in passato, e gli ostaggi erano stati uccisi. In una situazione simile, non saremmo mai riusciti a sopravvivere". Grazie alla Francia per "aver insistito nell’affermare di non volere alcuna azione militare" e per aver "fatto di tutto nel tentativo di negoziare con le Farc, che "hanno cercato in ogni modo di sfruttarci tutti per perseguire i loro fini politici, fino in fondo, senza mai prendere sul serio la possibilità del nostro rilascio".

L’operazione per salvarla, prodotto di una "riflessione comune della Colombia e della Francia", è stata quindi "un’operazione d’intelligenza", in cui gli "eroi colombiani" che sono intervenuti "non erano armati, non è stato sparato alcun colpo".

"Per questo ci tenevo a essere qui, a dirvi grazie, quanto contate nella mia vita".

SARKOZY: BENVENUTA INGRID IN FRANCIA!
"La sua liberazione è un messaggio di speranza. Benvenuta in Francia, Ingrid!". Così il presidente francese Nicolas Sarkozy ha accolto oggi Ingrid Betancourt all’aeroporto parigino. "Lei ha una famiglia formidabile – ha aggiunto Sarkozy – sia orgogliosa di loro, così come loro sono orgogliosi di lei". "Tutta la Francia è felice" ha continuato Sarkozy: "lei è di ritorno. Lo aspettavamo e lo speravamo da tempo". Per il presidente francese Ingrid Betancourt deve essere un esempio per tutti: "Il sorriso che lei ha sulle labbra è una luce che deve dare coraggio a tutti quelli che lottano per la libertà".

VOCI SU RISCATTO; FRANCIA, DA NOI NO SOLDI
(di Silvana Bassetti)

Venti milioni di dollari sarebbero stati usati per "comprare" la liberazione di Ingrid Betancourt e degli altri 14 ostaggi in mano ai guerriglieri colombiani delle Farc: secondo informazioni della radio svizzera romanda, all’origine della transazione sarebbero gli Usa che contavano tre agenti dell’Fbi tra i 15 ostaggi liberati.

Altri particolari sulle circostanze dell’operazione sono stati forniti da un generale israeliano, Israel Ziv, che in alcune interviste ha descritto con dovizia di particolari la collaborazione militare fra Colombia e Stato ebraico.

La franco-colombiana Ingrid Betancourt ed i 14 ostaggi (tre agenti americani e 11 colombiani) "non sarebbero stati liberati nel corso di un’azione militare, ma comprati al termine di un’operazione di sovvertimento e di infiltrazione dei loro guardiani", ha affermato l’emittente elvetica citando una fonte "affidabile, verificata in numerose occasioni" e vicina alla vicenda. Secondo la fonte, è stata la moglie di un guardiano degli ostaggi ad aver fatto da tramite, dopo il suo arresto da parte delle forze regolari colombiane. E’ lei che avrebbe consentito di aprire un canale negoziale con i rapitori e di ottenere che uno dei loro carcerieri, Geraldo Aguilar, cambi bandiera.

All’origine della transazione, sostiene l’emittente, ci sono stati gli Stati Uniti, che avevano tre agenti dell’Fbi tra gli ostaggi liberati. In linea di massima, l’Fbi non interviene all’estero, ma i tre agenti – afferma la radio – erano stati prestati alla Dea, l’agenzia americana di lotta contro il traffico di stupefacenti. Un esperto intervistato dalla radio ha inoltre parlato di "contropartita politica" con possibile amnistia per i guerriglieri che hanno collaborato.

Per l’emittente elvetica l’operazione militare del tipo ‘Ninja’ raccontata ai media dalle autorità colombiane potrebbe essere stata in realtà una messa in scena. Alcuni elementi di questa versione ed in particolare l’assenza di intoppi e la mancata diffusione di un filmato dell’operazione sarebbero sospetti, afferma la radio. Questa versione – aggiunge – consente inoltre al presidente colombiano Alvaro Uribe di apparire fedele alla sua linea intransigente nei confronti delle Farc. Il ministro della Difesa, Juan Manuel Santos, aveva spiegato mercoledì che la liberazione degli ostaggi è stata il frutto dell’infiltrazione di un agente segreto all’interno della guerriglia e che ha organizzato un finto trasferimento dei 15 ostaggi.

Sia il governo francese sia l’esercito colombiano, per bocca del comandante dell’esercito Freddy Padilla, che ha coordinato personalmente l’operazione ‘Scacco’ per liberare Betancourt, hanno negato oggi recisamente di aver pagato le Farc.

"Non avendo partecipato a questa operazione, noi non abbiamo partecipato alle sue modalità di finanziamento, se ci sono state modalità di finanziamento", ha detto il portavoce del ministero degli esteri francese Eric Chevallier.

Dal canto suo, il generale Ziv, ex direttore delle operazioni speciali dell’esercito israeliano e oggi consulente militare free-lance, ha spiegato in un’intervista al giornale brasiliano ‘O Globo’ che alla progettazione dell’operazione per liberare gli ostaggi hanno collaborato quattro ufficiali della riserva israeliani, addestrando per oltre un anno militari colombiani.

La stampa israeliana ha scritto che le forze colombiane hanno avuto a disposizione aerei senza pilota fabbricati nello Stato ebraico e sofisticate apparecchiature di ascolto giunte da Israele. Shlomo Dror, portavoce del ministero della Difesa israeliano, ha puntualizzato che il contributo israeliano "c’é stato, ma a livello solo privato, senza intervento del governo".

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Aggiornamenti Aporrea – Caracas

"Montaje" y pago de $20 millones por liberación de rehenes colombianos en vez de rescate, denuncia radio suiza
Por: Aporrea.org / Asdrúbal Guerra

Según la radio suiza, la operación de liberación de los rehenes colombianos fue un montaje, pues se pagaron 20 millones de dólares.
Credito: Archivo

4 de julio de 2008.- Según reportan hoy varios medios europeos, la emisora estatal Radio Suiza Romanda (RSR) reveló ayer que la operación a través de la cual se logró la libertad de Ingrid Betancourt y otros 14 rehenes en manos de las FARC, fue signada por el dinero y no por la destreza o inteligencia de las autoridades colombianas y estadounidenses.

Según el reporte de RSR, "los 15 rehenes fueron en realidad liberados luego del pago de una alto precio, y la operación posterior fue un montaje."

El periodista Frederich Blassel, representante de la RSR confirmó que el guerrillero conocido como "César", uno de los dos capturados, recibió 20 millones de dólares a cambio de entregar a los rehenes.

"No fue una negociación con las FARC directamente, sino con una persona muy importante de esa organización que es el comandante "César", explicó.

Radio Suiza Romanda es un medio de comunicación estatal y transmite en cuatro lenguas diferentes en Europa.

El periodista Blassel agregó que de acuerdo con la fuente, Estados Unidos patrocinó el pago de la suma al guerrillero. Citando una fuente cercana a los acontecimientos, confiable y probada en varias oportunidades en años recientes, la radio también afirmó que el gobierno de Estados Unidos estuvo detrás del acuerdo y colocó el precio en 20 milones de dólares.

"Los tres contratistas norteamericanos trabajaban para el FBI y fueron cedidos a la DEA para que realizaran un trabajo y por eso el interés de esa nación era muy alto en recuperar a esos ciudadanos. El contacto con el comandante César se estableció a través de su novia que fue capturada hace unos cuatro meses por el Ejército".

Frente a la extradición que afrontan los dos guerrilleros capturados en la operación, el periodista dijo que "suena raro," pero de acuerdo con la información que posee, Suiza, Francia y España estarían dispuestos a recibir a estos dos guerrilleros y darles una nueva identidad evitando de esta manera su extradición a los Estados Unidos.

El realizador de cine en Francia Gil Pérez y un analista especialista en el tema de Colombia también hablaron de este tema en similar sentido, agregó el periodista.

El representante de la Radio Suiza estatal cree que todo esto obedece a la línea dura que quiere mantener el presidente Uribe frente a la negociación con las Farc y por eso considera que todo fue un montaje.

"Si la gente supiera que esta operación fue un montaje detrás de una negociación, no le importaría porque Uribe sale como el triunfador y en todo caso queda como el hombre fuerte", concluyó.

La cancillería colombiana negó la versión y calificó la noticia como "falsa". Según el general colombiano Fredy Padilla de León, las versiones de pago por rescate son "patadas de ahogado."

Por su parte, el gobierno de Francia negó haber estado envuelto en la operación.

Apoyo de EEUU e Israel

La Casa Blanca, no ha respondido a los alegatos de pago por la liberación, pero a través de su vocera, afirmó que la operación militar fue "concebida y ejecutada por colombianos con nuestro pleno apoyo."

Por su parte, según el periódico israelí Haaretz, agentes israelitas estuvieron envueltos en la operación que resultó en la liberación de los rehenes pero "creen que el crédito debe dársele a Colombia."

Según el periódico, las actividades israelitas fueron llevadas acabo por docenas de expertos en seguridad y fue coordinada por Global CST, firma propiedad del ex-brigadier general Israel Ziv, y el ex-brigadier Yossi Kuperwasser.

"Les ayudamos a planificar las operaciones y estrategias, y a desarrollar fuentes de inteligencia," dijo Ziv al regresar de Bogotá.

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04/07/2008, Berna, Suiza.- Escasas horas antes de la
llegada de Ingrid Betancourt a París, la tarde de este viernes 4 de julio, la Radio Suiza Francesa (RSR) lanzó una nueva hipótesis sobre la liberación de la rehén colombiana. La misma pone en entredicho la versión oficial ofrecida por el Gobierno de ese país sudamericano

Ingrid Betancourt y los otros 14 rehenes que estaban bajo control de las Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC) no habrían sido liberados durante una acción militar sino comprados a precio fuerte.

Tal es la tesis de una información difundida apenas pasado el mediodía del viernes por la Radio Suiza Francesa, la principal emisora pública de la región francófona.

La RSR, reposándose en una "fuente segura" -que colabora desde años con la emisora- señala que "el monto de la transacción oscila en los 20 millones de dólares".

Según la misma radio, a la base del acuerdo se encuentra la esposa del responsable de los rehenes detenidos. La mujer "ha servido de intermediaria desde que fue detenida por parte de las fuerzas" militares colombianas.

Ella habría permitido abrir un canal de negociaciones con el grupo que tenía en su poder a los rehenes y obtener que su responsable, Geraldo Aguilar, cambiara de campo.

Según la emisora helvética, "al origen de la transacción, (estuvieron) los Estados Unidos". Tres de los quince detenidos por las FARC son "agentes del FBI… quien los había prestado a la DEA" (Agencia Federal de lucha contra el tráfico de drogas).

Para la emisora pública helvética, "la liberación, con las armas en la mano al mejor estilo Ninja, no sería más que una mascarada (o disfraz)" mediática.

La tesis desmiente también el otro argumento oficial de la
"infiltración" de la conducción de las FARC por parte de agentes militares.

Dos elementos centrales motivaron a observadores y periodistas interrogarse sobre los sucesos que desencadenaron la liberación de los 15 rehenes.

En primer lugar, que la acción se realizará sin ningún tropiezo ni complicación militar. Adicionalmente, que no existan imágenes completas de la misma.

Normalmente, en situaciones similares, los operativos son detalladamente filmados y las imágenes, ampliamente difundidas.

La RSR se interroga: "¿dado que el operativo fue exitoso porqué no ha sido difundido ningún video sobre el mismo?".

Interrogándose sobre las razones de este show mediático, la emisora busca la respuesta en el interés de reforzar externamente la "línea dura oficial" del presidente Alvaro Uribe. Y en el deseo del mismo de adaptar la presentación del supuesto rescate a su "propia agenda política"

Hace diez días el Jefe de Estado colombiano solicitó al congreso convocar de inmediato a elecciones presidenciales anticipadas. La RSR concluye afirmando que, en ese sentido, "el timing, el tiempo político es perfecto".

Sergio Ferrari

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da RSR-Ch (Radio Svizzera Romanda)

Ingrid Betancourt: une libération achetée?

Ingrid Betancourt et 14 otages des FARC auraient été libérés grâce au versement d’une rançon de 20 millions de dollars par les Etats-Unis, selon une information exclusive de la RSR. Washington a nié toute implication dans cette affaire.
Cliquez pour voir l’animation

Une source fiable, éprouvée à maintes reprises au cours de ces vingt dernières années, a fourni des détails à notre collègue Frédéric Blassel. Selon elle, le montant de la transaction est de quelque vingt millions de dollars.

Le gouvernement des Etats-Unis n’a versé "ni un dollar, ni un peso, ni un euro" pour la libération mercredi de 15 otages, dont trois Américains, enlevés par les Forces armées révolutionnaires de Colombie (Farc), a répliqué vendredi l’ambassadeur américain à Bogota, William Brownfield.

C’est l’épouse du gardien des otages, aperçu par Ingrid Betancourt nu et bâillonné au pied de l’hélicoptère, qui a servi d’intermédiaire depuis son arrestation par les forces régulières colombiennes. Elle a permis d’ouvrir un canal de négociations avec les preneurs d’otages et d’obtenir de leur gardien, Geraldo Aguilar, qu’il change de camp.
L’opération armée serait une mascarade

A l’origine de la transaction, les Etats-Unis, qui comptaient trois agents du FBI parmi les quinze otages. En principe, le FBI n’intervient pas à l’étranger, mais les trois agents avaient été prêtés par l’agence à la DEA, l’Agence américaine fédérale de lutte contre le trafic de drogues. Avec l’Afghanistan, la Colombie est en effet l’une des deux principales bases d’intervention de la DEA à l’étranger.

Cette libération, arme au poing et façon opération Ninja, ne serait donc qu’une vaste mascarade. L’élément qui a déjà mis la puce à l’oreille de nombreux observateurs, c’est qu’elle s’est déroulée sans la moindre anicroche, on peut dire comme sur du papier à musique. Même les otages ont été dupés, semble-t-il, dans un premier temps, par cette mise en scène.

Enfin, hormis de rares images, aucune vidéo complète de l’opération n’a été diffusée, alors qu’en général ce type d’opération est toujours filmé de bout en bout par un membre du commando. Puisque l’opération a été un succès, pourquoi cette vidéo n’a-t-elle pas été diffusée ?
Les raisons d’une mise en scène

Cette fiction permet au président colombien Alvaro Uribe de s’en tenir, du moins officiellement, à sa ligne dure, qui exclut toute négociation avec les rebelles, aussi longtemps que les otages ne sont pas libérés. Il ne faut pas oublier que les FARC détiennent encore des centaines de personnes, moins fameuses qu’Ingrid Betancourt.

Ensuite, le chef de l’Etat colombien voulait pouvoir décider du Jour J où cette libération interviendrait, et ce en fonction de son propre agenda politique. Il y a dix jours, Alvaro Uribe a en effet demandé au Congrès colombien de convoquer immédiatement de nouvelles élections présidentielles anticipées, et ce coup d’éclat lui permet à présent de redorer son blason d’homme fort du pays.

Le timing est parfait, alors que les rebelles des FARC n’ont jamais été aussi faibles sur leur propre terrain, celui de la guérilla.

RSR

www.ansa.it

 

 

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EmiNews 2008

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