5652 A Winterthur la prima assemblea pubblica per avviare la costituzione dei circoli PD

20080923 18:52:00 redazione-IT

Si è tenuta nella città di Winterthur la prima assemblea pubblica per avviare la costituzione dei circoli locali e la campagna di tesseramento del Partito Democratico in Svizzera. Negli anni a ridosso della grande ondata migratoria italiana, la città di Winterthur ha ospitato sezioni dei più grandi partiti e movimenti politici italiani. La comunità italiana di Winterthur, la più grande città svizzera non capoluogo, è sempre stata tra le prime a promuovere nuovi percorsi organizzativi e questa peculiarità continua a caratterizzarla, ancora oggi, che la città vive un profondo processo di trasformazione socio-economica e si propone al mondo per il suo alto sviluppo tecnologico e per la qualità dei servizi nel terziario.

All’incontro pubblico, che si è tenuto il 18 settembre nella sala “Alte Kaserne” e che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, sono intervenuti i parlamentari svizzeri Claudio Micheloni e Gianni Farina, i coordinatori Anna Ruedeberg e Michele Schiavone, il coordinatore circoscrizionale Paolo Da Costa e numerosi esponenti del PD in Svizzera, tra i quali Dino Nardi, Attilio Tassoni, Maria Bernasconi e personalità locali impegnate nell’associazionismo e nelle organizzazioni democratiche: Giuseppe Ticchio, Emilio Balestrero, Lino Capuano, Luigi Fucentese ed i cavalieri Giulio Albanese e Giovanni Marra,

Nel dibattito, condotto dal coordinatore locale ad interim Domenico Chindamo, sono stati enunciati e ribaditi i problemi quotidiani che continuano a tormentare le nostre comunità all’estero. Si tratta di difficoltà annose che ledono oggettivamente la diginità e le regole di uno stato di diritto. Molti provvedimenti legislativi approvati nei mesi scorsi dall’attuale maggioranza di governo, a causa degli effetti negativi e discriminatori, tendono a intaccare e minare lo spirito e l’impegno di chi cerca di mantenere vivo questo rapporto ideale ed identitario con l’Italia. La reintroduzione fiscale dell’ICI solo per gli italiani all’estero, i provvedimenti sull’assistenza e sullo stato sociale, i tagli nella scuola, nell’amministrazione e nella previdenza dissatendo gli impegni assunti in campagna elettorale dalla maggioranza di governo. Questi atti stridono con il diritto, e manifestano l’uso di una giurisprundenza asimmetrica: quello che vale per gli italiani in patria non sempre costituisce materia di diritto per i cittadini che vivono all’estero.

A questi ed altri problemi vuole dare delle risposte il PD di Winterthur e a livello di paese il partito in Svizzera, che attraverso la bocca del Senatore Claudio Micheloni deve trovare la sua forza nel lavoro unitario capace di costruire condizioni politiche rivolte all’intera comunità; assieme a questo spirito partecipativo si dovrà trovare il modo di stare dentro i processi evolutivi di questo secolo e battersi contro la recrudescenza fascista ed i tentavi di revisionismo della storia, a detta di Gianni Farina, che nel nostro paese ritorna ad infierire contro il diverso, contro chi ha un colore diverso e contro i più deboli. Prendendo a pretesto una metafora che rispecchia la crescita fisiologica, Paolo Da Costa ha insistito sulla necessità di gestire e seguire il Partito Democratico in Svizzera per non farlo incorrere nel “disturbo del comportamento”. La grande sfida di questo partito sarà misurata dalla capacità di organizzarsi sul territorio, perciò l’obiettivo che ci proponiamo è ambizioso e difficile. Pensiamo di costituire in pochi mesi un centinaio di circoli in tutta la Svizzera, di coinvolgere coloro che fino ad oggi non erano attratti dalla politica, ha ribadito Anna Rüdeberg, e questa presenza sarà tanto radicata quanto più rappresentativa sarà l’azione di questo nuovo partito. Il Pd sarà una realtà vera se saprà coinvolgere giovani, donne e uomini capaci di interpretare quegli ideali e valori che traggono la loro linfa dal solco delle migliori tradizioni riformiste e progressiste europee, laiche e cattoliche, socialiste e progressiste, cristiane e sociali, che hanno fanno progredire le società del XX° secolo. Il futuro di oggi non è più quello che hanno sognato le nostre generazioni, va ridefinito rispetto alle nuove sfide di questo nuovo millennio, ha affermato Michele Schiavone all’apertura del primo circolo del Partito democratico in Svizzera.

 

 

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EmiNews 2008

 

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