20081117 22:20:00 redazione-IT
Presentata oggi da Epifani e Piccinini la campagna antirazzismo
Roma, 17 novembre – Ha un impatto visivo e comunicativo forte la campagna antirazzismo della Cgil. A partire da uno dei manifesti, che recita così: “Gli italiani? Tutti, mafiosi, imbroglioni, sporchi mangiaspaghetti”. E sotto: “il razzismo è il luogo comune dove tutti gli stupidi si incontrano”. L’ideatore della campagna, ‘creativo’ di una nota agenzia di pubblicità, ha unito immagini di valore anche estetico a slogan efficaci, rovesciando l’immagine tradizionale che vuole l’immigrato “brutto sporco e cattivo”, e anzi sfumando le diversità, confondendo i piani.
La presentazione è avvenuta oggi in Cgil nazionale, presenti il segretario generale, Guglielmo Epifani, e la segretaria confederale, Morena Piccinini.
Titolo della campagna: “Io ci sto. Stesso sangue, stessi diritti”. Quattro ‘segni’ dell’essere uomo, uguali in tutti gli uomini, i simboli scelti: sangue, lacrime, sudore e sorriso. A significare, come a sottolineato Morena Piccinini, altrettante rivendicazioni di eguaglianza nel campo dei diritti civili e di cittadinanza; in quello del lavoro, della prevenzione e della sicurezza; nel welfare e nei diritti sociali; e anche nella legittima aspirazione di ogni essere umano alla gioia e alla felicità. Obiettivo della campagna rivolgersi alle istituzioni e ad ogni singolo cittadino per un impegno individuale contro il razzismo. “Perché – ha detto tra l’altro Guglielmo Epifani, che ha ringraziato il Presidente della Repubblica per il suo appello a valorizzare gli immigrati – non basta definirsi non razzisti, c’è bisogno di un’affermazione e di un impegno in positivo”.
Un messaggio, quindi, rivolto a tutti, anche al mondo del lavoro “perché – ha aggiunto il segretario generale della Cgil – sappiamo che ovunque si annidano tendenza xenofobe che potrebbero accentuarsi in questa fase di crisi”. Anche per questo la richiesta al governo di sospendere per due anni la Bossi-Fini per fare almeno in modo che gli immigrati non sopportino due volte il peso della recessione, prima con la possibile disoccupazione e poi con l’espulsione. La campagna verrà affiancata da altre iniziative, tra cui una mostra fotografica e un’informazione specifica sul sito della Cgil, (una sezione verrà dedicata esclusivamente alle esperienze positive) e si concluderà il 21 marzo prossimo, “giornata internazionale contro il razzismo”.
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”Io ci sto”: al via la campagna della Cgil contro il razzismo
Quattro mesi e quattro temi per chiedere uguali diritti di cittadinanza. Epifani sulla crisi: ”Possibile che per la prima volta anche gli immigrati vengano licenziati”
ROMA – "Io ci sto". La pelle ha tanti colori, il sangue uno solo. E’ questo il tema della campagna contro il razzismo e per uguali diritti di cittadinanza che la Cgil ha lanciato oggi con una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato il segretario nazionale Guglielmo Epifani e la segretaria confederale Morena Piccinini. E’ sta la Piccinini a spiegare che il sindacato di corso Italia si vuole rivolgere a tutti gli italiani e vuole chiedere non solo un impegno collettivo contro le forme di razzsimo, ma soprattutto un impegno individuale. Oltre ai manifesti e ad altri strumenti di comunicazione, la Cgil diffonderà una brochure in cui si chiede un’adesione personale alla campagna per contrastare le forme di discriminazione, ma sorpattutto per valorizzare le tantissime esperienze positive che ci sono nel nostro paese. Morena Piccinini ha spiegato infatti che sarà aperta una finesta sul sito del sindacato chiamata "L’album delle belle esperienze". La campagna durerà fino a marzo e si concluderà per la precisione il 21 di quel mese, giornata interazionale contro il razzismo.
Durerà 4 mesi e si alternerà su 4 temi. Il primo è il sangue, simbolo dell’uguglianza dei diritti civili e del voto; il secondo tema sarà il sudore, simbolo di uguaglianza e dunque dei diritti sul lavoro; il terzo tema la richiesta di diritti sociali uguali per tutti a cominciare dall’assistenza, dalla prevenzione degli infortuni sul lavoro e salute. Infine il quarto tema, che concluderà la campagna in marzo, sarà quello del sorriso: due bambini stranieri in un manifesto che sorridono con la scritta ”italiano, straniero”. Tutti gli strumenti di comunicazione della campagna avranno questo lift motiv: ”italiano, straniero, umano”.
Epifani ha detto che si tratta di una campagna molto bella, anche dal punto di vista dell’impatto dell comunicazione. ”Ma vogliamo essere chiari. – ha detto – Con questa campagna non stiamo parlando di altri. Parliamo anche di noi perché sappiamo che nel mondo del lavoro si possono esprimere posizioni xenofobe”. Il segretario ha anche aggiunto che la campagna preparata da prima dell’estate e quindi prima dell’attuale crisi finanziaria diventa oggi ancor più attuale, perché la stessa crisi economica produrrà nei prossimi mesi problemi e contraddizioni anche nel mondo del lavoro. “E’ possibile – ha aggiunto il segretario della Cgil – che per la prima volta anche gli immigrati vengano licenziati”. Epifani ha anche spiegato che sarebbe assurdo espellere i lavoratori immigrati licenziati, per poi andare a cercare altri lavoratori immigrati per coprire le necessità delle industrie, qundo l’economia riprenderà. (pan)
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Epifani: ”Il decreto flussi è limitato, serve più coraggio”
Roma – Il decreto flussi che sta per approvare il governo "e’ un po’ troppo limitato". È questo il parere del segretario della Cgil Guglielmo Epifani, che a margine della presentazione della campagna contro il razzismo aggiunge: "Io avrei voluto piu’ coraggio, ci sono persone che hanno i requisiti per essere regolarizzate, dunque che il governo le regolarizzi". (DIRE)
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Epifani rilancia: ”Ok Napolitano, ora stop alla Bossi-Fini”
Roma – "Ha ragione il presidente della Repubblica, gli immigrati, in tutto il mondo, sono una risorsa e un’opportunita’, ovviamente quando rispettano le leggi del paese dove vivono, e contribuiscono allo sviluppo di un paese".
Presentando la campagna di immigrazione contro il razzismo presentata questa mattina dal sindacato, il segretario Generale della Cgil, Guglielmo Epifani, torna sulle polemiche politiche in materia di immigrazione e ribadisce la necessita’ di "sospendere per 15 mesi o due anni la legge Bossi-Fini", per fronteggiare e cercare di limitare "gli effetti della crisi economica che ricadranno sui lavoratori immigrati".
Per il segretario della Cgil, infatti, "con la crisi che si annuncia la condizione dell’immigrato diventa doppiamente esposta", nel senso che "se perde il lavoro deve essere anche espulso dal paese, senza che abbia la possibilita’ di ricercare un altro lavoro". Questa, conclude Epifani, "sarebbe una conseguenza drammatica della legge. Con il risultato paradossale che si mandano via immigrati gia’ inseriti e radicati e che, quando sara’ finita l’emergenza e la crisi, dovremmo ricominciare da capo. Francamente credo che tutto questo non abbia senso".
(DIRE)
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EmiNews 2008
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