20091105 12:45:00 redazione-IT
Prosegue a suon di risate la Settimana Siciliana in Argentina. Nella seconda giornata di celebrazioni, il giovane e simpaticissimo attore Marco Manera ha fatto letteralmente sbellicare la platea del Centro Caras y Caretas di Buenos Aires interpretando "Sicilitudine".
Ad introdurre lo spettacolo è stato l’accorato discorso del presidente dell’Istituto Fernando Santi di Palermo, l’avvocato Barillà, il quale ha parlato delle soddisfazioni che derivano dal lavoro di mantenere viva la presenza della Sicilia nell’animo dei suoi figli sparsi per il mondo. "Un legame che non si allenta nonostante i chilometri e gli anni" e che questi giorni della comunità siciliana argentina contribuiscono ad esaltare, spiega Barillà, parlando con la passione di chi ha vissuto quello di cui parla.
Parole che l’attore Marco Manera sembra voler prendere alla lettera, visto che, con il suo "Sicilitudine", è riuscito ad esaltatare i grandi valori culturali di questa terra, ed al tempo stesso a sfoderare una buona dose di autoironia sugli aspetti caratteristici della civilità che la popola da secoli.
Il suo spettacolo è suddiviso come fosse un libro di racconti, il cui scopo è trasmettere al pubblico la "magarìa", l’inspiegabile incantesimo che racchiude tutta la Sicilia ed i siciliani.
Dopo aver parlato ai presenti con confindenza, Manera entra nel primo dei molti personaggi che saprà alternare come se sul palco stesse un’intera compagnia. Tuttavia, egli sostiene da solo la scena, alternando testi originali a figure letterarie della tradizione culturale siciliana; portando il pubblico dalle risate plateali per le ossessioni di un marito geloso, alle lacrime per la disperazione di un padre dal figlio malato, che parla a Dio come fosse un potente feudatario perchè non ne conosce l’esistenza.
Ma Sicilitudine è anche capace di uscire dai meri canoni dell’arte, per sconfinare nella vera e propria prova fisica, quando per esempio Manera si smania vestendo i panni del "cuntastorie" ed interpreta il duello tra Orlando e Rinaldo che si disputano il cuore di Angelica, per poi terminare entrambi sconfitti dalla loro stessa boria, come raccontò il grande Martoglio.
Oppure, quando egli recita a velocità rapidissima una filastrocca-scioglilingua che racconta i capricci della figlia del Re, che ha perso il suo bell’uccello da compagnia e tutto il reame si mobilita per recuperarlo.
Un consiglio imprescindibile: andate a vedere questo ragazzo, in Italia o nel mondo, sarà come una passeggiata di emozioni forti attraverso tutta la Sicilia.
Dopo il bel teatro mostrato nei primi due appuntamenti della Settimana Siciliana, l’arte dell’isola abbandonerà per due giorni i palcoscenici per passare ai fornelli. Il corso di cucina tradizionale "Sapori della Sicilia" che lo stimato chef Pietro Pupillo terrà presso l’Istituto Argentino di Gastronomia a partire dalle 14:00, promette già un saggio imperdibile delle prelibatezze che la saggezza popolare siciliana sapientemente tramanda fino ai giorni nostri.
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EmiNews 2009
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