7637 SVIZZERA – Il no ai minareti spaventa Ue e Vaticano: "Pregiudizi".

20091130 21:41:00 redazione-IT

[b]Fini: così si rafforza l’estremismo islamico[/b]
Il no ai minareti in terra svizzera provoca reazioni preoccupate. L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa si è detta «molto preoccupata» per il referendum in Svizzera che vieta la costruzione di minareti, un voto che rischia di «incoraggiare i sentimenti di esclusione e di aumentare le distanze» nelle nostre società.

E all’ indomani del referendum anti-minareti in Svizzera, anche il presidente del Pontificio consiglio dei migranti, mons. Antonio Maria Vegliò, ha fatto sapere di essere «sulla stessa linea dei vescovi svizzeri», che ieri hanno espresso forte preoccupazione per quello che hanno definito «un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione».

Il ministro svizzero della giustizia, Evelyne Widmer-Schlumpf, ha dichiarato che il voto, espresso al referendum, non «è contro l’islam» ma solo «contro i minareti». Il ministro elvetico, a Bruxelles per una riunione con i rappresentanti ue, non ha comunque nascosto il suo imbarazzo riguardo alla questione che ha suscitato numerose polemiche. «Voglio spiegare ai nostri partner che questo non è un voto contro la religione musulmana, ma solo contro i minareti», ha sottolineato. «in svizzera, rispettiamo la libertà di fede. Si tratta di un diritto molto importante per noi», ha continuato. Widmer-Schlumpf ha ammesso che questo voto «non rappresenta un segno così buono da parte della Svizzera», ma comunque un segno di democrazia espresso dal voto.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Camera Fini secondo cui dopo questo voto "l’estremismo islamico" è più forte. Fini, ospite di Porta a Porta ha avuto anche una battuta nei confronti della Lega, con cui i rapporti sono pessimi da qualche tempo: La Lega certamente «non è un partito razzista, xenofobo» ma sul tema degli immigrati «ha una visione del fenomeno che non corrisponde alla realtà». Parole che non piaceranno a Bossi e amici.

Il leghista Borghezio Dal referendum suli minareti in Svizzera a quello sulle moschee in Italia, il passo per la Lega è breve. A proporre come «urgentissima» la consultazione popolare è oggi l’europarlamentare leghista Mario Borghezio. «Il referendum svizzero – dice Borghezio – ha dimostrato che c’è un paese reale che sulle questioni islamiche ha le idee più chiare del paese ufficiale. A questo punto è urgentissimo lanciare un referendum in Italia: moschee sì, moschee no. Una consultazione propositiva per consentire ai cittadini di esprimersi con chiarezza». «Di fronte alla forte infiltrazione che abbiamo di organismi islamici legati al fondamentalismo bisogna capire se è ancora pensabile tenere aperte le attuali moschee, autorizzate negli anni scorsi senza alcun controllo preventivo. Diamo la voce al popolo anche in Italia».

Il ministro Frattini «Noi difendiamo come italia il nostro diritto ad esporre i crocifissi nelle scuole, quindi guardiamo con preoccupazione messaggi di questo genere, che sono messaggi di diffidenza o addirittura di proibizione verso un’altra religione, quella islamica». Lo dice il ministro degli esteri, Franco Frattini, a proposito dell’esito referendario in Svizzera che dice no alla costruzione di minareti. «Io credo – aggiunge Frattini – che si debba semplicemente riaffermare quanto l’Italia ha proposto nell’ultimo consiglio europeo: libertà di tutte le religioni. Noi siamo ovviamente convinti che sia stato un gravissimo errore questa sentenza di proibizione del crocifisso dalle aule, ma il messaggio che si dà impedendo di costruire un minareto è un messaggio che per gli islamici appare molto negativo e quindi mi preoccupa fortemente».

30 novembre 2009

http://www.unita.it/news/italia/91989/il_no_ai_minareti_spaventa_ue_e_vaticano_pregiudizi_fini_cos_si_rafforza_lestremismo_islamico

 
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EmiNews 2009

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