18 07 10 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL ESTERO ALTRE COMUNICAZIONI.

1 – Comunicato: i parlamentari del partito democratico UNGARO, SCHIRÒ e GARAVINI incontrano il direttore generale de luca per chiedere l’immediata ripresa dei corsi di italiano a LONDRA
2 – La Marca (PD): questi sono i contenuti della proposta di legge che ho presentato per il sostegno dello sport italiano nel mondo.
3 – Sottosegretario Merlo a meeting Camere di Commercio italiane nel mondo. Sen. Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri: “Come governo vorremmo ridare protagonismo alle Camere di Commercio italiane che insieme all’Ice possono rafforzare ulteriormente il Sistema Italia nel mondo”
4 – C’è una sinistra da ritrovare, articolo di Alfiero Grandi su Striscia Rossa Dopo l’ennesimo disastro elettorale Pietro Spataro giustamente invoca una riflessione di fondo sulla sinistra
5 – CARE’ (PD).: rilanciare la formazione italiana degli adulti all’estero
La lingua e la cultura italiana sono tra le più efficaci leve strategiche che l’Italia può usare per proiettare una sua immagine positiva nel mondo.
6 – Italia-Repubblica Dominicana, sottosegretario Merlo riceve Ambasciatrice Peggy Cabral
7 – LA MARCA (PD): soddisfazione per la distribuzione, da me più volte sollecitata, degli apparecchi necessari a sveltire le procedure per la distribuzione dei passaporti
8 – Comunicato – 11 luglio 2018 LA MARCA (PD): non si cancellino quarant’anni di insegnamento dell’italiano nelle scuole di Toronto e dell’Ontario

1 – COMUNICATO: I PARLAMENTARI DEL PARTITO DEMOCRATICO UNGARO, SCHIRÒ E GARAVINI INCONTRANO IL DIRETTORE GENERALE DE LUCA PER CHIEDERE L’IMMEDIATA RIPRESA DEI CORSI DI ITALIANO A LONDRA
La Senatrice Laura Garavini e gli Onorevoli Massimo Ungaro e Angela Schirò nella mattina del 4 luglio, su loro richiesta, si sono incontrati con il Direttore generale per la promozione del Sistema Paese del MAECI, Ministro Plenipotenziario Vincenzo De Luca e con i suoi più diretti collaboratori, per approfondire le questioni legate alla sospensione dei corsi di lingua e cultura nella Circoscrizione consolare di Londra.
Gli interlocutori si sono trovati d’accordo nell’assumere gli interessi delle duemila famiglie coinvolte, dei circa 5000 studenti e dei 52 operatori come un’assoluta e urgente priorità, anche per l’imminenza dell’apertura del nuovo anno formativo.
Si tratta di dimensioni di evidente rilievo sociale e culturale, tanto più rilevanti in quanto riferite a un’area – quella londinese – che da anni rappresenta un epicentro mondiale dei flussi di nuova emigrazione italiana.
I parlamentari hanno chiesto al Direttore De Luca di continuare a seguire direttamente la questione fino ad una positiva soluzione.
Intanto, l’On. Ungaro, assieme agli On. Schirò, La Marca e Carè, ha presentato un’interrogazione urgente in commissione Esteri per chiedere al Governo quali siano gli orientamenti e gli atti immediati che intenda assumere per superare al più presto la difficile situazione a beneficio della comunità italiana in Inghilterra e di tutti gli utenti interessati.

2 – LA MARCA (PD): QUESTI SONO I CONTENUTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE CHE HO PRESENTATO PER IL SOSTEGNO DELLO SPORT ITALIANO NEL MONDO

In queste settimane di intensa e generalizzata passione per i mondiali di calcio, non ci vuole un grande sforzo per vedere nello sport uno dei fenomeni di maggiore sensibilità sociale e un fattore di formazione civile, soprattutto per i giovani, che dalle attività sportive ricevono un impulso per guardare oltre le barriere di qualsiasi natura. Il valore relazionale dello sport ha un risvolto ancora più significativo per un Paese come l’Italia, che può vantare una forte presenza di cittadini all’estero, in sensibile accrescimento negli ultimi anni.

Per questo ho presentato alla Camera, in parallelo con la collega Laura Garavini al Senato, una proposta di legge per il sostegno dello sport italiano nel mondo e per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, sottoscritta anche da altri colleghi.

Con questa proposta di legge si favoriscono la circolazione a livello internazionale delle informazioni sulle attività sportive e sugli eventi di maggiore rilievo, l’inserimento negli accordi bilaterali di forme di cooperazione nel settore sportivo, la conoscenza dello sport italiano nel mondo e delle sue diverse discipline, il sostegno e il coordinamento, anche con il coinvolgimento dei comitati degli italiani residenti all’estero (COMITES) e del Consiglio generale degli italiani all’estero (CGIE), delle iniziative sportive promosse dai comuni e dalle Regioni, un’adeguata assistenza alle squadre sportive italiane impegnate all’estero e diverse altre cose. Tutto questo in collaborazione con il CONI e con le Regioni. Una particolare attenzione è rivolta agli scambi sportivi studenteschi in occasione di giochi dedicati alla gioventù.

Per la valutazione dei progetti avanzati e per la gestione delle risorse viene istituito presso la Presidenza del Consiglio una Commissione per la promozione della pratica sportiva tra gli italiani all’estero, nella quale sono presenti rappresentanti del Dipartimento, del MAECI, del MIUR, del CONI, delle Regioni, della RAI e del CGIE.
Mi auguro vivamente che questa e altre proposte che ho già depositato siano considerate solo per il loro contenuto e per la loro valenza sociale, al di fuori di qualsiasi pregiudiziale partitica e nell’esclusivo interesse delle nostre comunità all’estero.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.
Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America – Electoral College of North and Central America
Ufficio/Office: – Roma, Piazza Campo Marzio, 42 – Tel – (+39) 06 67 60 57 03 – Email – lamarca_f@camera.it

3 – SOTTOSEGRETARIO MERLO A MEETING CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE NEL MONDO. SEN. RICARDO MERLO, SOTTOSEGRETARIO AGLI ESTERI: “COME GOVERNO VORREMMO RIDARE PROTAGONISMO ALLE CAMERE DI COMMERCIO ITALIANE CHE INSIEME ALL’ICE POSSONO RAFFORZARE ULTERIORMENTE IL SISTEMA ITALIA NEL MONDO”
Il Sen. Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri, è intervenuto questa mattina al 19esimo meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio italiane all’estero, tenutosi nel cuore di Roma. Un impegno importante per fare il punto della situazione riguardo la rete delle Camere di Commercio oltre confine e confrontarsi direttamente con gli operatori del settore. Presente anche l’On. Nicola Carè, eletto all’estero con il Pd e residente in Australia.
Dopo avere portato all’assemblea i saluti del ministro degli Esteri Moavero, il sottosegretario Merlo ha ricordato di essere nato politicamente nell’associazionismo di volontariato, “ma sono anche un imprenditore e per questo conosco il valore del privato e l’importanza delle Camere di Commercio italiane nel mondo, soprattutto quando si tratta di promuovere la piccola e media impresa, il made in Italy, le eccellenze italiane”.

Rivolgendosi ai presenti, il sottosegretario ha sottolineato: “Il vostro lavoro è determinante. Nell’ultimo periodo le Camere di Commercio sono state un po’ trascurate. Questa è la nostra percezione. Come governo vorremmo ridare protagonismo alle Camere di Commercio italiane che insieme all’Ice possono rafforzare ulteriormente il Sistema Italia nel mondo e aiutare le piccole e medie imprese a crescere e internazionalizzarsi”.

“Vedrete che il cambiamento ci sarà”, ha assicurato il Sen. Merlo, per poi proseguire: “Lavoreremo insieme ai parlamentari eletti all’estero, a prescindere dai loro colori politici, per dare sempre più protagonismo alle Camere. Sono venuto qui per salutarvi, ringraziarvi e mettermi a vostra disposizione: per me è un onore potervi essere di aiuto e di sostegno”.

Il sottosegretario agli Esteri ha lasciato i propri contatti, WhatsApp e email, a tutti i Segretari Generali: “Sono disponibile per tutti voi, cercatemi se avete da risolvere situazioni problematiche o necessità di un contatto diretto con il ministero”.

“Il messaggio del governo che vi ho voluto portare è quello di far capire a tutti che è giusto dare spazio e protagonismo alle Camere di Commercio all’estero. Questo – ha concluso il sottosegretario Merlo – è un governo di legislatura e avremo tempo per lavorare bene, insieme, per rendere più forte e più organizzato il network delle Camere italiane nel mondo”.

Italiani in Brasile, sottosegretario Merlo e Ambasciatore Bernardini al lavoro per migliorare servizi consolari
Incontro alla Farnesina tra il sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo e l’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Antonio Bernardini: “Insieme riusciremo a migliorare i servizi consolari offerti ai nostri connazionali”
di ItaliaChiamaItalia – martedì 03 luglio 2018

Il sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, ha incontrato oggi l’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Antonio Bernardini, e il direttore del Sistema Paese, De Luca. Una riunione durata oltre un’ora, durante la quale il sottosegretario si è detto molto interessato a risolvere la situazione dei servizi consolari in Brasile: insieme all’Ambasciatore Bernardini il sottosegretario si sente impegnato a migliorare ciò che ancora non funziona.

“Sono rimasto positivamente sorpreso dall’Ambasciatore Bernardini, perché ho trovato in lui una persona che conosce molto bene la realtà del Brasile e sono convinto che insieme a lui e a tutti i consoli italiani di quel Paese riusciremo a migliorare i servizi consolari offerti ai nostri connazionali”, ha assicurato il sottosegretario Merlo.

4 – C’È UNA SINISTRA DA RITROVARE, ARTICOLO DI ALFIERO GRANDI SU STRISCIA ROSSA DOPO L’ENNESIMO DISASTRO ELETTORALE PIETRO SPATARO GIUSTAMENTE INVOCA UNA RIFLESSIONE DI FONDO SULLA SINISTRA. PURTROPPO PARTE IMPORTANTE DEL GRUPPO DIRIGENTE DEL PD CONTINUA A RISPONDERE A QUESTA CRISI RICORDANDO L’ETÀ DELL’ORO DEL 40% ALLE EUROPEE.
Il punto da cui partirei è un poco diverso dal titolo dell’articolo di Spataro. Non è scomparsa la sinistra ma la sua rappresentanza politica.
Certo se proseguisse questa situazione il risultato finale potrebbe essere la coincidenza delle due crisi, cioè della rappresentanza politica e della sinistra diffusa, nella cultura, nella società, nelle persone. Per ora mi sembra ci sia una differenza importante, che lascia una speranza a patto di iniziare finalmente ad affrontare i problemi.
L’esistenza di una sinistra nella società è un punto da cui partire e che potrebbe consentire di individuare e mettere in campo energie e forze importanti per tentare di superare questa crisi.
Del resto è del tutto evidente che in situazioni molto diverse tra loro, socialmente e culturalmente la scelta degli elettori di scegliere l’astensione o di cercare altri interlocutori da votare è partita proprio dalla sfiducia nei referenti politici attuali della sinistra, non più vissuti come i propri rappresentanti.
La crisi principale riguarda la sfiducia nella rappresentanza politica della sinistra, arrivata ad un punto tale che potrebbe diventare definitivo, senza appello, se non venisse data una risposta convincente, una svolta.
Anche in altre fasi storiche ci sono state crisi rilevanti, ma non con questa gravità.
Ne è una prova che all’interno della sinistra non ci sono travasi significativi, quindi nessuna proposta politica oggi è convincente. E’ un fatto.
L’elemento caratterizzante, in particolare nell’ultimo decennio, è lo spostamento massiccio di voti in periodi relativamente brevi. I 5 Stelle ne sono un esempio, ma lo è anche l’affermazione della Lega, che ha avuto un aumento vertiginoso di voti in tempi ristretti. Movimenti così rapidi e di massa sono spiegabili con la scarsa identità ideale e politica dei partiti, che rende più facile abbandonarli senza tante remore. Del resto la scelta del partito leggero è stata fatta con chiarezza.
Nelle elezioni europee il Pd raggiunse il 40 % in ragione di una diffidenza ancora forte verso i 5 Stelle, ma questa diffidenza si è sciolta rapidamente nel suo contrario.
Ha certamente influito la crisi economica, il raddoppio della povertà, l’arretramento dei diritti e delle condizioni di lavoro, l’abbandono dei giovani. Giovani che hanno visto drasticamente peggiorata la possibilità di occupazione per un improvviso blocco del normale avvicendamento dei lavoratori già occupati (l. Fornero), oppure costretti a un precariato senza diritti (i rider cosa sono se non precari tra i precari?).
Lavoratori, aree territoriali hanno dichiarato di avere votato 5 Stelle solo perchè si erano fatti vivi con loro, confermando che si sentivano abbandonati, senza speranza.
Tuttavia nella società, nell’economia ci sono tutte le ragioni oggettive per una presenza efficace della sinistra.
La marcia in più della sinistra può essere la capacità di partire da tanti particolari, inevitabile di fronte alla distruzione di identità e di legami, dalla frantumazione sociale per ricostruire un disegno politico.
La ricostruzione dell’unità oggi non è possibile attraverso la condizione oggettiva creata da grandi agglomerati di lavoratori come in passato e quindi la ricostruzione di un progetto unificante deve essere politica e programmatica, altrimenti le contraddizioni diventerebbero ingestibili. La classe in sé non esiste più come in passato, in ragione di grandi agglomerati di lavoro, ma può esistere una classe lavoratrice che acquisisce la consapevolezza politica gradualmente che i destini degli uni sono legati a quelli di altri, in alternativa alla guerra di tutti contro tutti.
La difficoltà è che parte importante della sinistra ha contribuito a rompere lo schema generale precedente senza avere la più pallida idea di come ricostruirlo. Per questo non bisogna stupirsi delle contraddizioni dei 5 Stelle, che sommano cose accettabili, ad altre inaccettabili, da contrastare. Solo una sinistra con una proposta coerente può fare scoppiare queste contraddizioni positivamente.
Il programma politico, la coerenza del disegno sono fondamentali per la sinistra.
Ad esempio in materia di lavoro, l’unificazione dei diritti e delle condizioni essenziali di chi lavora è un primo terreno. D’Antona e Alleva, per incarico della Cgil, hanno ragionato decenni fa su un sistema unitario di diritti di chi lavora, oggi la Cgil ha elaborato una carta dei diritti di tutti i lavori. Tutto questo va semplificato, aggiornato e tradotto in linea e pratica politica. Esiste o no l’esigenza di unificare il sistema attuale di diritti di chi lavora? Più in generale la condizione di chi lavora ? Altrimenti rischieremo di avere tante situazioni come quelle dei riders, che è necessario affrontare ma in un quadro coerente di diritti, altrimenti come troppo spesso accade gli uni vengono messi contro gli altri.
Oppure le pensioni. L’insistenza sul contributivo come scelta unilaterale prenota contraddizioni e blocca la solidarietà, senza la quale non si va da nessuna parte nella ricostruzione dei diritti e delle condizioni di lavoro.
Così per l’occupazione, stiamo andando verso un’economia in cui pochi lavorano troppo e molti non lavorano o lavoricchiano. Occorre affrontare anche questo punto vitale, il lavoro va ripartito, redistribuito con un progetto economico e sociale.
Sono solo alcuni punti ma ce ne sono altri, non meno importanti come la progressività fiscale, la lotta all’evasione, il rifiuto dei condoni, la tutela dell’ambiente, che è una risorsa.
Su punti caratterizzanti la sinistra può aprire un scenario nuovo in Europa. Senza una prospettiva sovranazionale non si va da nessuna parte, purtroppo la sinistra non è mai stata così poco internazionalizzata come in questa fase, sia per argomenti, sia per legami.
La globalizzazione implica risposte sovranazionali, eppure mai come in questa fase la sinistra resta entro i confini nazionali.
Solo un programma coerente di cambiamento per riunire il corpo sociale entro un progetto di nuova società può evitare la frantumazione distruttiva della società e questo deve fare la sinistra se vuole dimostrare oggi le ragioni di fondo della sua esistenza, con un’idea di mondo e di relazioni che recuperino la parte migliore della solidarietà internazionale. Alfiero Grandi

5 – CARE’ (PD).: RILANCIARE LA FORMAZIONE ITALIANA DEGLI ADULTI ALL’ESTERO
La lingua e la cultura italiana sono tra le più efficaci leve strategiche che l’Italia può usare per proiettare una sua immagine positiva nel mondo. A condizione che siano intrecciate con altri punti di forza, capaci di trasmettere la capacita innovativa e quella di produrre e di caratterizzare i prodotti in modo tipico e qualitativamente inconfondibile. Che cosa sarebbe stato dell’Italia, ad esempio, soprattutto in questi anni di crisi durissima, senza il Made in Italy, il turismo e la promozione culturale?

Se ne è parlato ampiamente a Roma nel corso della riunione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), durante il quale ci sono stati diversi momenti di approfondimento e confronto sulla promozione integrata del sistema Paese nel mondo.
Su un punto, tuttavia, vorrei tornare perché mi sembra meritevole di attenzione, quello della formazione degli adulti, essenziale soprattutto in realtà come l’Australia, dove le radici italiane sono ancora vive ma rischiano di diluirsi se non si consente a chi non ha potuto seguire in passato regolari corsi linguistico-culturali di rafforzarle e di coltivarle.

Da alcuni anni questi corsi non ricevono più contributi dal MAECI, costretto dalle necessità a scegliere altre priorità. Il rischio attuale è la definitiva e permanente esclusione dai finanziamenti delle suddette attività formative. Credo sia un errore da evitare e in tal senso faccio un appello all’Amministrazione. Se e quando vi siano risorse sufficienti, si consideri l’opportunità di sostenerli, se non vi sono, siano affidati all’iniziativa soprattutto associativa, ma senza escluderli in partenza.
La domanda di Italia nel mondo c’è veramente. Proprio per questo evitiamo di girarci dall’altra parte trascurando opportunità che ancora ci vengono offerte.
On. Nicola Care’ – Circoscrizione Estero – Ripartizione Asia, Africa, Australia, Antartide

6 – Italia-Repubblica Dominicana, sottosegretario Merlo riceve Ambasciatrice Peggy Cabral
“Lavoriamo per rafforzare ulteriormente le relazioni tra i due Paesi”, ha sottolineato il Sen. Ricardo Merlo, che alla Farnesina ha incontrato, tra gli altri, anche il Console Generale di Rosario, Martin Brook: servizi consolari il tema centrale.
di ItaliaChiamaItalia – giovedì 05 luglio 2018

Il Sen. Ricardo Merlo, sottosegretario agli Esteri, ha ricevuto giovedì 5 luglio alla Farnesina l’Ambasciatrice della Repubblica Dominicana, Peggy Cabral.

Un faccia a faccia durante il quale i due hanno affrontato diversi punti d’interesse per la comunità italiana in Repubblica Dominicana e per i dominicani residenti in Italia. Tra questi, la possibilità di chiudere una convenzione tra Italia e RD per la reciprocità delle patenti di guida.

Presente all’incontro anche l’On. Mario Borghese, MAIE.

“Le relazioni culturali e commerciali tra Italia e Repubblica Dominicana sono da sempre molto strette, puntiamo a rafforzarle per favorire ulteriormente i rapporti di amicizia e le collaborazioni tra i due Paesi”, ha detto il sottosegretario Merlo.

La Repubblica Dominicana, con un tasso di crescita importante, è la locomotiva dei Caraibi e del Centro America. Forte, presente e organizzata la comunità italiana dell’isola, che conta oltre diecimila connazionali iscritti all’AIRE, anche se le presenze si aggirano intorno alle 50mila.

Nella stessa giornata, tra gli altri incontri, il sottosegretario Merlo ha ricevuto nel proprio ufficio al ministero degli Esteri il Console Generale di Rosario, Martin Brook. Alla riunione ha preso parte anche Mariano Gazzola, consigliere CGIE.

Tra gli argomenti trattati, è stato centrale il tema dei servizi consolari. “Questo governo ha intenzione di migliorare i servizi consolari per i nostri connazionali, destinando maggiori risorse, umane ed economiche, alla rete consolare italiana nel mondo”, ha dichiarato il membro dell’esecutivo. “Con il Console Brook collaboreremo, ciascuno nel proprio ruolo, per fare in modo che anche a Rosario – ha concluso il sottosegretario Merlo – i servizi consolari offerti siano degni di un Paese civile come l’Italia”

7 – LA MARCA (PD): SODDISFAZIONE PER LA DISTRIBUZIONE, DA ME PIÙ VOLTE SOLLECITATA, DEGLI APPARECCHI NECESSARI A SVELTIRE LE PROCEDURE PER LA DISTRIBUZIONE DEI PASSAPORTI

Sono finalmente in distribuzione ai consoli e vice consoli onorari di tutto il mondo gli apparecchi per la captazione e la trasmissione dei dati biometrici rivolti ad accelerare le procedure necessarie al rilascio dei passaporti. Delle 114 macchinette in distribuzione, 38 sono già partite, una cinquantina partiranno nelle prossime settimane e le ultime 26 saranno spedite entro l’estate.

La conferma è venuta pubblicamente dai Direttori generali del MAECI Luigi Vignali e Nicandro Cascardi nel corso della recente riunione del CGIE, svoltasi a Roma. Sono stati superate le implicazioni relative alla gestione della privacy degli utenti e si può dunque compiere questo concreto e agognato passo in avanti in direzione di un servizio più celere e più aderente alle attese dei connazionali.

Ne sono particolarmente soddisfatta per il lungo impegno che ho sviluppato per raggiungere questo primo importante obiettivo. La mia ultima interrogazione a questo proposito (XVII Legislatura 4/16236) è del 10/04/2017 e dopo di essa ho avuto numerosi e diretti incontri con rappresentanti dell’Amministrazione, volti da un lato a sollecitare uno svolgimento più celere del provvedimento, dall’altro a trasmettere e ad acquisire le informazioni più utili per un migliore servizio dei consolati onorari che restano, soprattutto nelle grandi realtà territoriali americane, un presidio indispensabile per molti nostri connazionali.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.

8 – COMUNICATO – 11 LUGLIO 2018 LA MARCA (PD): NON SI CANCELLINO QUARANT’ANNI DI INSEGNAMENTO DELL’ITALIANO NELLE SCUOLE DI TORONTO E DELL’ONTARIO

“L’insegnamento dell’italiano durante l’orario scolastico nell’area di Toronto, alla luce dell’Extended Day International Languages (IL) Program, rischia di essere cancellato dopo oltre quarant’anni di soddisfacente svolgimento.

Il Toronto Catholic District School Board, che si riunisce giovedì 12 luglio, nella capitale dell’Ontario, deciderà delle sorti di un’esperienza di formazione interculturale di così lungo respiro. Purtroppo, il TCDSB arriva a questa scadenza senza avere coinvolto le famiglie degli studenti e interloquito con i rappresentanti né della comunità italiana né delle altre comunità interessate.

Vengono intaccati in profondità i diritti delle minoranze a conservare gli aspetti salienti delle loro identità culturali multiple e smontato un tassello della mirabile costruzione multiculturale e plurilinguistica che ha connotato e distinto il Canada agli occhi del mondo come un Paese aperto e moderno.

Per quanto riguarda l’Italiano, ricordo che i nostri immigrati hanno compiuto uno sforzo costante e sostenuto molti sacrifici per offrire un’opportunità formativa in italiano non solo ai loro discendenti, ma anche a chiunque voglia arricchire il proprio bagaglio culturale e linguistico.

I lavori parlamentari in Aula non mi consentiranno di assistere personalmente ai lavori del Toronto Catholic District School Board, ma invito i connazionali a fare sentire la loro voce in ogni modo possibile.

Nello stesso tempo, cercherò di coinvolgere le autorità italiane in questa vicenda che crea tanto sconcerto nella comunità italiana; esorto, inoltre, le autorità canadesi a interloquire attivamente con l’istituzione scolastica perché non sia compiuto un atto dannoso e ingiusto verso comunità che hanno dato un apporto decisivo allo sviluppo di Toronto, dell’Ontario e di tutto il Canada”. On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D.

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