572 INCONTRO A CASTROVILLARI SULLA EMIGRAZIONE ITALIANA

20051206 10:41:00 rod

CASTROVILLARI (CS) (Migranti-press) – La settimana scorsa alcuni Direttori nazionali della Migrantes hanno percorso diverse diocesi della Calabria per una sensibilizzazione sul problema pastorale delle migrazioni, prese in tutta la loro ampiezza e privilegiando il contatto con i seminari maggiori. Oltre all’incontro sui Rom e Sinti, di cui si è già parlato, è da segnalare il convegno "Chiesa calabrese e gli emigranti", promosso dalla diocesi di Cassano allo Jonio nel protoconvento di Castrovillari al quale hanno partecipato il vescovo della diocesi, Domenico Graziani, mons. Franco Milito, docente dell’istituto teologico calabro, il prof. Piero Fantozzi dell’Università della Calabria e il delegato nazionale per la Pastorale degli emigranti all’estero della Fondazione Migrantes, don Domenico Locatelli.

Al centro del convegno le questioni legate alla Chiesa calabrese e alla pastorale degli emigranti con un contributo storico di mons. Milito che ha ripercorso la storia dell’emigrazione calabrese. Al fenomeno ha dedicato la sua riflessione anche il prof. Fantozzi mentre Gerda Homeyer ha concentrato la sua attenzione sull’aspetto economico, politico e religioso dei lavoratori italiani – molti calabresi- alla Volkswagen di Wolfsburg.
Mons. Graziani ha sottolineato l’attenzione della Chiesa di Calabria al fenomeno dell’emigrazione e soprattutto ai tanti calabresi che a partire dalla fine dell’800, e specialmente dopo la II guerra mondiale, sono stati costretti ad andare "raminghi" per il mondo, in cerca di lavoro e di fortuna.
"È una seconda Calabria che si è insediata all’estero e nelle regioni del Nord – ha detto il presule – realizzando certamente condizioni economiche, sociali, culturali e religiose spesso soddisfacenti, talvolta di autentico successo, sempre però a costo di grandi sacrifici ed enormi sofferenze. Questo flusso, ininterrotto per oltre un secolo, continua ad alimentare ancora correnti migratorie con uno stillicidio tanto più grave per la Calabria se si considera che oggi i calabresi che emigrano sono giovani laureati e diplomati per i quali le comunità hanno impegnato mezzi e risorse considerevoli". Quest’anno – ha detto poi mons. Graziani – la Chiesa calabrese ha inviato presso le Missioni Cattoliche Italiane ben quattro sacerdoti.

 

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