561 BRASILE: LA BATTAGLIA SULA RIFORMA AGRARIA AD UN PUNTO DECISIVO

20051206 13:04:00 rod

IL 29 NOVEMBRE DALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE MISTA DI INCHIESTA SULLA TERRA (FORMATA DA DEPUTATI E SENATORI BRASILIANI) UNA RELAZIONE CHE VEDE I PROBLEMI DELLA TERRA DAL PUNTO DI VISTA DEI LATIFONDISTI ED EQUIPARA LE OCCUPAZIONI A CRIMINI ODIOSI, VERI E PROPRI ATTI DI TERRORISMO. LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE E’ GRAVISSIMA PER TUTTI COLORO CHE LOTTANO PER LA RIFORMA AGRARIA. E’ URGENTE QUINDI MANIFESTARE LA PROPRIA INDIGNAZIONE ALLA CAMERA, AL SENATO, AI GIORNALI, IN MODO CHE LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE VENGA RIDISCUSSA.

CHIEDETE ALLE VOSTRE LISTE E ALLE PERSONE IMPORTANTI CHE CONOSCETE DI INVIARE MESSAGGI

1 – PROPOSTA DI MESSAGGIO IN PORTOGHESE DA INVIARE A PRESIDENTE DI CAMERA E SENATO

2 – TRADUZIONE DEL MESSAGGIO

3 – LA NOTIZIA DELLA BOCCIATURA DELLA RELAZIONE DI JOAO ALFREDO E DELL’APPROVAZIONE DELLA RELAZIONE DI LUPION

4 – NOTA UFFICIALE DEL COORDINAMENTO MST DEL 30 NOVEMBRE

5 – INFORMAZIONI SULLA CPMI

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Ao Presidente da Camera do Brasil Aldo Rebelo (PcdoB Sao Paulo)

Ao Presidente do Senado do Brasil Renan Calheiros (PMDB Alagoas)

Assunto: CPMI da TERRA

Queremos expressar a nossa forte preocupação diante da aprovação no dia 29
de novembro do relatório final da CPMI da Terra.

A CPMI rejeitou o relatório final apresentado pelo relator João Alfredo que denunciava a falta da Reforma agrária como responsável pela violência no campo e aprovou o relatório substitutivo, apresentado pelo Deputado Lupion,
porta-voz dos ruralistas e historicamente ligado à grilagem de terras no Paraná – como diz a Comissão Pastoral da Terra do Brasil na Nota do dia 30
de novembro.

O relatório do deputado Lupion apresenta as vítimas da violência no campo como responsáveis pela mesma e qualifica as ocupações de terra, que representam no Brasil uma forma de luta social que exige a atuação da Constituição Brasileira e a implementação de um país mais democrático, como crime hediondo e ato terrorista.

A Comissão, com a aprovação deste relatório, desconhece que a Constituição, além de garantir o livre exercício reivindicatório como parte do regime democrático, em seu artigo V estabelece que as terras improdutivas devem ser desapropriadas para fins de reforma agrária

A aprovação do relatório aconteceu no mesmo dia em que mais um trabalhador rural, Jaelson Melquíades foi assassinado em Alagoas. A CPT fala de 36 assassinatos de trabalhadores rurais ou de pessoas que os apoiam, somente neste ano, e de 170 pessoas que vivem sob ameaças de morte.

A aprovação do relatório de Lupion consagra a prática da violência de quem historicamente se considera dono e senhor das terras e da vida e os isenta de qualquer responsabilidade.

Temos confiança que o parlamento saberá reconhecer o papel profundamente democrático daqueles que lutam pela reforma agrária e que favoreça a sua realização de modo a valorizar o sacrifício de centenas de pessoas que, como
Irmã Dorothy Stang, deram a vida por este objetivo.
Chamar de terroristas aqueles que lutam pela reforma agrária significa aniquilar mais uma vez os 1.349 mortos dos últimos vinte anos e premiar os assassinos, que já gozam de uma impunidade quase que absoluta.

FIRMA:

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TRADUZIONE DEL TESTO

Vogliamo esprimere la nostra forte preoccupazione di fronte all’approvazione il 29 novembre della relazione finale della CPMI della Terra.
La CPMI ha respinto la relazione finale presentata dal relatore Joao Alfredo che denunciava la mancanza della riforma agraria come responsabile della violenza nelle campagne e ha approvato la relazione sostitutiva, presentata dal deputato Lupion, portavoce dei ruralisti e storicamente legado all’appropriazione indebita di terre nel Parana – come dice la Commissione Pastorale della terra nella Nota del giorno 30 novembre.
La relazione del deputato Lupion presenta le vittime della violenza nelle campagne come responsabili di questa e definisce le occupazioni di terra, che rappresentano in Brasile una forma di lotta sociale per l’attuazione della costituzione e per la realizzazione di un paese più democratico, come crimine odioso e atto terroristico.
La commissione, con l’approvazione di questa relazione non riconosce che la Costituzione, oltre a garantire il libero esercizio di rivendicazione come parte del regime democratico, nell’articolo V stabilisce che le terre improduttive devono essere espropriate per realizzare la riforma agraria.
L’approvazione della relazione è avvenuta nello stesso giorno nel quale un altro lavoratore rurale, Jaelson Melquiades, è stato assassinato in Alagoas . La CPT parla di 36 morti tra lavoratori rurali e persone che li appoggiano, durante quest’anno e di 170 persone che vivono sotto minaccia di morte.
L’approvazione della relazione Lupion consacra la pratica della violenza di chi storicamente si considera "padrone e signore" delle terre e della vita e li esenta da qualsiasi responsabilità.
Auspichiamo che il parlamento riconosca il ruolo profondamente democratico di chi lotta per la riforma agraria e voglia, favorendo la sua realizzazione, dare valore al sacrificio delle centinaia di persone che, come Irma Dorothy Stang, hanno dato la vita per questo obiettivo.
Chiamare terroristi quelli che lottano per la riforma agraria è uccidere ancora una volta i 1349 morti negli ultimi venti anni e premiare gli assassini che già godono di una quasi assoluta impunità.

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UNA GRAVE SCONFITTA

I RURALISTI BOCCIANO LA RELAZIONE DELLA CPMI DELLA TERRA DI JOÃO ALFREDO E APPROVANO QUELLA DI ABELARDO LUPION IN CUI SI DICE CHE L’OCCUPAZIONE DI TERRA È UN ATTO TERRORISTICO (e intanto ieri un altro senza terra è stato
ucciso: Jaelson Melquíades dos Santos, 25 anni uno dei dirigenti del MST di Atalaia in Alagoas)

Per 13 voti a otto, i ruralisti hanno bocciato oggi la relazione della CPMI della terra presentata da João Alfredo. Hanno votato parlamentari che non erano mai comparsi a nessuna riunione della Commissione pur facendone parte, rappresentando dei partiti. La votazione è avvenuta dopo 4 ore di discussione. Il relatore ha detto che pubblicherà il testo che sostiene la necessità della riforma agraria. Le raccomandazioni che il testo contiene,
con la firma dei deputati e senatori che l’hanno condiviso, saranno presentate ai presidenti di Camera e Senato, del Supremo Tribunale federale, al Procuratore generale della Repubblica, agli organi dell’esecutivo che si occupano del tema, ai governi, alle assemblee legislative e ai rappresentanti del Pubblico Ministero dei nove stati visitati dalla Commissione. Il Presidente della commissione, senatore Álvaro Dias (PSDB/PR), ha annunciato che presenterà il testo agli organi competenti
anche se non è il testo ufficiale della CPMI.
Il testo proposto dal deputato Abelardo Lupion (PFL/PR) “incrimina le vittime, impedisce la riforma agraria e ignora quello che avviene nelle campagne del Brasile. Non menziona l’appropriazione indebita di terreni da parte dei latifondisti, nè il lavoro schiavo, è indegno della Commissione e del Congresso Nazionale” ha affermato João Alfredo. Il testo di Lupion arriva a classificare come atti terroristici le occupazioni di terra che i
lavoratori rurali promuovono come forma di pressione per la riforma agraria.
Proponeva anche al pubblico ministero di mettere sotto accusa 5 dirigenti del MST per formazione di banda armata, estorsione e “altri delitti legati alle pratiche del movimento”. I dirigenti da incriminare erano João Pedro
Stédile, Gilmar Mauro, João Paulo Rodrigues, José Rainha Junior e Jaime Amorim. Durante la votazione i parlamentari di sinistra sono riusciti a eliminare la parte relativa all’incriminazione dei dirigenti del MST.

La relazione di Lupion chiede anche l’incriminazione di tre dirigenti dell’ANCA (Associzione Nazionale di Cooperazione Agricola) e della CONCRAB (Confederazione delle Cooperative di Riforma Agraria del Brasile) chiamate
nella relazione alternativa “braccia giuridiche del MST” per supposte frodi nelle rendicontazioni relative a convenzioni firmate con il governo federale.
La senatrice Ana Júlia (PT/PA) ha strappato il testo di Lupion alla fine della votazione e si è messa a piangere dicendo che in questo modo si rinuncia a perseguire i responsabili di migliaia di omicidi di lavoratori
rurali e lottatori sociali delle campagne. Il suo stato ha un altissimo livello di morti e conflitti nelle campagne, ma è stato trattato con superficialità dalla relazione approvata, nonostante il fatto che rappresentanti della Commissione siano andati due volte nello stato del Para
visitando 7 comuni.

João Alfredo ha detto che la relazione di Lupion si scontra con la Costituzione che parla della funzione sociale della terra. Lupion santifica il latifondo, sacralizza la proprietà come diritto assoluto, ci fa tornare al secolo scorso.

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NOTA UFFICIALE DEL MST DEL 30 NOVEMBRE

Il Movimento dei Lavoratori Rurali senza terra vuole esporre con questa nota la sua indignazione di fronte al comportamento della maggioranza della Commissione Parlamentare Mista di Inchiesta della Terra che, compiendo gli obiettivi criminali e odiosi della UDR (Unione Democratica Ruralista) e dei suoi alleati, ha operato per deviare il lavoro della commissione dall’obiettivo originale che era tracciare un’ampia diagnosi della struttura fondiaria brasiliana, dei processi della riforma agraria e urbana e proporre soluzioni per i problemi incontrati.

Il relatore della CPMI della terra, deputato João Alfredo (PSOL/CE), ha presentato una relazione con una diagnosi approfondita della situazione agraria del nostro paese e ha proposto diversi suggerimenti perchè la costituzione brasiliana sia realizzata, ossia la terra sia democratizzata. Questo è il motivo per il quale il gruppo ruralista, maggioritario nella composizione della commissione, ha reagito contro la relazione, poichè ha come unico obiettivo quello di criminalizzare i movimenti sociali delle campagne e delegittimare le attività delle diverse organizzazioni che lottano per la riforma agraria

Il testo del deputato Abelardo Lupion (PFL/PR), parlamentare noto per essere vincolato alla UDR e che è sotto inchiesta nel supremo tribunale federale per la pratica della cassa 2 in campagna elettorale, ha espresso la visione distorta del latifondo arretrato del nostro paese, che ignora la situazione di esclusione sociale delle più di 4 milioni di famiglie senza terra in Brasile. Tace sul fatto incontestabile che negli ultimi tre anni sono stati liberati circa 12.500 lavoratori trovati in situazione di schiavitù in più di 400 fazendas; tace sul numero preoccupante dei circa 1500 lavoratori uccisi negli ultimi 20 anni; sulle milizie di pistoleiros dei fazendeiros; sulla concentrazione di terre; sul grilagem delle terre: sulle distrazione di risorse pubbliche della Sudam (Sovrintendenza per lo Sviluppo dell’Amazzonia).

La parzialità si esprime nell’analisi che fa della distribuzione di risorse pubbliche alle diverse entità, poichè è impossibile non notare che le tre entità sostenitrici della riforma agraria, indagate dalla CPMI, hanno ricevuto in dieci anni il 4% di quel che hanno ricevuto organizzazioni padronali, sostenute dal gruppo dei ruralisti. Le padronali hanno ricevuto 1,51 miliardi di reais.

Il testo vuole anche sollecitare il Pubblico Ministero perchè denunci dirigenti del MST, senza presentare nessun fatto concreto che giustifichi legalmente l’apertura di inchieste o denunce contro questi lavoratori.

Queste posizioni sono già state analizzate diverse volte da tribunali del nostro paese che hanno respinto la possibilità di incriminare lavoratori rurali per il solo fatto di occupare latifondi. Hanno anche riconosciuto la legittimità di questo tipo di azione che si propone di spingere i governi a dare attuazione alla Costituzione.

La discussione avvenuta nella CPMI della terra esprime lo scontro ideologico tra i latifondisti e le famiglie Senza Terra che lottano per una vita dignitosa nelle campagne. La maggioranza di queste grandi aree, come si è già detto, è improduttiva, alcune utilizzano manodopera schiava e non rispettano l’ambiente, caratteristiche che dovrebbero esigere l’utilizzazione dell’area per la riforma agraria, secondo quanto garantisce la costituzione.

Dati dell’Incra informano che il 51,4% degli immobili classificati come grandi proprietà è improduttivo, ossia più di 133 milioni di ettari di terre non rispondono alle esigenze di produttività e potrebbero essere espropriate per la riforma agraria. E è anche noto che l’1,6 % dei proprietari con immobili al di sopra dei mille ettari possiedono il 46,8% dell’area totale esistente nel paese.

Dopo aver realizzato 43 viaggi in nove stati del Brasile, aver ascoltato 125 testimonianze e aver analizzato circa 75000 documenti è stata constatata un’enorme concentrazione fondiaria, grilagem di terre,violenza nelle campagne.

E’ necessaria una riforma agraria di massa e di qualità con il compimento delle mete del II Piano Nazionale di Riforma Agraria (PNRA) firmato dal governo federale, che consiste nell’insediare 400.000 famiglie accampate entro il 2006. Solo il 45% delle mete sono state realizzate e c’è poco più di un anno per il termine del mandato. Per questo bisogna realizzare un catasto degli immobili rurali e attualizzare gli indici di produttività che sono vecchi di più di 30 anni.

La Camera dei deputati, che dovrebbe rappresentare il popolo brasiliano, dimostra ancora una volta che continua ad essere lo strumento di difesa dei potenti del nostro paese, che resistono alla realizzazione della riforma agraria. Il Movimento ripudia le posizioni presentate nella relazione approvata e riafferma il suo impegno di continuare la sua lotta perchè i più dei 4,8 milioni di famiglie Senza Terra abbiano accesso alla Riforma Agraria

Coordenação Nacional do Movimento dos Trabalhadores Rurais Sem Terra

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LA CPMI E LA RELAZIONE DEL DEPUTATO JOAO ALFREDO – 22 NOVEMBRE 2005

Creata con l’obiettivo di analizzare la struttura fondiaria in ambiente rurale e urbano – nel dicembre del 2003 – la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla Terra si è riunita per la lettura della relazione elaborata
dal deputato João Alfredo (PSOL-CE). I membri della commissione hanno visitato nove stati. Durante i lavori della commissione c’è stato un tentativo dei parlamentari ruralisti di utilizzarla per criminalizzare i
movimenti sociali. Secondo il testo finale, la questione agraria ha tre punti fondamentali: la immensa concentrazione della terra nelle mani di pochi, la violenza crescente e l’organizzazione dei senza terra come unica alternativa di sopravvivenza. Per João Alfredo, i problemi delle campagne saranno risolti solo con la riforma agraria. La relazione raccomanda quindi al presidente la realizzazione del Piano di Riforma Agraria. Per questo il potere legislativo deve garantire le risorse necessarie attraverso la Legge di Bilancio. È necessario anche l’aggiornamento degli Indici di Produttività
che risalgono agli anni 70 e che vanno invece aggiornati almeno ogni 5 anni.
Un altro punto sottolineato è la riappropriazione delle aree pubbliche illegalmente sottratte allo stato (solo nello stato di São Paulo si tratta di più di 1 milione di ettari). La violenza, sostiente la relazione, è il
risultato della concentrazione della terra e della lentezza nel realizzare la riforma agraria. La relazione ricorda i dati della CPT, tra il 1985 e il 2004, 1.349 lavoratori rurali sono stati uccisi e solo 15 mandanti
condannati. Bisogna proteggere le persone minacciate di morte, afferma la relazione, catturare i latitanti, indagare sulle organizzazioni che promuovono e incentivano la violenza anche contrattando milizie private e
gestendo il traffico internazionale delle armi.

 

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