12151 REFERENDUM/ GENTILONI AI 5 STELLE: GLI AMBASCIATORI SONO NEUTRALI/ CECCONI: CONDIZIONANO IL VOTO

20161006 23:52:00 redazione-IT

ROMA aise – In vista del prossimo referendum, il Corpo deve essere “neutrale e imparziale” come sempre. Il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha risposto così alla interrogazione dei 5 Stelle Dadone e Cecconi – ma tante altre ne sono state presentate – sul coinvolgimento degli ambasciatori negli eventi a sostegno del “sì” al referendum e sul recente viaggio del Ministro Boschi in Sud America.
Su entrambi i punti, Gentiloni – che ha risposto all’interrogazione ieri pomeriggio nell’Aula di Montecitorio – ha spiegato di aver “chiesto notizie anche ai vertici amministrativi della Farnesina dopo le notizie di stampa e anche in seguito all’interrogazione che mi è stata preannunciata”.

“Dal rapporto che mi hanno fatto i vertici amministrativi della Farnesina, risultano alcune cose. Primo, il programma della Ministra Boschi in America latina era un programma di profilo istituzionale. Basti guardare gli incontri che sono stati fatti con Primi Ministri, Ministri, Presidenti di Parlamento, oltre che con imprenditori. Una rassegna stampa nei due o tre Paesi visitati dal Ministro Boschi può credo facilmente confermare il carattere istituzionale della missione. Nell’ambito di questa missione istituzionale, – ha aggiunto – la Ministra Boschi, come credo sia, non solo diritto, ma dovere dei rappresentanti del Governo e in generale delle istituzioni, ha incontrato le collettività italiane, i Comites, il CGIE e i patronati. Penso che incontrare queste comunità sia necessario. Voglio dire – e questo risulta anche dal rapporto che citavo – che gli uffici della nostra rete diplomatico-consolare sono rimasti del tutto estranei a specifiche iniziative legate alla campagna referendaria. Per intenderci, le riunioni dei comitati del “sì” a cui ha partecipato la Ministra Boschi – è ovviamente un suo diritto farlo, in Italia come all’estero – sono state interamente promosse, gestite e organizzate dai componenti degli stessi comitati”.
“Circa la conferenza – perché anche di questo si chiedeva – promossa dal circolo PD di Toronto, – ha detto ancora Gentiloni – il nostro ambasciatore in Canada assicura che non aveva autorizzato la presenza del suo nome nella locandina dell’evento. Il suo nome è stato, infatti, successivamente rimosso e l’ambasciatore non vi ha partecipato”.
Concludendo, il Ministro ha voluto “di nuovo assicurare l’interrogante che l’invito a mantenere una totale neutralità e responsabilità istituzionale a tutta la rete diplomatica consolare non solo è un invito che è stato fin qui rispettato, ma che l’amministrazione rinnoverà nei prossimi giorni in modo che nessuno abbia dubbi su questa neutralità”.
Insoddisfatto della risposta, Cecconi nella replica ha nuovamente attaccato la Farnesina, Boschi e Gentiloni: “lei ha qualche problema, Ministro, perché prima di tutto dovrebbe giustificare ai cittadini perché prende uno stipendio visto che abbiamo un Ministro degli esteri che non sta facendo il Ministro degli esteri e ci va il Ministro per i rapporti con il Parlamento a fare visite istituzionali, ma che in verità visite istituzionali non sono. E questo è sotto gli occhi di tutti perché la stessa Ministra su Facebook scrive che è a Buenos Aires davanti a una platea, «#basta un sì», e non è lì in visita istituzionale. E la stessa cosa viene smentita da voi, dal vostro partito, perché il segretario nazionale in Argentina del Partito Democratico ha detto che c’è stato un movimento delle ambasciate e dei consolati per raccogliere i cittadini italiani che sono residenti in Argentina per il comizio elettorale della Boschi in una maniera indegna”.
“Ecco, lei ora non può venire qui a raccontarci che gli ambasciatori e i consoli, che sono rappresentanti dello Stato e di tutti i cittadini italiani residenti all’estero, ma rappresentano anche i cittadini italiani residenti in Italia, non stiano parteggiando o lavorando per il sì. E questa – accusa il deputato – è una cosa pericolosissima, Ministro, perché gli ambasciatori sono i detentori dell’anagrafe e, quindi, sanno chi sono, dove sono e dove vivono i cittadini italiani residenti all’estero e, se fanno campagna elettorale per il sì, è evidente che un problema politico si pone. Questa è una porcata che neanche Berlusconi si sarebbe permesso di fare. Lei ci può anche venire a raccontare che dalla Farnesina ha eseguito tutti i controlli necessari affinché tutto si possa svolgere normalmente, ma agli occhi dei cittadini italiani io credo che sia evidente che si sta facendo una cosa indegna con una campagna referendaria nei confronti dei cittadini italiani residenti all’estero completamente sproporzionata e utilizzando soldi pubblici per mandare un Ministro, che doveva andare lì a fare rapporti istituzionali, a fare campagna elettorale”. (aise)

 

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