12080 PD – PARLAMENTARI ESTERO

20160531 11:05:00 guglielmoz

1 – Il messaggio inviato dall’On. Fedi al CO.AS.IT. di Sydney in occasione della serata organizzata per il 2 giugno: “Celebrare la Festa nazionale italiana, in onore della Repubblica, è un atto di rispetto e di amore per l’Italia e le sue istituzioni, ed è il riconoscimento dei forti legami tra Italia e Australia”.
Pane, amore e … Repubblica
2 – FEDI E PORTA (PD): aumenta la “no tax area” per le pensioni anche per i residenti all’estero
Aumenta, seppur di poco, la “no tax area” per i titolari di pensioni italiane, anche se residenti all’estero (quelli che pagano le tasse in Italia perché, magari pur potendo, non hanno chiesto la detassazione alla fonte in base a una convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni fiscali o perché la convenzione stessa prevede la tassazione alla fonte e cioè in Italia
3 – FEDI (PD): LA consulta dei veneti nel mondo è un’occasione importante per rinnovare il rapporto della regione con la sua vasta e diffusa diaspora
4 – L’ON. LA marca al gala della camera di commercio italiana di Toronto : “essenziale il contributo delle comunità d’affari italiane all’estero e delle CCIE L’ON. LA MARCA al gala della camera di commercio italiana di Toronto: “essenziale il contributo delle comunità d’affari italiane all’estero e delle CCIE all’internazionalizzazione del sistema italia.
5 – FEDI (PD): finalmente in G.U. il nuovo protocollo fiscale con la SVIZZERA . È stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n. 115 del 18 maggio 2016) il nuovo protocollo fiscale tra Italia e Svizzera relativo al programma di “voluntary disclosure”.

1 – Il messaggio inviato dall’On. Fedi al CO.AS.IT. di Sydney in occasione della serata organizzata per il 2 giugno: “Celebrare la Festa nazionale italiana, in onore della Repubblica, è un atto di rispetto e di amore per l’Italia e le sue istituzioni, ed è il riconoscimento dei forti legami tra Italia e Australia”.
Pane, amore e … Repubblica. 26 MAGGIO 2016
Signore e signori,
Il CO.AS.IT. ha un rapporto particolarmente intenso con l’Italia, con la sua storia e il suo popolo. Una relazione costruita sulla condivisione di obiettivi importanti e giusti.
Il primo di questi obiettivi è assistere e sostenere la comunità italo-australiana, in modo particolare gli anziani e i soggetti più esposti della nostra società, coloro che rischiano di rimanere esclusi per ragioni di condizione sociale, genere, età e diverse abilità.
Un altro obiettivo essenziale è promuovere la diffusione della lingua e della cultura italiane, al di là delle restrizioni determinate dalle misure di risanamento finanziario e di contenimento della spesa pubblica adottate dai Governi che si sono succeduti. Accompagnando la tutela della nostra bella lingua con l’impegno di mantenere comunque alti i livelli e gli standard di qualità.
E ancora: mantenere i valori e i principi scritti nella Costituzione della Repubblica italiana, particolarmente vivi, attuali e importanti a livello globale. Costruire comunità coese, solidali e dotate di identità etiche e culturali.
Il CO.AS.IT. ha dimostrato sul campo di essere una grande organizzazione italiana e australiana, composta da volontari, direttori e personale amministrativo, e da tutte le persone che credono nel lavoro e nell’impegno e donano tempo, sostegno e denaro alla causa comune. Questa è l’essenza del CO.AS.IT. ed è per tali ragioni profondamente umane e morali che molte persone si impegnano per farlo vivere e renderlo utile.
Una serata di gala per celebrare la Festa Nazionale italiana, in onore della Repubblica, è un atto di rispetto e di amore per l’Italia e le sue Istituzioni, ed è il riconoscimento dei forti legami tra Italia e Australia.
Il CO.AS.IT. utilizzerà i fondi raccolti per promuovere il concetto ampio di “benessere” nella comunità italiana. Questo è il pane, che ho evocato richiamando un bel film della indimenticabile commedia all’italiana.
Il CO.AS.IT. continuerà a lavorare, al di là dei tanti, immancabili ostacoli. Questo è l’amore.
Il CO.AS.IT. si impegnerà per continuare la costruzione di comunità unite e qualificate in una società sempre più aperta, per tutti. Questi sono i principi e i valori della Repubblica italiana.
In questa serata ci sentiamo tutti parte del CO.AS.IT.
Il CO.AS.IT., per altro, è anche parte della mia storia personale: sono particolarmente onorato di avere avuto l’opportunità di farne parte.
I migliori auguri a tutti voi. On. Marco Fedi, Camera dei Deputati»

2 – FEDI E PORTA (PD): AUMENTA LA “NO TAX AREA” PER LE PENSIONI ANCHE PER I RESIDENTI ALL’ESTERO
Aumenta, seppur di poco, la “no tax area” per i titolari di pensioni italiane, anche se residenti all’estero (quelli che pagano le tasse in Italia perché, magari pur potendo, non hanno chiesto la detassazione alla fonte in base a una convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni fiscali o perché la convenzione stessa prevede la tassazione alla fonte e cioè in Italia). Roma, 30 maggio 2016
In particolare, a decorrere dal 2016, per favorire i pensionati con basso reddito, aumenta l’importo della detrazione spettante, da rapportare al periodo di pensione nell’anno, nonché il limite massimo del reddito complessivo di riferimento.
Con i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate abbiamo ora un quadro preciso sulle novità in materia di Irpef per i soggetti titolari di redditi di pensione introdotte dalla legge di stabilità per il 2016. In una recente Circolare l’Agenzia delle Entrate chiarisce che i pensionati di età inferiore a 75 anni beneficeranno di una detrazione Irpef di 1.783 euro (invece che di 1.725 euro) se con un reddito complessivo non superiore a 7.750 euro (prima il limite era di 7.500 euro).
Nel caso in cui il reddito complessivo sia superiore a 7.750 euro ma inferiore a 15.000 euro i pensionati potranno beneficiare di una detrazione Irpef leggermente inferiore ma in ogni caso l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 690 euro . Invece per i pensionati di età superiore ai 75 anni, la detrazione sarà pari a 1.880 euro (invece che di 1.783 euro) se il reddito complessivo non supera gli 8.000 euro (in precedenza il limite era di 7.750 euro). Se tuttavia il reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro, la detrazione Irpef sarà leggermente inferiore, ma in ogni caso l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro
Nella sostanza in seguito alle novità fiscali introdotte con la legge di stabilità per il 2016 si è verificato un aumento della cosiddetta “no tax area” da 7.500 a 7.750 euro per i pensionati con meno di 75 anni e da 7.750 a 8.000 euro per i pensionati con più di 75 anni. E’ bene tuttavia specificare che g razie all’aumento delle detrazioni, gli anziani che hanno una pensione inferiore a 15mila euro annui otterranno nel 2016 un piccolo beneficio, ma i più avvantaggiati saranno quelli con redditi bassi, compresi tra 7.500 e 8mila euro all’anno (e cioè circa 600 euro circa al mese).
Infatti, chi riceve dall’Inps un assegno inferiore a 7.000-7.500 euro lordi annui (e cioè non più 570 euro netti al mese), non avrà invece alcun beneficio perché già oggi rientra nella “no tax area” e non paga tasse (a meno che, ovviamente, non abbia altri redditi – anche se conseguiti all’estero – che è tenuto a dichiarare al Fisco italiano). Consigliamo, come sempre, a coloro i quali desiderino ulteriori e più approfonditi chiarimenti sulle modalità per richiedere le detrazioni spettanti di rivolgersi ad un patronato locale di fiducia.

3 – FEDI (PD): LA CONSULTA DEI VENETI NEL MONDO È UN’OCCASIONE IMPORTANTE PER RINNOVARE IL RAPPORTO DELLA REGIONE CON LA SUA VASTA E DIFFUSA DIASPORA. In occasione della riunione della Consulta dei Veneti, che si terrà a Venezia dal 9 all’11 giugno, l’on. Fedi ha inviato al Consultore Fabio Sandonà (Australia), il contributo scritto che riportiamo di seguito: ROMA, 30 MAGGIO 2016

«Gentile Consultore Sandonà,
in occasione della prossima riunione della Consulta dei Veneti nel Mondo desidero trasmettere a Lei e a tutti i partecipanti il mio sincero augurio di buon lavoro. L’appuntamento di Venezia è importante perché, oltre a segnalare una rinnovata attenzione della Regione Veneto verso la sua emigrazione, consente di delineare meglio il contesto in cui tutti noi siamo chiamati ad operare. Un contesto, quello dell’emigrazione italiana, che è progressivamente mutato in conseguenza di fattori oggettivi e contingenti.
Per quanto riguarda l’Italia un elemento di grande rilevanza, e preoccupazione, riguarda la ripresa dei flussi migratori verso l’estero dovuti alla prolungata crisi economica con le sue inevitabili conseguenze sociali e culturali.
Gli italiani hanno ripreso a partire. Uomini e donne, attraverso la mobilità globale, cercano di soddisfare il bisogno di lavoro e di un futuro migliore.
L’analisi del decennio mostra chiaramente questa tendenza: sulla base dei dati Aire, infatti, è possibile quantificare in 817.000 il numero di italiani complessivamente espatriati dal 2006 al 2015. Mentre i connazionali ufficialmente residenti all’estero al 31 dicembre 2015 erano 4.811.163, in crescita di quasi duecentomila unità in un anno.
Nel 2015 sono stati 107.529 gli italiani emigrati. Il 56% sono uomini, il 44% donne.
La vera novità è però rappresentata dagli espatriati nella fascia di età tra i 20 e i 40 anni: nel 2015 ne sono ufficialmente emigrati 54.540, rendendo questo segmento maggioranza assoluta. Per quanto riguarda la provenienza regionale, la Lombardia è al primo posto superando i 20mila espatri annui. Il Veneto è al secondo posto con 10.374 partenze.
È sintomatico come – fra le prime tre regioni italiane di espatrio – ben due siano del Nord, confermando un trend che disegna ormai i movimenti migratori in due fasi: dal Sud verso il Centro Nord Italia, e dal Centro Nord verso l’estero. Anche nella fascia 20-40enni la Lombardia resta in testa tra le regioni di espatrio. Interessante inoltre notare come fra i 30-40enni siano Veneto e Lazio le prime regioni.
Questi dati, di per sé significativi, sono peraltro sottostimati in quanto non includono coloro che si muovono per mobilità temporanea di lavoro e che non rientrano nelle registrazioni ufficiali.
Questi numeri, in ogni caso, ci sollecitano a riflettere sull’urgenza di aggiornare le politiche, nazionali e regionali, verso l’emigrazione italiana. Gli attori istituzionali in questo contesto svolgono un ruolo fondamentale, a partire da quegli enti locali che quotidianamente sono interessati dalla trasformazione dei rispettivi territori. Tuttavia, un ruolo altrettanto importante può svolgerlo l’associazionismo, a condizione che sia capace di rinnovarsi e di accettare la sfida della contemporaneità.
Le Regioni hanno acquisito nel tempo una funzione sempre più rilevante in campo migratorio. Le leggi regionali hanno contribuito a rinsaldare i rapporti con le comunità all’estero dal punto di vista economico, commerciale e culturale. Anche l’associazionismo è andato modificandosi contribuendo a favorire nuove collaborazioni tra i territori in molti settori: economico, turistico, commerciale e culturale.
L’orizzonte internazionale nel quale l’emigrazione italiana è proiettata ha reso evidente come essa sia una risorsa anche per lo sviluppo economico del nostro Paese.
Gli italiani all’estero, in qualsiasi settore operino, portano con sé bisogni culturali, stili di vita, consumi, che rendono la loro esperienza un fattore di internazionalizzazione dell’economia italiana. E questo riguarda i nuovi emigrati ma, nello stesso modo, gli italiani di prima, seconda e terza generazione. Il ruolo che le nostre comunità possono avere nelle dinamiche di import-export, di commercializzazione del “made in Italy”, di valorizzazione delle imprese italiane è decisamente strategico. Basti pensare al turismo e al suo potenziale, valorizzato finora soltanto in minima parte.
Lo stesso contributo che l’emigrazione ha dato al Pil italiano è indicativo; lo si può valutare storicamente attraverso le cifre riguardanti le rimesse da una parte e le esportazioni del “made in Italy” dall’altra.
Occorre, quindi, aggiornare l’analisi e l’interpretazione dei rapporti tra emigrazione e sviluppo economico, tra emigrazione e produzione-commercializzazione di beni e servizi. Ciò costituirebbe un punto di partenza per sviluppare azioni innovative sia a livello regionale che nazionale, favorendo, tra l’altro, una crescita dell’associazionismo regionale che potrebbe essere chiamato ad interpretare un ruolo inedito e originale.
Per queste ragioni, credo che le consulte regionali debbano caratterizzarsi sempre più come strumenti di confronto e di elaborazione.
In particolare, questo è vero per la Consulta del Veneto, che rappresenta comunità operose ed integrate che hanno raggiunto riconoscimenti e prosperità in tutto il mondo. Gli emigrati veneti si sono distinti anche per la loro capacità di promuovere il coinvolgimento delle generazioni più giovani, accrescendone positivamente i valori identitari e alimentando il senso di appartenenza ad una grande comunità.
Oggi più che mai, è importante sostenere il movimento associativo regionale, sia nel senso di aumentare i livelli di protezione e di reciproca solidarietà che di preservare i rapporti della Regione con la sua vasta e diffusa diaspora.
I veneti all’estero, e in particolare in Australia da dove provengo, hanno saputo promuovere e valorizzare la loro terra d’origine sia per quanto riguarda la cultura che l’economia.
I dati economici, del resto, mostrano che esiste un legame piuttosto stretto tra l’interscambio commerciale dell’Italia e le aree geografiche maggiormente interessate dall’emigrazione italiana del passato e dai flussi del presente. Se il nostro mercato interno è in crisi, esistono mercati più dinamici che possono essere un utile punto di riferimento per i nostri prodotti, per il nostro turismo, per la professionalità dei nostri giovani. Un contributo in questa direzione può provenire quindi anche dalle nostre comunità nel mondo e dalla rete associativa che li organizza.
Il sostegno all’associazionismo regionale deve essere considerato una rete produttiva, capace di dare un ritorno certo e vantaggioso. Per queste ragioni, i legami con la terra d’origine, anche in tempi difficili, sono da considerare investimenti utili e produttivi.
Con i migliori auguri di buon lavoro, On. Marco Fedi»

4 – L’ON. LA MARCA AL GALA DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI TORONTO : “ESSENZIALE IL CONTRIBUTO DELLE COMUNITÀ D’AFFARI ITALIANE ALL’ESTERO E DELLE CCIE
L’ON. LA MARCA AL GALA DELLA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI TORONTO: “ESSENZIALE IL CONTRIBUTO DELLE COMUNITÀ D’AFFARI ITALIANE ALL’ESTERO E DELLE CCIE ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA ITALIA. 30 maggio 2016
L’On. Francesca La Marca ha partecipato il 26 maggio al "14th Annual Italian Chamber of Commerce Business Excellence Awards Gala". L’evento, organizzato dal Direttore esecutivo della Camera di commercio di Toronto Corrado Paina, si è tenuto presso l’elegante "Liberty Grand Entertainment Complex" di Toronto alla presenza di circa 650 persone.
Il Gala, che ha cadenza annuale, si propone di rafforzare la coesione della business community italiana dell’Ontario, di rafforzare il legame tra essa e le imprese italiane e di premiare le eccellenze che si sono evidenziate durante l’anno. Nel corso della serata sono stati distribuiti svariati riconoscimenti: ICCO Business Excellence Award, ICCO PxC Next Generation Award, ICCO Community Building Award, ICCO Arts, Science and Culture Award, ICCO Scotiabank Environmental Leadership Award, ICCO RBC Businesswoman of the Year Award, ICCO HSBC Italy-Canada Award.
Presentatrice della serata è stata la cantante italo-canadese Daniela Nardi. Oltre all’On. La Marca, sono intervenuti l’Ambasciatore d’Italia Gian Lorenzo Cornado, il Console generale di Toronto Giuseppe Pastorelli e il Direttore dell’ICCO Corrado Paina. Presenti consiglieri comunali e deputati federali italo-canadesi e non, come i deputati federali Francesco Sorbara, Marco Mendicino, Judy Sgro, la deputata provinciale dell’Ontario, Laura Albanese, il consigliere comunale Michael Thompson, il direttore dell’ICE Pasquale Bova, il presidente emerito di Villa Charities di Toronto Pal Di Iulio ed altre personalità di spicco.
Nel corso del suo intervento, l’On. La Marca ha prima di tutto ringraziato il Direttore Corrado Paina per l’invito e soprattutto per l’organizzazione dell’incontro. La parlamentare, poi, in qualità di unica eletta italo-canadese nel Parlamento italiano, ha dato atto agli operatori d’affari dell’Ontario di origine italiana, e alla Camera di commercio che li organizza, del contributo dato al miglioramento dell’immagine dell’Italia in Canada, grazie al lavoro creativo e innovativo da essi realizzato.
In un mondo sempre più globalizzato ed interconnesso – ha aggiunto La Marca – l’internazionalizzazione del sistema economico ha giocato un ruolo decisivo per la ripresa del Paese. “Sono convinta – ha detto la parlamentare – che la comunità d’affari italiana dell’Ontario ha un ruolo veramente importante nel favorire l’espansione degli interessi del Paese nel contesto globale”. Più in generale, le Camere di commercio italiane all’estero rappresentano gli strumenti più flessibili e più adatti per il raggiungimento di questo scopo. “Per questo, il Comitato per gli italiani nel mondo della Camera, che tra gli altri comprende noi deputati eletti all’estero, ha organizzato per il 24 giugno un incontro, in collaborazione con Assocamerestero, dedicato al ruolo delle comunità d’affari italiane nel mondo e al contributo che le Camere di commercio all’estero possono dare nel sostenere l’internazionalizzazione del sistema economico italiano”.
“Molte delle possibilità di rafforzamento della ripresa in atto dipendono dal pieno riconoscimento di questo ruolo. Anche per questo, ringrazio ancora il Direttore Paina e tutti voi per il concreto aiuto che state dando al Paese”.

5 – FEDI (PD): FINALMENTE IN G.U. IL NUOVO PROTOCOLLO FISCALE CON LA SVIZZERA . È stato finalmente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n. 115 del 18 maggio 2016) il nuovo protocollo fiscale tra Italia e Svizzera relativo al programma di “voluntary disclosure”. ROMA, 31 MAGGIO 2016
In pratica l’accordo, che modifica la convenzione contro le doppie imposizioni fiscali risalente al 1979, attiene allo scambio di informazioni fiscali tra i due Paesi che sarà agevolato sia nei contenuti che nelle procedure. Tuttavia se da una parte – quella italiana – l’accordo è finalmente legge, dall’altra parte – quella svizzera – c’è sempre la possibilità, ancorché remota, che l’accordo, anche se già approvato da entrambi i rami del legislativo, possa essere sottoposto a referendum di iniziativa popolare (il termine scade il prossimo 7 luglio). Inoltre, affinché l’accordo entri definitivamente in vigore, i due Paesi dovranno procedere allo scambio degli atti di ratifica per via diplomatica; dopo di che la legge sullo scambio reciproco di informazioni fiscali diventerà effettiva.
Il nuovo accordo fiscale rappresenta un importante traguardo nei rapporti di collaborazione fiscale tra i due Paesi per la lotta all’evasione e per garantire ai contribuenti dei due Paesi regolari procedure fiscali. Fondamentale nell’accordo la norma (comma 5 dell’articolo 1) che prevede che uno Stato non può rifiutare di comunicare informazioni unicamente perché queste sono detenute da una banca, un altro istituto finanziario, un mandatario o una persona che opera in qualità di agente e fiduciario.
C’è già chi sostiene che questa norma significherà il tramonto del tanto criticato (ma da molti difeso) segreto bancario svizzero. Giova comunque ricordare che la Svizzera ha deciso di adottare solo a partire dal 2018 lo standard massimo di trasparenza internazionale e quindi lo scambio automatico di informazioni.
Ricordo infine che il protocollo fiscale non modifica in alcun modo le modalità di tassazione delle pensioni (art. 18 dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali) che continueranno ad essere tassate nel Paese di residenza se private (Inps) e nel Paese erogatore se pubbliche (Inpdap, etc.)

 

Views: 2

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.