11595 Mediterraneo la tragedia continua..

20150212 20:29:00 guglielmoz

DEPUTATI PD ESTERO: DI FRONTE ALLE CONTINUE TRAGEDIE DI MIGRANTI NESSUNO IN EUROPA VOLTI IL VISO DALL’ALTRA PARTE
Non si può tacere rispetto all’immane tragedia che nel giro di poche ore ha allungato di altri 320 morti, e forse più, il lungo elenco di donne, uomini, bambini che hanno perduto la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo verso l’Italia e l’Europa, in cerca di salvezza da guerre, persecuzioni, fame e indigenza.

Non possiamo tacere noi che abbiamo avuto il compito di far vivere nelle aule parlamentari la storia, i valori, l’umanità dell’emigrazione italiana, costellata a sua volta di tragedie di viaggio e di lavoro, come quella di Mattmark, di cui proprio quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario.
Di fronte a queste cose non si può consentire che i Paesi europei girino la testa da un’altra parte, come è stato autorevolmente detto, né che possa continuare senza essere esplicitamente e duramente contrastata la campagna xenofoba che in Italia e in altre realtà europee è sistematicamente promossa, spesso attraverso i canali di servizio pubblico, da parte di forze che non hanno ritegno a scambiare una manciata di voti con migliaia di vite umane.
Diciamo queste cose non solo per un pur doveroso spirito di solidarietà umana ma per la convinzione, che trova riscontri nella nostra esperienza e nella storia contemporanea, che le migrazioni siano un elemento ineliminabile della realtà di oggi e che, alla lunga, siano un fattore di crescita e di sostegno per lo sviluppo di tutti.
Si può e si deve fare di più.
Il Governo italiano, come sta facendo, non si stanchi di chiedere nell’immediato a livello europeo che si modifichi il regolamento Frontex, includendo in esso anche il salvataggio in mare oltre che la difesa delle frontiere, o che si crei un’agenzia con questo specifico compito. Nello stesso tempo continui a fare ogni sforzo perché l’Europa cambi sostanzialmente registro sul problema migratorio, avviando una politica coordinata ed efficace sul sistema di accoglienza, arrivando ad un comune riconoscimento dello status di rifugiato e programmando veramente investimenti nei Paesi di provenienza.
Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta
ROMA, 12 FEBBRAIO 2015

 

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