11592 Salvare il Sud è l’unico modo di salvare l’Italia.

20150207 14:23:00 guglielmoz

È solo un indegna furbata un Ministero per il Mezzogiorno.
La Lega vuole prendersi i voti del Sud, una furbata indegna. Ed ecco che Renzi propone un Ministero per il Mezzogiorno. Il giocoliere della politica è veloce non ci mette molto a tirare fuori dal suo cilindro una delle sue tante invenzioni inconsistenti.

TRE MILIONI DI MERIDIONALI sono in condizione di povertà assoluta e il 35% di famiglie in povertà relativa (il doppio rispetto a cinque anni fa) Oli investimenti industriali scendono del cinquanta per centro. Al Sud lavorano solo sei milioni di persone, come nel 1977. Il Pil è sceso del 3,5%, più del doppio rispetto alle altre regioni italiane. In molti paesi dell’interno gli unici lavori m corso sono quelli per ampliare i cimiteri, ma di questo passo fra poco mancheranno anche i morti.

A DISPETTO PERÒ DEGLI SCONFORTANTI DATI ECONOMICI, IL SUD È VIVO.
Si fa buona musica, si fa buona letteratura, si mangia bene, ci sono luoghi e persone che stanno cercando un felice intreccio tra l arcaico e la modernità. Basti pensare a Matera. Ora per governare una realtà che insieme è arretratezza e avanguardia, fregio e sfregio, non basta certo una ministra che faccia dichiarazioni alla Tv.
Ci vuole una decisione nazionale ben precisa: salvare il Sud è l’unico modo di salvare l’Italia. Intanto si tratta di spostare grandi risorse, come fece a suo tempo la Germania Ovest con la Germania dell’Est, poi bisogna cambiare l’idea che in Italia abbiamo del Sud: da problema a opportunità. Non sono cose che può fare Renzi e non le può fare la casta che si è felicemente ricostituita dopo lo svanimento dell’onda grillina. Il Sud è una questione degli italiani, e si salva non omologandolo ad altri territori, ma esaltandone le sue specificità. La forza dell’Italia sta nelle sue diversità,

MATERA NON È CUNEO, COSENZA NON È ROVIGO, LECCE NON È VARESE.
Le differenze sono anche dentro il Sud: Matera non è Cosenza e Cosenza non è Lecce.
La soluzione non è Renzi, la soluzione è la geografia. Governare l’Italia partendo dalle grandi differenze dei suoi territori, costruendo non politiche per il Sud o per il Nord, ma costruendo politiche luogo per luogo, in un intreccio di intimità e distanza, di democrazia locale e visione centrale. Forse un poco di democrazia locale c’è ancora. La visione dal centro non si vede, a parte le furbate come quella di fare un ministero del Mezzogiorno puramente di facciata. ( di Franco Arminio )

 

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