11268 (4) SERVIZIO PER GLI ITALIANI ALL ESTERO 10 agosto 2014

20140810 18:00:00 red-emi

– IRAQ
Il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli a Erbil, circa un milione e mezzo tra rifugiati e sfollati
Migliaia i cristiani in fuga. Ieri gli incontri del vice ministro a Baghdad
– ITALIANI ALL’ESTERO
Marco Fedi (Pd): un’interrogazione per il diritto all’assistenza sanitaria di particolari categorie di lavoratori italiani all’estero Il caso emblematico di una lettrice di italiano presso un’università australiana e di sua figlia, affetta da malattia cronica
– QUIRINALE
Messaggio del presidente Napolitano per l’anniversario del bombardamento di Hiroshima
– CAMERA DEI DEPUTATI
Alle Commissioni Esteri e Difesa in seduta congiunta / Avviato l’esame del Decreto legge di proroga delle missioni internazionali che contiene nuove disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero / Il provvedimento prevede per il prossimo rinnovo degli organi di rappresentanza il mantenimento del sistema di voto per corrispondenza. Potranno però votare solo i connazionali che si iscriveranno preventivamente ad uno specifico elenco elettorale
– ITALIANI ALL’ESTERO
Fabio Porta sulla visita del ministro Mogherini in Cile e Colombia / Per il presidente del Comitato per gli italiani all’estero e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati si tratta di “un importante segnale di attenzione strategica alla regione”
– FONDAZIONE MIGRANTES
8 agosto, Giornata Nazionale del Sacrificio e del Lavoro Italiano nel Mondo / Mons. Gian Carlo Perego, l’attualità della tragedia di Marcinelle
– APPUNTAMENTI
Cinema italiano alla Settimana di Montreal / Apre la rassegna, domani, la proiezione di un documentario sull’architetto Paolo Soleri. Tra i film in programma, una selezione ispirata alla regione Veneto
– ITALIANI ALL’ESTERO
Domani si celebra la Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo
Il messaggio di Francesca La Marca (Pd – ripartizione America settentrionale e centrale)
– ITALIANI ALL’ESTERO
Fabio Porta (Pd) sul contributo di 300 euro previsto per la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana all’estero / Il presidente del Comitato per gli italiani nel mondo della Camera rilancia il suo disegno di legge sulla finalizzazione al miglioramento dei servizi consolari del contributo, del quale si prevede la riduzione a 100 euro
– ASSOCIAZIONI
Castellengo (UIM), a Marcinelle una tragedia su cui riflettere soprattutto per i nostri giovani
– ITALIANE ALL’ESTERO
Greta e Vanessa. Generosità rapita
– ASSOCIAZIONI
La Bellunesi nel Mondo ricorda l’anniversario di Marcinelle / Domani una commemorazione dedicata alla Giornata del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo
– ASSOCIAZIONI
Persecuzioni dei cristiani, le Acli aderiscono alla Giornata di preghiera. Bottalico: Vale anche per l’Occidente l’auspicio formulato da papa Francesco, “non si ripetano gli sbagli del passato”
– APPUNTAMENTI
A Shanghai la conferenza di Vincenzo Sanfo “Sviluppi e trasformazioni dell’arte italiana”
Segnalata dall’IIC l’8 agosto nell’ambito della mostra “Together-2014 Gallery Group Exhibition”
– APPUNTAMENTI
A Mendoza lo spettacolo “Sueño que canto y cuento”
Un’iniziativa prevista domenica 10 agosto e segnalata dal Consolato d’Italia
– MEMORIA
Laura Garavini (Pd) sulla riapertura del processo in Germania per la strage di Sant’Anna di Stazzema
“Una decisione storica quella della Corte federale di Karlsruhe”
– OPINIONI
Da Berna, Giovanni Longu / Le riforme alibi di Renzi
– COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Incontro ieri a Trento del console Marisela Morales con l’assessore alla cultura Tiziano Mellarini, Fra Trentino e Messico nuove opportunità di scambio
– RASSEGNA STAMPA
Su “La Stampa” di oggi, intervista al ministro degli Affari Esteri
Federica Mogherini: “E’ con le sanzioni che si fanno pressioni su Putin”
– FARNESINA .
CONCLUSA LA VISITA DI MOGHERINI IN CILE E COLOMBIA
– FARNESINA
ELEZIONI COMITES, SODDISFAZIONE DA PARTE DI GIRO / Decisione del governo di indire e realizzare le elezioni dei Comites entro dicembre

– IRAQ
Il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli a Erbil, circa un milione e mezzo tra rifugiati e sfollati
Migliaia i cristiani in fuga. Ieri gli incontri del vice ministro a Baghdad
ROMA – “La politica misura il tempo in mesi e settimane, ma le comunità della piana di Ninive nel nord dell’Iraq misurano il tempo in giorni e ore” dichiara il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli in visita in Iraq in questi giorni. “Da Erbil e dai quartieri che generosamente stanno ospitando migliaia di cristiani in fuga, siamo obbligati a chiedere alla comunità internazionale un sostegno rapido e tangibile per il Governo regionale curdo e ai peshmerga, guardia nazionale curda, sostanzialmente soli nella gestione di un fronte militare lungo più di 1000 chilometri e soli nel tentativo di liberare alcune comunità intrappolate in condizioni sempre più disperate, come gli Yazidi scappati da Sinjar” ha aggiunto Pistelli.
“Ho verificato personalmente – prosegue il vice ministro – che il sistema umanitario dell’ONU qui c’è e si vede, ma i numeri che le agenzie si apprestano a gestire (circa 1,5 milioni tra rifugiati e sfollati) e la mutevolezza della situazione sul campo mettono inevitabilmente a dura prova la loro capacità organizzativa. Il governo regionale curdo, cui ho portato il sostegno italiano, chiede un aiuto immediato per sostenere lo sforzo contro ISIS e per tutelare le comunità cacciate dalle loro case”.
Speriamo dunque – conclude Pistelli – che possano innanzitutto arrivare in giornata buone notizie da Baghdad, ovvero aggiornamenti sulla positiva formazione di un governo unitario, ma deve essere chiaro che la dimensione della sfida lanciata da ISIS non può essere sottovalutata se non si vuole che la mappa del Medio Oriente venga riscritta nelle prossime settimane.
Il vice ministro Pistelli era giunto ieri mattina nella capitale irachena dove aveva incontrato il vice ministro degli Esteri Nazar Al Khairullah, il vice primo ministro e ministro degli Esteri ad interim Hussein Al Shahristani, i rappresentanti della comunità sciita, il presidente del Parlamento Salim Al Jubouri e il neo eletto presidente della Repubblica, il curdo Fouad Masum. . (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
MARCO FEDI (PD): UN’INTERROGAZIONE PER IL DIRITTO ALL’ASSISTENZA SANITARIA DI PARTICOLARI CATEGORIE DI LAVORATORI ITALIANI ALL’ESTERO / IL CASO EMBLEMATICO DI UNA LETTRICE DI ITALIANO PRESSO UN’UNIVERSITÀ AUSTRALIANA E DI SUA FIGLIA, AFFETTA DA MALATTIA CRONICA
ROMA, – Marco Fedi – deputato del Pd eletto all’estero nella ripartizione dell’Africa, Asia, Oceania e Antartide – ha presentato un’interrogazione indirizzata al ministro degli Affari Esteri per sapere quali misure si intendano adottare affinché coloro che prestino un servizio di interesse pubblico all’estero non perdano alcune fondamentali prerogative come ad esempio l’assistenza sanitaria.
L’interrogazione, cofirmata anche dai deputati Farina, Garavini, La Marca e Porta, anche essi eletti all’estero, si riferisce ad alcune particolari categorie di lavoratori che nel corso degli ultimi anni hanno più volte denunciato la criticità della loro situazione conseguentemente all’obbligo a iscriversi all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero. In particolare gli interroganti pongono in primo piano la situazione dei lettori di italiano i quali, dovendo rimanere all’estero per non meno di tre anni, sono obbligati ad iscriversi all’AIRE perdendo per questa ragione una serie di diritti.
Il ministero degli affari Esteri, si evidenzia nell’interrogazione, nel quadro dei programmi di promozione della lingua e cultura italiane nel mondo, ha inviato nell’anno scolastico 2013-14 presso università straniere 176 lettori di italiano in 71 Paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di lettori chiamati a operare in Paesi non coperti da accordi bilaterali con l’Italia che regolino la materia in modo estensivo e nei quali la tutela sanitaria degli stranieri non è per nulla o del tutto prevista. 

Rappresentativa in questo senso la vicenda di una lettrice di italiano presso un’università australiana e di sua figlia, affetta da malattia cronica. Entrambi non possono avvalersi del servizio sanitario locale poiché il caso non rientra nell’accordo bilaterale in materia che riconosce l’assistenza sanitaria soltanto per sei mesi e perché la lettrice ha un visto che prevede unicamente il “domicilio professionale all’estero”, e non la residenza, venendo così esclusa da tutte le forme di assistenza e tutela previste per i residenti. In sostanza, la professoressa e sua figlia si trovano a non avere alcuna forma di tutela sanitaria per non avere più la residenza in Italia, esclusa quella fiscale, senza vedersela riconosciuta stabilmente in Australia poiché considerate, in base alla normativa locale, solo temporaneamente domiciliate.
Per alcuni Paesi, del resto, non sono valide ai fini della tutela sanitaria neppure le eventuali estensioni interpretative all’obbligo d’iscrizione all’AIRE compiuta per determinate categorie come i militari italiani in servizio all’estero.
Appare evidente, quindi, che per questi lavoratori l’iscrizione all’AIRE rappresenti un ostacolo al godimento di alcuni diritti fondamentali, come quello all’assistenza sanitaria per loro e per i familiari a carico, e che si renda quanto mai urgente adottare nuove soluzioni anche in collaborazione con i Paesi ospitanti. (Inform)

– QUIRINALE
MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO PER L’ANNIVERSARIO DEL BOMBARDAMENTO DI HIROSHIMA
ROMA – “Desidero salutare i componenti del Comitato Terra e Pace, le autorità presenti e tutti i partecipanti alla commemorazione del bombardamento di Hiroshima”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente del Comitato Terra e Pace, Athos De Luca.
“Con la sua lodevole iniziativa annuale – prosegue il capo dello Stato – il Comitato contribuisce a mantenere viva la memoria della devastazione e dei lutti provocati da quel drammatico evento. Solo nella piena consapevolezza e nel ricordo di questi orrori si potrà tenere lontano lo spettro della guerra e costruire un futuro di pace per le nuove generazioni di cittadini europei”.
“Ho accolto con grande soddisfazione il conferimento alla Marina Militare del premio Terra e Pace – ricorda Napolitano – per aver salvato migliaia di vite umane nell’ambito dell’operazione Mare nostru’, esempio di solidarietà verso chi ancora oggi è costretto ad abbandonare il proprio Paese affrontando rischi estremi nella speranza di un futuro migliore”. (Inform)

– CAMERA DEI DEPUTATI
ALLE COMMISSIONI ESTERI E DIFESA IN SEDUTA CONGIUNTA / AVVIATO L’ESAME DEL DECRETO LEGGE DI PROROGA DELLE MISSIONI INTERNAZIONALI CHE CONTIENE NUOVE DISPOSIZIONI PER IL RINNOVO DEI COMITATI DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO / IL PROVVEDIMENTO PREVEDE PER IL PROSSIMO RINNOVO DEGLI ORGANI DI RAPPRESENTANZA IL MANTENIMENTO DEL SISTEMA DI VOTO PER CORRISPONDENZA. POTRANNO PERÒ VOTARE SOLO I CONNAZIONALI CHE SI ISCRIVERANNO PREVENTIVAMENTE AD UNO SPECIFICO ELENCO ELETTORALE
ROMA – Ha preso il via alla Camera, presso le Commissioni Esteri e Difesa riunite in seduta congiunta, l’esame preliminare del Decreto legge di proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
Il provvedimento prevede inoltre disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero. L’articolo 10 del Decreto legge introduce infatti nuove norme volte a permettere lo svolgimento delle consultazioni elettorali per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero (Comites) entro il limite temporale del 31 dicembre 2014, Tutto questo nell’attesa che si concluda l’iter di approvazione del nuovo regolamento, che prevede l’introduzione del voto informatico per le elezioni di questi organi di rappresentanza .
Al fine di evitare ulteriori rinvii delle consultazioni elettorale la norma prevede il mantenimento del pregresso sistema di voto via posta ma, anche in considerazione degli elevati oneri derivanti dalla spedizione dei plichi elettorali, apporta una modifica alla modalità di voto per corrispondenza ammettendo al suffragio solo gli aventi diritto che abbiano preventivamente manifestato la volontà di votare richiedendo l’iscrizione in uno specifico elenco elettorale. Una modalità che dovrebbe consentire di limitare l’invio dei plichi elettorali agli elettori realmente interessati al voto per il rinnovo dei Comites, con una conseguente maggiore sicurezza del procedimento. In pratica l’invio del plico avverrebbe solo verso indirizzi certi e per gli elettori interessati alla partecipazione al voto. Con questo sistema si otterrebbe inoltre una notevole riduzione delle spese.
In ogni caso per l’attuazione delle disposizioni il Dl autorizza, per l’anno 2014, la spesa di 6.946.878 euro. Compatibilmente con l’andamento dei lavori della Camera la discussione generale in Aula del provvedimento è stata calendarizzata dopo al pausa estiva e cioè per giovedì 4 settembre, con votazioni a partire da martedì 9 settembre. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
FABIO PORTA SULLA VISITA DEL MINISTRO MOGHERINI IN CILE E COLOMBIA . PER IL PRESIDENTE DEL COMITATO PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SI TRATTA DI “UN IMPORTANTE SEGNALE DI ATTENZIONE STRATEGICA ALLA REGIONE”
ROMA – Fabio Porta, presidente del Comitato per gli italiani all’estero e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati, definisce la visita in corso in Cile e Colombia del ministro degli Affari Esteri Federica Mogherini “un importante segnale di attenzione del governo rispetto a questa importantissima area del mondo” ricordando come ivi risieda “la più grande comunità di italo-discendenti al mondo”.
“Il programma del viaggio in Sudamerica prevedeva una prima tappa a Buenos Aires, per incontri istituzionali al massimo livello e per quello con la grande collettività italo-argentina; purtroppo – segnala Porta, – come lo stesso ministro ha spiegato ai nostri connazionali con una sua lunga e affettuosa lettera, un concomitante e improvviso impegno istituzionale legato all’acuirsi di una gravissima crisi nella vicina Libia, non ha permesso il mantenimento di questo impegno al quale sappiamo tenesse moltissimo”.
“Nelle prossime settimane il nostro ministro degli Esteri proseguirà con le sue visite in America Latina, recandosi in Messico e a Cuba, riprendendo – rileva l’esponente democratico – un’attenzione al continente che era quasi scomparsa dopo l’ultima esperienza del governo Prodi”.
Per Porta il 2015 si annuncia “non soltanto come l’anno della cultura italiana in America Latina ma anche quello della ripresa decisa e dell’affermazione dell’importantissimo ruolo dell’Italia in questa regione del mondo; sarà – aggiunge – l’anno di Expo e quello della prossima Conferenza Italia-America Latina”. Richiamato anche il desiderio manifestato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, insieme a diversi esponenti del governo, di recarsi in visita in questi Paesi, “dove fortissimo è ancora il legame con l’Italia e dove grandissime sono le possibilità di espansione commerciale per le nostre piccole e medie imprese”.
“La presenza italiana e la nostra lingua e cultura diventeranno così ancora una volta il migliore volàno per la ripresa dell’Italia, i cui timidi segnali – sostiene Porta – si vedono già in questo inizio di secondo semestre del 2014 e che nel 2015 tornerà a crescere anche grazie ad un rinnovato rapporto con un continente latino-americano sempre più italiano”. (Inform)

– FONDAZIONE MIGRANTES
8 AGOSTO, GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO E DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO / MONS. GIAN CARLO PEREGO, L’ATTUALITÀ DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE
ROMA – Dal 2001, l’8 agosto, si celebra la Giornata Nazionale del Sacrificio e del Lavoro Italiano nel Mondo. La data rimanda immediatamente alla tragedia nella miniera belga di Marcinelle quando, l’8 agosto del 1956 morirono 262 minatori, di cui 136 italiani: il numero più numeroso dei 600 italiani morti nelle miniere tra il 1946 e il 1956. “Il ricordo di queste morti sul lavoro, in questo tempo di una nuova emigrazione italiana giovanile in Europa e nel mondo – ricorda il Direttore generale Migrantes, mons. Gian Carlo Perego – richiama la necessità di una tutela dei lavoratori migranti, siano essi italiani nel mondo e immigrati in Italia. Attorno al mondo della mobilità lavorativa in entrata e in uscita dall’Italia, spesso vengono meno forme di tutela e di sicurezza sul lavoro”. Un editoriale del “Corriere della Sera” del 9 agosto 1956, titolava: “L’Italia può esportare dei lavoratori, ma non degli schiavi”: un titolo significativo che pone una riflessione sull’ attualità delle tragedie che segnano il mondo del lavoro migrante.
L’8 agosto prossimo la Migrantes desidera ritornare simbolicamente a Marcinelle, davanti al cancello della miniera Bois du Cazier in Vallonia, ripetendo il gesto di tante famiglie italiane e belghe rimaste giornate intere in attesa di una buona notizia per un loro caro tra i 262 che la miniera non aveva ancora restituito. “Il ricordo e la preghiera in questo giorno si unisce all’impegno per le persone – continua Mons. Perego – ancora oggi vittime del lavoro: spesso lavoratori migranti, italiani all’estero e immigrati in Italia, costretti a subire orari e trattamenti sui posti di lavoro che non tutelano la dignità delle persone”. (Inform)

– APPUNTAMENTI
CINEMA ITALIANO ALLA SETTIMANA DI MONTREAL / APRE LA RASSEGNA, DOMANI, LA PROIEZIONE DI UN DOCUMENTARIO SULL’ARCHITETTO PAOLO SOLERI. TRA I FILM IN PROGRAMMA, UNA SELEZIONE ISPIRATA ALLA REGIONE VENETO
MONTREAL – Nell’ambito della Settimana italiana di Montreal, organizzata dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi e in corso da domani sino al 17 agosto (vedi http://comunicazioneinform.it/dall8-al-17-agosto-la-settimana-italiana-di-montreal/), sono previste anche numerose serate dedicate al cinema italiano. Una selezione di film proiettati è ispirata al Veneto, regione cui è dedicata questa edizione della manifestazione che promuove numerosi eventi per far conoscere la cultura italiana. Tra essi, “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli, ambientata a Verona e trasposizione dell’opera teatrale di William Shakespeare. Le proiezioni, in gran parte in lingua italiana, sono gratuite ed ospitate presso la Salle Multimédia della Casa d’Italia (505, rue Jean-Talon Est) dal 8 al 14 agosto alle ore 19.30 e al Piccolo Teatro del Centro Leonardo da Vinci (8370 boul. Lacordaire) dal 8 al 13 agosto e il 15 agosto alle ore 19.30. Gli spettatori possono riservare il posto da ora oppure presentarsi sui siti all’ora delle proiezioni.
Apre la rassegna domani alle ore 19.30 presso il Centro Leonardo da Vinci il documentario di Lisa Scafuro “The Vision of Paolo Soleri: Prophet in the Desert” (2013), alla presenza della regista. La pellicola ripercorre la biografia dell’architetto ed ecologista Paolo Soleri, storia di una ricerca artistica senza precedenti. Nato a Torino nel 1919, Soleri giunge in America nel 1946 per lavorare sotto la supervisione di Frank Lloyd Wright, in Arizona. Scoprendo l’eredità di Soleri come architetto, ecologista e filosofo, il film pone domande critiche sull’avvenire dell’umanità e dell’architettura rispetto alla crisi ambientale, sociale ed economica nel mondo moderno. Sarà presentato in lingua inglese.
Per la programmazione completa: www.semaineitalienne.ca. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
DOMANI SI CELEBRA LA GIORNATA NAZIONALE DEL SACRIFICIO E DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO / IL MESSAGGIO DI FRANCESCA LA MARCA (PD – RIPARTIZIONE AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE)
ROMA – Si celebra domani la Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo, anniversario del disastro minerario di Marcinelle, miniera belga in cui morirono per un incendio 262 persone, tra cui 136 italiani, e data in cui si ricordano in particolare le vittime italiane di incidenti sul lavoro all’estero. Nel messaggio scritto per l’occasione da Francesca La Marca, deputata eletta per il Pd nella ripartizione America settentrionale e centrale, si ricorda come Monongah e Marcinelle siano “i simboli più alti e memorabili del sacrificio che gli italiani hanno affrontato in terra straniera per trovare risposta a un loro bisogno primario ed esaudire un loro fondamentale diritto: il lavoro”. “In occasione delle commemorazioni che in tutto il mondo ricorderanno la tragedia di Marcinelle – prosegue La Marca, – è giusto ricordare anche tutti gli altri nostri emigrati, e sono centinaia di migliaia, che hanno messo in gioco la loro vita per il miglioramento delle loro famiglie e per lo sviluppo dei Paesi nei quali hanno trovato accoglienza”.
“Quei sacrifici, comunque, hanno dato i loro frutti – afferma l’esponente democratica. “Decine di milioni di persone di origine e di cittadinanza italiana sono diventate parte attiva di Paesi moderni e avanzati. Esse – ricorda – integrano le classi dirigenti di molte realtà e hanno assunto ruoli significativi nei campi del lavoro, dell’impresa, delle professioni, della cultura, della comunicazione e delle arti. Si è costituita nel mondo un’italianità diffusa che oggi rappresenta una leva importante e strategica per lo stesso Paese d’origine, di cui l’Italia può servirsi, se se ne dimostrerà capace, per dare un sempre maggiore impulso alla sua internazionalizzazione e per ricollocarsi con dignità in ambito globale”.
“Forte di queste certezze – conclude La Marca, – l’8 agosto sarò idealmente con tutti i connazionali che si incontreranno per celebrare questa Giornata, con il mio più sincero sentimento di gratitudine per quelli che si sono sacrificati per tutti noi e con la convinzione che l’italianità possa continuare a essere dappertutto una grande forza e un grande valore”. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
FABIO PORTA (PD) SUL CONTRIBUTO DI 300 EURO PREVISTO PER LA DOMANDA DI RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA ALL’ESTERO IL PRESIDENTE DEL COMITATO PER GLI ITALIANI NEL MONDO DELLA CAMERA / IL SUO DISEGNO DI LEGGE SULLA FINALIZZAZIONE AL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI CONSOLARI DEL CONTRIBUTO, DEL QUALE SI PREVEDE LA RIDUZIONE A 100 EURO
ROMA – In vista della preparazione da parte del Governo dei provvedimenti che sfoceranno nella prossima legge di stabilità, Fabio Porta, presidente del Comitato per gli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati, torna sul contributo di 300 euro previsto per la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana presentata da cittadini maggiorenni residenti all’estero.
“Senza un’esplicita finalizzazione dei proventi di tale contributo al miglioramento dei servizi consolari e, in particolare, al riassorbimento del pregresso delle pratiche di cittadinanza e alla velocizzazione del loro percorso amministrativo, la misura non è accettabile – afferma Porta, spiegando come egli abbia provato in questi mesi a “rendere esplicito e vincolante tale nesso con diverse iniziative parlamentari – interventi, emendamenti, ordini del giorno – di cui mi sono fatto promotore”, oltre che con contatti con i rappresentanti di Governo.
“In ultimo – segnala – ho presentato un disegno di legge che ha raccolto decine di firme di colleghi parlamentari e che prevede la riassegnazione dei proventi dal Ministero del Tesoro a quello degli Esteri e da quest’ultimo ai consolati che hanno realizzato le percezioni. Lo scopo è quello di poter assumere personale in loco da adibire al miglioramento dei servizi consolari”. Il deputato eletto per il Pd nella ripartizione America meridionale ritiene in ogni caso “auspicabile che il Governo intervenga anche autonomamente e prima dell’approvazione del disegno di legge, raccogliendo l’iniziale ispirazione della proposta di contributo fatta al Senato, che era stata concepita proprio come una risorsa da destinare ai servizi consolari”. “Ma – precisa – poiché tornare sui propri passi, soprattutto di questi tempi, è una cosa molto faticosa, il disegno di legge sta lì a ricordare che la logica del provvedimento deve essere ancora pienamente esaudita”.
“A proposito del disegno di legge, ho ritenuto di introdurre una modifica non di poco conto rispetto all’emendamento introdotto al Senato dal collega Tonini. Gli approfondimenti e gli scambi di vedute avuti con colleghi e soprattutto con rappresentanti associativi dell’area dell’America meridionale, che meglio conosco, mi hanno indotto a intervenire infatti sulla misura del contributo, proponendone la riduzione da 300 a 100 euro – afferma Porta, spiegando come l’impegno volto a stabilire un importo “più equo ed adeguato” sia dovuto ad almeno per due ragioni: “la prima – chiarisce – è fondata su una comparazione con la normativa che prevede la concessione della cittadinanza italiana a stranieri che ne facciano domanda, per la quale è richiesto un contributo inferiore, precisamente di 200 euro; la seconda riguarda il fatto che tale contributo è richiesto a persone che in larga misura vivono all’estero, dove opera un tasso di cambio che produce differenze di valore notevoli”. “In America meridionale, ad esempio, 300 euro al tasso corrente di cambio di molti Paesi rappresentano una quota ragguardevole del reddito di una famiglia. Riflettere, dunque, sulle situazioni reali – avverte l’esponente democratico – è sempre opportuno e, quando si tratti di interessi e diritti che attengono alla persona, addirittura doveroso”.
L’augurio formulato dal presidente del Comitato è dunque che “alla ripresa dei lavori la questione possa ritornare all’attenzione delle forze parlamentari e del Governo e, insieme, giungere al più presto ad una soluzione positiva per quanto riguarda i servizi consolari e giusta per quanto riguarda il rapporto dei cittadini con la pubblica amministrazione”. (Inform)

– ASSOCIAZIONI
CASTELLENGO (UIM), A MARCINELLE UNA TRAGEDIA SU CUI RIFLETTERE SOPRATTUTTO PER I NOSTRI GIOVANI
ROMA – Sicuramente in Italia non mancano ogni anno le ricorrenze, soprattutto tragiche, su cui riflettere. Tuttavia, tra le tante, quella che merita una citazione particolare è certamente quella di Marcinelle in Belgio, avvenuta l’8 agosto del 1956, in cui perirono 262 minatori, tra cui ben 136 emigrati italiani, afferma il presidente dell’Unione Italiani nel Mondo (UIM) Mario Castellengo.
Non tanto perché dal 2001, per iniziativa dell’allora Ministro per gli italiani all’estero Tremaglia, l’8 agosto è divenuta la "Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo". Bensì perché la nostra storia di popolo di emigrati, di cui fa parte anche quel tragico avvenimento, peraltro non l’unico, deve far riflettere tutti noi sulle tragedie che vivono oggi altri popoli che cercano, come noi in passato, una vita migliore nell’emigrazione e farci evitare comportamenti razzistici e di sfruttamento nei confronti di quanti vedono nel nostro Paese la loro "Merica". (Inform)

– ITALIANE ALL’ESTERO
GRETA E VANESSA. GENEROSITÀ RAPITA / MANCANO LORO NOTIZIE DA SEI GIORNI E SI TEME SIANO STATE RAPITE DA UNA BANDA DI CRIMINALI COMUNI CHE POTREBBERO POI CEDERLE A UN GRUPPO PIÙ ORGANIZZATO.
Certo è che non si sa più nulla di Vanessa Marzullo, 21 anni di Brembate e Greta Ramelli, 20 anni di Gavira dalla notte fra il 31 luglio ed il 1° agosto, quando, secondo le ricostruzioni, sono state caricate su un furgone da una decina di uomini armati che hanno fatto irruzione verso le 4 del mattino nell’appartamento in cui risiedevano, situato vicino a Idlib, nella zona di Aleppo, in Siria, dove erano arrivate con due guide appena tre giorni prima, per dare una mano, con generosa solidarietà.
Si erano conosciute durante alcuni convegni e manifestazioni di solidarietà per la Siria e avevano deciso di fondare una piccola Onlus: “Progetto Horryaty”, per portare medicinali e conforto alle migliaia di disperati di quella guerra “dimenticata”, perché a vent’anni si è totalmente idealisti ed azzardatamente ottimisti, tanto da rasentare l’imprudenza, come quella di trovarsi ad Aleppo senza avvisare nessun organismo ufficiale italiano.
La loro generosa missione era anche sostenuta dalla onlus la “Rosa di Damasco” ed in queste ore la presidente Silvia Moroni racconta: “Avevamo un appuntamento su Skype giovedì scorso, il 31 luglio, ma Greta e Vanessa non erano in linea. Dalla loro partenza, il 22 luglio, ci eravamo sentite tre volte, mi avevano confermato che il progetto nel quale erano impegnate andava avanti, tanto che avevano intenzione di restare ad Aleppo e mi consultavano proprio per l’invio di altri fondi”.
Ahmad Ramadan, rappresentante ad Aleppo della Coalizione nazionale siriana – il principale blocco dell’opposizione al regime di Bashar al-Assad – ha dichiarato ad Aki-Adnkronos International di stare indagando sul rapimento, mentre si dice impegnato a cercare notizie monsignor Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria.
Il rapimento di Vanessa Marzullo e Greta Ramelli allunga la lista degli italiani sequestrati nel mondo, che sale così a sei casi, l’ultimo quello d Marco Visalli, il tecnico italiano sequestrato solo un mese fa in Libia.
Tra le persone rapite in Siria anche padre Dell’Oglio, gesuita romano rapito da più di un anno e che per trenta anni ha vissuto e lavorato nel suo paese d’adozione in nome del dialogo islamo-cristiano.
Da più di due anni, poi, non si hanno notizie del cooperante palermitano Giovanni Lo Porto, rapito in Pakistan il 19 gennaio del 2012, insieme a un collega tedesco, a Qasim Bela, nella provincia del Punjab, dove lavorava per la ong tedesca alla ricostruzione dell’area messa in ginocchio dalle inondazioni del 2011.
In Siria si combatte da oltre tre anni e nel solo mese di luglio il bilancio delle vittime è stato di oltre 5.000 morti tra i quali 1.067 civili, compresi 225 bambini.
Una guerra civile che è una carneficina senza alcuna copertura mediatica e che ha prodotto, dal 2011, 170.000 morti, più di quelli prodotti dalla guerra che per 15 anni, dal 1975 al 1990, sconvolse il Libano.
Una guerra più che mai complicata, che vede affrontarsi da un lato le forze lealiste fedeli al governo, appoggiate dalle milizie libanesi di Hezbollah, dalla’altro vari gruppi armati jihadisti, che spesso rivolgono le armi anche gli uni contro gli altri.
Secondo Adnkronos , una pioggia di mortai ha colpito Damasco nella serata del 6 agosto, tre, nel giro di un’ora, caduti vicinissimi alla nunziatura apostolica diretta da monsignor Zenari che ha dichiarato: "Purtroppo qui siamo dimenticati, è un conflitto che sta per essere dimenticato anche perché qui non ci sono giornalisti sul terreno, è difficile arrivare per i giornalisti . Così si rischia una disgrazia nella disgrazia della guerra sanguinosa, una disgrazia dimenticata mentre il conflitto continua accanito e se ne parla sempre meno".
Intanto a coloro i quali parlano di imprudenza nel caso di Vanessa e Greta, ricordiamo che la generosità è disarmata e non conosce misure e che l’altruismo non può essere limitato da alcuna paura, perché esso, secondo gli psicologi, è un aspetto del comportamento pro-sociale che si riferisce a qualsiasi azione che avvantaggi altre persone, senza che il donatore dell’azione abbia alcun motivo o beneficio, senza l’obbligo di meriti o di premi. (Carlo Di Stanislao – Inform)

– ASSOCIAZIONI
LA BELLUNESI NEL MONDO RICORDA L’ANNIVERSARIO DI MARCINELLE / DOMANI UNA COMMEMORAZIONE DEDICATA ALLA GIORNATA DEL SACRIFICIO E DEL LAVORO ITALIANO NEL MONDO
BELLUNO – In occasione dell’anniversario di Marcinelle l’associazione dei Bellunesi nel Mondo organizza domani alle ore 17 davanti al monumento dell’emigrante situato in via Cavour a Belluno – davanti alla sede associativa – una commemorazione dedicata alla Giornata del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo.
L’iniziativa, alla presenza di autorità locali e regionali, sarà aperta dal saluto del presidente del sodalizio, Oscar De Bona e delle autorità e seguita dalla deposizione di una corona al monumento. In ricordo della sciagura, inoltre, il Museo interattivo delle Migrazioni presso la sede dell’associazione (via Cavour 3, Belluno), sarà aperto – gratuitamente – domani dalla 15 alle 18, con la proiezione di una serie di filmati dedicati a Marcinelle e al mondo delle miniere, e l’opportunità di ascoltare le testimonianze di alcuni ex minatori. L’iniziativa è il secondo appuntamento de “I pomeriggi con il Museo delle Migrazioni (Mim) Belluno”. (Inform)

– ASSOCIAZIONI
PERSECUZIONI DEI CRISTIANI, LE ACLI ADERISCONO ALLA GIORNATA DI PREGHIERA / BOTTALICO: VALE ANCHE PER L’OCCIDENTE L’AUSPICIO FORMULATO DA PAPA FRANCESCO, “NON SI RIPETANO GLI SBAGLI DEL PASSATO”
ROMA – Le Acli aderiscono alla giornata di preghiera indetta dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana il 15 agosto prossimo, solennità dell’Assunzione, per i cristiani perseguitati e sostengono l’invito contenuto nel messaggio della Presidenza Cei “Noi non possiamo tacere”, a infrangere il muro dell’indifferenza sui gravissimi avvenimenti in corso in Medio Oriente ed in Africa.
Come associazione di laici cristiani – afferma Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli – le Acli si sentono coinvolte a confrontarsi con la comprensione dei complessi processi in corso. Per questo condividiamo i toni molto duri dell’appello che il messaggio della Presidenza Cei rivolge all’Europa; “distratta ed indifferente, cieca e muta davanti alle persecuzioni di cui oggi sono vittime centinaia di migliaia di cristiani”.
“L’Occidente non può continuare a volgere lo sguardo altrove”, chiede opportunamente il messaggio della presidenza Cei. Nello stesso tempo crediamo vada ricordato che se oggi assistiamo ad un autentico calvario che accomuna i battezzati in Paesi come l’Iraq, ma senza dimenticare la Libia, la Nigeria e le zone della Siria non controllate dal governo di Damasco, questo succede perché l’Occidente si è occupato male di questi Paesi, finendo per favorire nei fatti la disgregazione della statualità e la strategia del caos.
Dobbiamo anche fare autocritica – prosegue Bottalico – per come i cristiani impegnati in politica abbiano sottovalutato tali, prevedibilissimi esiti, e se lo scorso anno la posizione dell’Italia è risultata determinante nello scongiurare l’attacco alla Siria, ci si deve chiedere se si è fatto abbastanza in questi anni per impedire che la rimozione dei tiranni, a Tripoli come a Baghdad avvenisse con le bombe e l’uccisione di molti civili anziché con mezzi di persuasione politica.
L’attuale persecuzione dei cristiani nelle suddette aree di crisi appare come un tassello di una strategia più ampia che segna il graduale passaggio dalle guerre combattute dagli eserciti degli stati alle guerre non convenzionali condotte da milizie armate irregolari, capaci dei crimini più atroci, finanziate da centri di potere esterni, di cui è un terribile esempio in Iraq la forza, acquisita quasi all’improvviso dall’Isis che ha proclamato un improbabile Califfato, potenzialmente in grado di aumentare la tensione in tutta l’Asia e l’Africa, nei Paesi con una significativa componente musulmana, di scatenare nuove persecuzioni sui cristiani, e di ridare fiato ai fautori dello scontro di civiltà.
Impedire la realizzazione di un simile progetto – conclude Bottalico – è la sfida politica che fa oggi da presupposto all’attenuazione ed alla cessazione delle persecuzioni del cristiani del mondo. Vale anche per l’Occidente l’auspicio formulato da papa Francesco all’Angelus del 27 luglio scorso, che “non si ripetano gli sbagli del passato, ma si tengano presenti le lezioni della storia, facendo sempre prevalere le ragioni della pace mediante un dialogo paziente e coraggioso”. (Inform)

– APPUNTAMENTI
A SHANGHAI LA CONFERENZA DI VINCENZO SANFO “SVILUPPI E TRASFORMAZIONI DELL’ARTE ITALIANA” / SEGNALATA DALL’IIC L’8 AGOSTO NELL’AMBITO DELLA MOSTRA “TOGETHER-2014 GALLERY GROUP EXHIBITION”
SHANGHAI – Si svolgerà domani, venerdì 8 agosto, alle ore 14 presso il China Art Museum di Shanghai (161 Shangnan Rd, Pudon) la conferenza di Vincenzo Sanfo intitolata “Sviluppi e trasformazioni dell’arte italiana”.
L’iniziativa, segnalata dall’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, si svolge nell’ambito della mostra curata dallo stesso Sanfo “Together-2014 Gallery Group Exhibition”, dedicata all’arte espressiva italiana della seconda metà del XX secolo.
L’allestimento sarà al China Art Museum sino al prossimo 7 ottobre. (Inform)

– APPUNTAMENTI
A MENDOZA LO SPETTACOLO “SUEÑO QUE CANTO Y CUENTO” / UN’INIZIATIVA PREVISTA DOMENICA 10 AGOSTO E SEGNALATA DAL CONSOLATO D’ITALIA
MENDOZA – È in programma domenica 10 agosto alle ore 18 presso Chacras de Coria a Mendoza (Viamonte 3005) lo spettacolo “Sueño que canto y cuento” segnalato dal Consolato d’Italia in loco. Si esibiranno Beatriz Fornabaio (soprano), Pinty Saba (attrice) e Tatiana Tachmanova (piano).
Lo spettacolo trae ispirazione da Antonio Tabucchi e Borges. (Inform)

– MEMORIA
LAURA GARAVINI (PD) SULLA RIAPERTURA DEL PROCESSO IN GERMANIA PER LA STRAGE DI SANT’ANNA DI STAZZEMA “UNA DECISIONE STORICA QUELLA DELLA CORTE FEDERALE DI KARLSRUHE”
ROMA – “La decisione della Corte federale di Karlsruhe è storica”. Lo afferma in una nota Laura Garavini, dell’Ufficio di presidenza del Gruppo Pd della Camera, dopo la riapertura del processo sulla strage di Sant’Anna di Stazzema decisa dalla Corte tedesca di Karlsruhe.
Per la deputata del Pd, che augura un processo veloce, questa decisione rappresenta un segnale della necessità di continuare la ricerca della verità sulle stragi nazifasciste “Sono molto contenta – ha concluso la deputata eletta nella ripartizione Europa – soprattutto per i superstiti e per i famigliari delle vittime che non hanno mai smesso di ricordare l’eccidio e di chiedere giustizia”. (Inform)

– OPINIONI
DA BERNA, GIOVANNI LONGU / LE RIFORME ALIBI DI RENZI
BERNA – Mentre il governo Renzi sbandiera ai quattro venti le cosiddette riforme istituzionali (di cui nemmeno gli addetti ai lavori conoscono i progetti nel dettaglio), l’Italia precipita nuovamente nella recessione. Trovo incomprensibile che finora non si siano affrontate con lucidità, concretezza e determinazione le vere emergenze del Paese, ancora in profonda crisi, come attestato anche dai dati dell’Istat di queste ultime settimane. Stento a capire perché si sia dedicato così tanto tempo alla riforma del Senato senza nemmeno inquadrarla in una riforma più complessa e incisiva dell’intera architettura dello Stato.
RIFORME COME ALIBI?
Talvolta ho l’impressione che il difficile processo delle riforme (ridotte per il momento a quella del Senato) serva più che altro da alibi al Governo incapace di affrontare le vere emergenze del Paese, soprattutto del Meridione. Dovrebbero bastare le cifre sull’evoluzione negativa del PIL (-0,2% nel secondo trimestre di quest’anno, -0,3% su base annua), sulla disoccupazione giovanile, ancora in crescita, sulla perdita costante di posti di lavoro, sul divario crescente tra Nord e Sud, sull’aggravarsi del rapporto di dipendenza tra anziani e giovani (per la ripresa dell’emigrazione dei giovani), ecc. per provocare un’immediata inversione di rotta sia al Governo che al Parlamento. Non mi sembra accettabile, per entrambi, sperare in una ripresa automatica senza fare nulla per provocarla e sostenerla. E’ vero che la ripresa prima o poi arriva, come le stagioni, ma un buon governo deve evitare che arrivi troppo tardi.
A Renzi, che ha voluto sostituirsi a Letta alla guida del Paese, assicurando di fare meglio, andrebbe anche ricordato che finora, in economia, sta facendo peggio del predecessore. E’ ora che si dia una mossa, perché l’Italia è in sofferenza da troppo tempo e agli italiani la riforma del Senato poco importa. Deve anche sapere che se il Paese non cresce con le proprie forze non sarà certamente l’Unione Europea, anche a presidenza italiana, a tirarlo fuori dalla palude. E non faccia troppo affidamento sulla flessibilità perché questa potrebbe contribuire ad aumentare il debito pubblico, che non sarà certo la Banca Centrale Europea a ripagare.
Riforma del Senato: rischi connessi
L’interminabile discussione sulla riforma del Senato, mi sembra il simbolo di questo capovolgimento delle priorità. Per quanto si possa ritenere necessaria l’eliminazione del «bicameralismo perfetto» è difficile sostenerne l’urgenza. Oltretutto sul merito della riforma le obiezioni dei critici non mi sembrano infondate.
Un Senato non elettivo (quindi sostanzialmente composto da nominati) non potrà mai essere rappresentativo della volontà popolare e quindi sarà sempre di rango inferiore alla Camera dei deputati eletti a suffragio universale. Ma un Senato non rappresentativo e privato della capacità legislativa e di controllo del Governo potrebbe diventare uno dei tanti carrozzoni inutili dell’apparato statale. La sua sostanziale ininfluenza significherebbe anche la rinuncia definitiva al federalismo. Nemmeno la Lega Nord sembra rendersene conto. Tanto varrebbe eliminarlo del tutto.
Tutto in nome della governabilità?
Ma forse il governo Renzi, forte di una straordinaria e anomala maggioranza (frutto di una legge elettorale riconosciuta in parte incostituzionale) crede di poter imporre il proprio punto di vista ora o mai più. Per garantire la piena governabilità del Paese, l’obiettivo di Renzi potrebbe essere il governo di un uomo solo al comando, ossia il capo del maggior partito risultante vincitore alle elezioni, che disporrebbe del sostegno incondizionato della Camera dei deputati (grazie al premio di maggioranza attribuito al primo partito eletto secondo la nuova legge elettorale in discussione) e delle principali leve del potere. Ma è quello che vogliono gli italiani? (Giovanni Longu – Inform)

– COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
INCONTRO IERI A TRENTO DEL CONSOLE MARISELA MORALES CON L’ASSESSORE ALLA CULTURA TIZIANO MELLARINI / FRA TRENTINO E MESSICO NUOVE OPPORTUNITÀ DI SCAMBIO
TRENTO – Il Trentino è una terra alla quale il console titolare del Messico a Milano, Marisela Morales, tiene in modo particolare. Non solo per i legami che la uniscono al suo paese in seguito all’emigrazione, 120 anni fa, di molti trentini in Messico – una vicenda storica studiata a fondo da un discendente di emigranti trentini oggi molto conosciuto in Messico, padre Josè Benigno Zilli Manica, al quale il presidente della Provincia, Ugo Rossi, conferì a fine giugno l’Aquila di San Venceslao -, ma anche per "l’affidabilità amministrativa e la prosperità del Trentino". Due ragioni che, a distanza di poco più di un mese, hanno nuovamente portato il console Morales a Trento, dove si è incontrata oggi con l’assessore alla cultura Tiziano Mellarini.
Scopo dell’incontro, al quale hanno partecipato anche il direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara Francesco Nardelli ed alcuni rappresentanti della Camera di commercio di Trento (il segretario generale Mauro Leveghi e Graziano Molon, direttore di Trentino Sprint), aprire nuove opportunità di scambio culturale, ma anche commerciale e turistico, fra il Trentino e il Messico.
Nel cordiale colloquio tra il console messicano e l’assessore Mellarini si è fatto cenno all’opportunità offerta da Expo 2015, dove il Trentino sarà presente con la propria offerta territoriale (specificità produttive, sistema della ricerca, cultura, turismo) e dove, tra l’altro – lo ha ricordato il console Morales – il padiglione del Messico sarà prospicente a quello dell’Italia. "E’ importante per noi – ha detto il console – verificare quali sono i nostri settori economici che possono aprirsi alle imprese italiane ed in questo quadro il Trentino è un’opzione per noi interessante".
Una dichiarazione d’intenti accolta con favore dall’assessore Mellarini, che ha ringraziato il console Morales per la visita e l’interessamento che mostra per il Trentino, dove il prossimo anno, in occasione della rassegna Itinerari Folk, potrebbe arrivare in tournée il più importante gruppo folk messicano. (Inform)

– RASSEGNA STAMPA
SU “LA STAMPA” DI OGGI, INTERVISTA AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI / FEDERICA MOGHERINI: “E’ CON LE SANZIONI CHE SI FANNO PRESSIONI SU PUTIN”
ROMA – Mentre il ministro degli Esteri italiano è in visita ufficiale in Cile e in Colombia, si diffonde la notizia che Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, due volontarie e anzi fondatrici di una ong italiana sono state rapite a fine luglio in Siria, nella zona di Aleppo. «Fin dalle prime ore abbiamo attivato tutti i canali e ci siamo messi in contatto con le famiglie. Come sempre in questi casi è indispensabile lavorare nella massima discrezione. Quanto accaduto, un anno dopo il rapimento di padre Dall`Oglio, ci ricorda quanto ancora sia drammatica la situazione in Siria». Al mattino, Federica Mogherini sfoglia «La Stampa» con l`intervista a John Kerry.
Ministro, John Kerry, pur esprimendole personale apprezzamento, la tira in ballo quando esorta l`Europa a far muro contro Putin?
«Ho letto con molta attenzione le parole di Kerry, che coprono una pluralità di temi. Ho sottolineato in particolare un passaggio dell`intervista che dà esattamente il senso del nostro lavoro di questi mesi sull`Ucraina: quando Kerry dice che dobbiamo provare a portare entrambe le parti del conflitto al tavolo del negoziato, e a far diminuire le tensioni con la Russia e con i separatisti. Sanzioni e pressione politica costituiscono un`azione molto forte quando esercitate unitariamente da Ue, Usa e anche da altri paesi del G7. Tutti abbiamo detto sin dall`inizio che non c`è alternativa a una soluzione politica».
Kerry dice però, significativamente, che non sempre la via di soluzione alle crisi è diplomatica. C`è in questo una differenza con l`Italia. È una differenza che ha pesato nella crisi dei rapporti con Mosca?
«Assolutamente no. Come Italia abbiamo sempre condiviso profondamente la stessa impostazione degli Stati Uniti, in particolare sull`approccio Nato e anche in relazione al rapporto con la Russia. Sempre in questi mesi, e ancora in questi giorni. Quello che l`Italia esclude è un`azione militare che sarebbe devastante anzitutto per l`Ucraina, per l`Est dell`Europa, oltre che per il futuro delle nostre relazioni. È però una prospettiva che non è sul tavolo, il punto è rafforzare in ambito Nato le rassicurazioni per quei Paesi che condividono confini con la Russia. L`articolo 5 del trattato Nato è attuale, e come tutti gli alleati lo abbiamo bene in mente: il lavoro di tessitura diplomatica che è stato fatto negli ultimi decenni con la Federazione russa in questo momento vive una fase di crisi, che richiede un ripensamento».
Da parte di chi?
«Da parte di Mosca. Il punto, lo dice anche Kerry, è se e come Putin vorrà trasformare in atti concreti le intenzioni sottoscritte negli ultimi mesi in innumerevoli accordi, che diplomaticamente anche gli Usa hanno facilitato. Anche a questo serve l`aumento della pressione sanzionatoria e politica. Noi vogliamo diminuire le tensioni con la Russia, ma il punto è se la Russia avrà comportamenti conseguenti alle sue stesse parole».
Ma Putin sembra fare il contrario, ha visto gli azeri e gli armeni, ha sanzionato i sanzionatori. In che tempi si potrà risolvere la crisi Ucraina?
«Il punto mancante della discussione, ma che Kerry nell`intervista sottolinea, è il sostegno che saremo in grado di dare alla transizione ucraina. Sarà questo il nostro vero campo di responsabilità: le riforme economiche dolorose ma necessarie per quel Paese che già era a rischio default, la necessità di rivedere il piano energetico e degli approvvigionamenti, il sostegno che dovremo dare alla `transizione democratica. Sarebbe bello se questi passaggi avvenissero in un clima non di conflitto con la Russia. Purtroppo non siamo in questo scenario, ma da questo dipenderà il futuro dell`Ucraina».
Il segretario di Stato americano aveva impegnato nella trattativa israelo-palestinese molto del proprio peso politico: come vivono gli Stati Uniti questa situazione di guerra a Gaza?
«Devo dire che ho trovato non solo Kerry personalmente, ma l`amministrazione americana molto impegnata a riavviare il dialogo, e non era scontato con un conflitto così acuto. Il ruolo degli Usa è stato molto importante, ha garantito e garantisce la cornice di riferimento internazionale, che era stata costruita faticosamente ma che era stata apprezzata da tutte le parti, per come le ho sentite esprimersi durante il mio recente viaggio in Israele e in Palestina. Ed è stato fondamentale, perché gli attori regionali senza un riferimento come quello americano e dell`Onu difficilmente potrebbero trovare una qualche soluzione. La fatica e la testardaggine anche di Kerry in queste settimane è stata fondamentale».
L`Europa da sola non ce l`avrebbe fatta?
«Tradizionalmente gli sforzi di dialogo sul Medio Oriente hanno bisogno di un protagonismo americano. L`Europa ha certamente giocato un ruolo fondamentale, anche appoggiando il tentativo di mediazione del Cairo, ma non sono sicura che senza l`appoggio di Washington si sarebbe arrivati alla tregua. Risultato che non è un punto di arrivo e che va consolidato, certo, per agganciare una possibile soluzione reale del problema, i cui punti fondamentali erano stati toccati dal lavoro negoziale di Kerry».
Lei è candidata ufficialmente dell`Italia al ruolo di Alto rappresentante per la politica estera europea. Si sente appoggiata dagli Usa?
«I nostri rapporti sono ottimi. Ma non credo sia corretto immaginare un endorsement americano a una dinamica tutta europea.». (Antonella Rampino – La Stampa del 7 agosto 2014 )

– FARNESINA .
CONCLUSA LA VISITA DI MOGHERINI IN CILE E COLOMBIA
Roma – Si è conclusa la missione del ministro degli Esteri Federica Mogherini in Cile e Colombia. A Santiago del Cile, Mogherini è stata ricevuta dalla presidente Michelle Bachelet, ha incontrato il ministro degli Esteri Heraldo Muñoz ed è intervenuta alla Cepal, la Commissione economica per l’America Latina, organismo del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, dove ha dichiarato, tra le altre cose che “l’integrazione regionale è la strada più efficace per la pace e la prosperità”. Mogherini ha poi sottolineato l’importanza dei negoziati relativi agli accordi commerciali con l’America Latina. Mogherini è stata poi a Bogotà, prima visita di un ministro degli Esteri italiano dal 1993, per assistere all’insediamento del presidente Juan Manuel Santos, al suo secondo mandato. Un’occasione, questa, per incontrare il presidente e il ministro degli Esteri Angela Holguin, nonché i capi di Stato e di governo e gli omologhi di altri Paesi dell’America Latina. Nel corso della missione sono previsti incontri con le numerose e collettività italiane e con gli imprenditori italiani che operano nei due Paesi.

– FARNESINA
ELEZIONI COMITES, SODDISFAZIONE DA PARTE DI GIRO
Roma. Decisione del governo di indire e realizzare le elezioni dei Comites entro dicembre, come preannunciato. “Si tratta di un atto dovuto – dice Giro – un impegno personale del ministro Mogherini a mettere la parola fine a una situazione incresciosa che questo Governo ha ereditato e ha risolto”. Le elezioni si terranno per posta ma i Consolati invieranno i plichi elettorali solo a chi ne farà richiesta. “Su impulso del ministro Mogherini il mio staff, quello della Direzione generale per gli Italiani all’estero ed io personalmente siamo stati costantemente in contatto con i parlamentari eletti all’estero e con il Cgie per cercare una soluzione, che finalmente è stata trovata”, ha sottolineato il sottosegretario Mario Giro, il quale ha aggiunto: “Ora la parola agli elettori, nella speranza che si iscrivano in tanti a votare

"notizie tratte da: INFORM, AISE, 9COLONNE".

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