11259 (2) Servizio per gli Italiani all’estero 6 agosto 2014

20140806 14:58:00 red-emi

– ESTERI
Il ministro Federica Mogherini in visita in Cile e Colombia dal 5 al 7 agosto In programma incontri con le collettività e con gli imprenditori italiani
– ITALIANI ALL’ESTERO
Marco Fedi (Pd): Le norme per il rinnovo dei Comites nel “decreto missioni” In questa fase elettorale sarà adottato il voto per corrispondenza ma a condizione che l’elettore si iscriva, almeno cinquanta giorni prima delle elezioni, in un apposito registro degli elettori. “Ritengo indispensabile prevedere una comunicazione scritta agli elettori che informi sulle nuove regole di voto per i Comitati degli Italiani all’estero”
– ITALIANI ALL’ESTERO
Elezioni Comites: il testo dell’articolo 10 del decreto-legge 1 agosto 2014, n. 109
– ITALIANI ALL’ESTERO
Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro incontra la collettività italiana al Centro Italiano Venezuelano di Caracas – Si tratta della terza visita del sottosegretario nel Paese in pochi mesi
5. ISRAELE E IRAQ
La tre-giorni al fronte del vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli
– SENATO DELLA REPUBBLICA
Prosegue in Aula il dibattito sulla riforma costituzionale / Approvati i primi 9 articoli del provvedimento. Il nuovo Senato non elettivo sarà composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali, scelti dai consigli regionali, e da 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica
– LIBIA
Convocazione del Parlamento libico a Tobruk: dichiarazione congiunta di Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti – La comunità internazionale resta con fermezza al fianco del popolo libico
– ITALIANI ALL’ESTERO
Aldo Di Biagio (PI), su rete Mae niente cambi di rotta, ma continuiamo a lottare
9. ITALIANI ALL’ESTERO
Alla Camera dei Deputati sui tragici eventi che hanno colpito la provincia di Treviso – Da Renata Bueno (MAIE) la solidarietà dei Trevigiani nel mondo
– PREMI
Il 13 settembre ad Otranto la cerimonia di premiazione del concorso “Giornalisti del Mediterraneo”
Vincitrice di questa sesta edizione è Tamara Ferrari, giornalista del settimanale Vanity Fair
– CINEMA
Un articolo di Carlo Di Stanislao – L’Italia al Pardo
– ITALIANI ALL’ESTERO
Intervista di Domenico Logozzo al professore Giuseppe Tassone – Un docente calabrese, emigrato negli anni Novanta, promuove l’Italia nelle università americane con un “manuale per affari”
– APPUNTAMENTI
A Lima conferenza della studiosa Patrizia Linossi su Carlo Goldoni – Il 19 agosto un’iniziativa organizzata dall’IIC affianca la messa in scena di “Servo per due” al Teatro Pirandello
– LINGUA E CULTURA
Pronto? Montalbano sono/ Hello, Montalbano here
– APPUNTAMENTI
A New York uno spettacolo teatrale dedicato al Futurismo – Il 26 agosto Massimiliano Finazzer Flory interpreta “Un grande evento futurista”
– ISTAT
I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti
– APPUNTAMENTI
A Buenos Aires la mostra “L’avanguardia architettonica: Ernesto Puppo, dall’Italia e Rio de la Plata”
Un’iniziativa ospitata dal 4 al 30 settembre all’IIC
– PREMI
I vincitori del Premio dell’Editoria Abruzzese “Città di Roccamorice” – Premio per la Cultura allo storico Raffaele Colapietra e Premio di merito a cinque personalità.

– ESTERI
Il ministro Federica Mogherini in visita in Cile e Colombia dal 5 al 7 agosto In programma incontri con le collettività e con gli imprenditori italiani
ROMA – Il ministro degli Esteri Federica Mogherini in missione in Cile e Colombia da oggi 5 a giovedì 7 agosto. A Santiago del Cile, Mogherini sarà ricevuta dalla presidente Michelle Bachelet, incontrerà il ministro degli Esteri Heraldo Muñoz e interverrà alla CEPAL, la Commissione Economica per l’America Latina, organismo del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
Mogherini sarà poi a Bogotà, prima visita di un ministro degli Esteri italiano dal 1993, per assistere all’insediamento del presidente Juan Manuel Santos, al suo secondo mandato. Sarà l’occasione per incontrare il presidente e il ministro degli Esteri Angela Holguin, nonché i capi di Stato e di Governo e gli omologhi di altri Paesi dell’America Latina.
Nel corso della missione sono previsti incontri con le numerose e collettività italiane e con gli imprenditori italiani che operano nei due Paesi. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
Marco Fedi (Pd): Le norme per il rinnovo dei Comites nel “decreto missioni” – In questa fase elettorale sarà adottato il voto per corrispondenza ma a condizione che l’elettore si iscriva, almeno cinquanta giorni prima delle elezioni, in un apposito registro degli elettori. “Ritengo indispensabile prevedere una comunicazione scritta agli elettori che informi sulle nuove regole di voto per i Comitati degli Italiani all’estero”
ROMA – L’art. 10 del Decreto-Legge 1 agosto 2014, n. 109, contiene le norme per il prossimo rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero.
Il decreto, che prevede “la proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei comitati degli italiani all’estero”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2014.
Si tratta del primo passo in vista del rinnovo dei Comitati che attende ora i passaggi parlamentari. Da un primo esame si delineano alcuni aspetti sui quali è bene riflettere.
Il Governo accoglie una richiesta degli organismi di rappresentanza e si appresta a indirne la fase di rinnovo elettorale. In questa fase elettorale sarà adottato il voto per corrispondenza ma a condizione che l’elettore si iscriva, almeno cinquanta giorni prima delle elezioni, in un apposito registro degli elettori.
“Ritengo importante segnalare al Governo che la tempistica legata ai cinquanta giorni rischia di rendere davvero difficile l’organizzazione di una efficace campagna di informazione agli elettori, indispensabile al fine della iscrizione all’elenco degli elettori” – ha ricordato Marco Fedi, deputato eletto all’estero peril Pd nella ripartizione dell’Afric, Asia, Oceania e Antartide.
“Ritengo altrettanto indispensabile prevedere una comunicazione scritta agli elettori che informi sulle nuove regole di voto per i Comites, se possibile inviando anche la necessaria modulistica, e che comunque preveda modalità di iscrizione semplici e rapide”.
“Credo sia utile ricordare infine – ha concluso Fedi- che fino a quando non saremo in grado, Governo e Parlamento, di predisporre una nuova legislazione in materia elettorale, a modifica della 459 del 2001, l’iscrizione all’elenco degli elettori rimane prevista unicamente per il voto dei Comitati degli italiani all’estero”. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
Elezioni Comites: il testo dell’articolo 10 del decreto-legge 1 agosto 2014, n. 109
ROMA – Dalla Gazzetta Ufficiale n. 179 del 4 agosto 2014.
Decreto-legge 1 agosto 2014, n. 109 “Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero.
Art. 10.
Regime degli interventi, nonché disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero
1. Nell’ambito degli stanziamenti, per le finalità e nei limiti temporali di cui agli articoli 8 e 9, si applica la disciplina di cui all’articolo 10, comma 1, del decreto-legge 16 gennaio 2014, n. 2, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 marzo 2014, n. 28. Non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 14 e 15 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.
2. Nei limiti delle risorse di cui agli articoli 8 e 9, sono convalidati gli atti adottati, le attività svolte e le prestazioni già effettuate dal 1° luglio 2014 fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, conformi alla disciplina contenuta nel presente decreto.
3. All’articolo 1 del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2012, n. 118, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il comma 1, è inserito il seguente:
«1.1. A domanda dell’elettore, in deroga al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, le credenziali informatiche per l’espressione del voto possono essere consegnate anche tramite posta elettronica non certificata. I componenti dei seggi, individuati dal comitato elettorale circoscrizionale, non ricevono alcun compenso o rimborso spese comunque denominato.»;
b) dopo il comma 2, è inserito il seguente:
«2-bis. Fino alla data dell’entrata in vigore del regolamento di cui al comma 1, le elezioni si svolgono con le modalità di votazione per corrispondenza e di scrutinio di cui alla legge 23 ottobre 2003, n. 286, con l’ammissione al voto degli elettori che abbiano fatto pervenire all’ufficio consolare di riferimento domanda di iscrizione nell’elenco elettorale almeno cinquanta giorni prima della data stabilita per le votazioni. Gli uffici consolari danno tempestiva comunicazione di tale adempimento alle comunità italiane del luogo a mezzo avvisi da affiggere nella sede della rappresentanza e da pubblicare sui rispettivi siti internet, nonché tramite ogni altro idoneo mezzo di comunicazione.».
4. Per l’attuazione delle disposizioni di cui al comma 3 è autorizzata, per l’anno 2014, la spesa di euro 6.946.878. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro incontra la collettività italiana al Centro Italiano Venezuelano di Caracas – Si tratta della terza visita del sottosegretario nel Paese in pochi mesi
CARACAS – Su “La Voce d’Italia”, quotidiano italiano pubblicato in Venezuela, un articolo sull’incontro del sottosegretario agli Esteri con delega alle politiche per gli italiani nel mondo Mario Giro con la collettività italiana residente in loco. Giro, in questi giorni tornato in visita nel Paese sudamericano, ha incontrato i connazionali presso la Sala Italia del Centro Italiano Venezuelano di Caracas, accolto dal presidente Carlos Villino che in qualità di rappresentante del maggior sodalizio italiano presente nel Paese ha richiamato in particolare la difficile situazione politico-economica attraversata dal Venezuela e i riflessi di quest’ultima sulla collettività. L’esecutivo italiano, pur nel rispetto dell’autonomia di quello venezuelano, viene richiamato da Villino ad intervenire soprattutto a tutela dei diritti fondamentali della collettività italiana residente in loco, messi a rischio in questo frangente. Di seguito è intervenuto anche l’ambasciatore italiano in Venezuela, Paolo Serpi, che ha sottolineato come la collettività italiana sia importante per il Paese di accoglienza e rimarcato l’attenzione che ad essa dedica il governo italiano, testimoniata da questa che è la terza visita di Giro nel Paese in pochi mesi. Serpi ha rivolto anche un ringraziamento al console generale Jessica Cupellini per il lavoro svolto nonostante la carenza di personale.
Ad illustrare nel dettaglio problemi, dubbi e preoccupazione della collettività è stato poi il consigliere del Cgie Nello Collevecchio, cui sono seguiti gli interventi di Michele Coletta, altro componente del Cgie, e del presidente del Comites, Michele Buscemi.
Il sottosegretario ha risposto alle sollecitazioni, spiegando di essere a conoscenza della complessità e delicatezza delle questioni poste. Richiamato il taglio di risorse necessario nel periodo di difficoltà economica attraversato dal nostro Paese, tagli che il nuovo esecutivo italiano ha comunque cercato di contenere, evitando nel limite del possibile di colpire la collettività dell’America latina e la chiusura di Istituti Italiani di Cultura. Lo sforzo – ha spiegato Giro – è quello di cercare “forme creative” che aiutino la diffusione di lingua e cultura italiana, soluzioni cui potrà dare un contributo la prossima riunione degli Stati generali della Lingua italiana. Tra le novità in programma, anche la compilazione di un album di stranieri che parlano italiano. Nell’articolo de La Voce d’Italia si legge anche delle rassicurazioni del sottosegretario riguardo al rinnovo dei Comites entro la fine dell’anno, con modalità di voto diverse da quelle sino al momento utilizzate, e riguardo al voto degli italiani all’estero e la circoscrizione Estero. Giro ha inoltre evidenziato come il Venezuela sia tra le priorità del suo ministero, annunciando suoi incontri con le autorità locali per parlare delle problematiche della collettività, di casi di connazionali quali Enzo Scarano e Salvatore Lucchese, arrestati nel corso delle recenti proteste, e degli espropri di proprietà di connazionali. “Se io esagero – ha detto Giro – chi soffre le conseguenze siete voi. Bisogna stare attenti, agire con prudenza e lavorare con intelligenza”. Ha infine rilevato come le aziende italiane siano preoccupate ma non agitate in merito alla situazione e annunciato una probabile ripresa dei collegamenti con il Paese da parte di Alitalia, dopo la firma con Etihad. Un incontro che il quotidiano italo-venezuelano definisce “sereno” ed “esauriente”. (Inform)

– ISRAELE E IRAQ
La tre-giorni al fronte del vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli
ROMA – Tel Aviv, Gerusalemme, Baghdad ed Erbil: si preannunciano tre giorni roventi per il vice ministro degli Esteri, Lapo Pistelli, in procinto di portare il messaggio italiano di vicinanza e solidarietà nelle zone più “calde” del pianeta.
E’ partito questa mattina dalla base delle Nazioni Unite di Brindisi alla volta dell’aeroporto di Tel Aviv a bordo di un volo umanitario della Cooperazione Italiana destinato alla popolazione palestinese di Gaza. L’aereo trasporta 30 tonnellate di beni di prima necessità: tende, coperte, generatori di emergenza, potabilizzatori, kit sanitari e kit igienici, per un valore complessivo di circa 350.000 euro. Dopo l’arrivo in Israele, il carico verrà consegnato all’UNRWA e poi distribuito a donne, bambini e anziani, le categorie più vulnerabili della popolazione palestinese.
"In attesa che maturino le condizioni per un cessate-il-fuoco permanente" – ha dichiarato il vice ministro Pistelli – "l’Italia fa sentire in modo tangibile la propria vicinanza e solidarietà al popolo palestinese, che paga le conseguenze più gravi delle ostilità in corso".
Il volo umanitario rientra nell’ambito di un più ampio piano di aiuti di emergenza – annunciato dal ministro Mogherini in Parlamento – avviato dall’Italia a favore della popolazione di Gaza, il cui ammontare complessivo ha superato finora i 2 milioni di Euro.
A seguire il vice ministro Pistelli giungerà in Iraq, toccando Baghdad ed Erbil, per rappresentare alle massime istituzioni irachene la vicinanza della comunità internazionale in un periodo di gravi tensioni e violenze a seguito dell’offensiva di Isis, e l’incoraggiamento per una positiva conclusione del negoziato politico sulla formazione del nuovo governo iracheno. La missione costituirà un’occasione per ribadire a nome del Governo che esercita la presidenza di turno dell’UE che la sicurezza dell’Europa dipende dalla stabilità del Paese e della regione.
“Non possiamo ignorare le grida di dolore che provengono da uno dei Paesi di più antica civiltà al mondo con cui l’Italia intrattiene da sempre indissolubili legami di amicizia e intense relazioni in tutti i settori, politici, culturali ed economici” – ha dichiarato Pistelli.
Ad Erbil, capitale della Regione del Kurdistan, il vice ministro Pistelli incontrerà i vertici del Governo e verificherà da vicino la situazione delle comunità cristiane sfollate dalle zone di crisi, al fine di individuare gli strumenti più efficaci per continuare a sostenere l’impegno umanitario italiano a sostegno delle autorità di Erbil, delle Agenzie delle Nazioni Unite e delle ONG impegnate sul terreno. (Inform)

– SENATO DELLA REPUBBLICA
Prosegue in Aula il dibattito sulla riforma costituzionale. Approvati i primi 9 articoli del provvedimento. Il nuovo Senato non elettivo sarà composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali, scelti dai consigli regionali, e da 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica
ROMA – Prosegue al Senato l’esame della riforma costituzionale volta al superamento del bicameralismo paritario, al contenimento dei costi delle istituzioni, alla soppressione del CNEL e alla revisione del titolo V della Costituzione. Lentamente la riforma, nonostante i continui scontri con le opposizioni , sta prendendo forma.
Nei giorni scorsi l’Aula di Palazzo Madama ha approvato l’articolo 1 del provvedimento costituzionale che ridefinisce le funzioni del Senato. L’articolo precisa che il nuovo Senato rappresenta le istituzioni territoriali, concorre alla funzione legislativa, esercita la funzione di raccordo tra l’Unione europea, lo Stato e gli altri enti della Repubblica, partecipa alla formazione degli atti normativi comunitari, valuta l’attività delle pubbliche amministrazioni, verifica l’attuazione delle leggi dello Stato, controlla le politiche pubbliche e concorre all’espressione di pareri su nomine governative.
Approvato anche l’articolo 2 che prevede un Senato composto da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali, scelti dai consigli regionali, e da 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica; Una modifica che in pratica pone fine al bicameralismo perfetto
L’Assemblea ha detto si senza apportare modifiche anche all’articolo 3 che da la passibilità al Presidente della Repubblica di nominare senatori cittadini che abbiano illustrato la patria per altissimi meriti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Tali senatori dureranno in carica sette anni e non potranno essere nuovamente nominati.
Approvati inoltre senza modifiche l’articolo 4, che stabilisce l’elezione della sola Camera dei Deputati per cinque anni, e l’articolo 5 , che regolamenta i casi in cui l’elezione o la nomina alle cariche negli organi del Senato possano essere limitate in ragione dell’esercizio di funzioni di governo regionali o locali. Il Senato ha detto sì anche all’articolo 6 della riforma, modificato con un emendamento del relatore, che consente ai regolamenti della Camera di garantire i diritti delle minoranze.
Via libera inoltre senza modifiche all’articolo 7, che stabilisce i titoli di ammissione dei componenti del nuovo senato , e all’articolo 8 che modifica l’articolo 67 della Costituzione, limitandosi a prevedere che i membri del Parlamento esercitino le loro funzioni senza vincolo di mandato. Con il sì all’articolo 9 si è invece stabilito che i soli membri della Camera possano percepire un’indennità stabilita dalla legge.
Per quanto concerne l’articolo 8 un complesso dibattito si è acceso sulla questione delle garanzie per i nuovi senatori, che, se la riforma non verrà cambiata con l’approvazione di ulteriori emendamenti, dovrebbero poter godere della medesima immunità prevista per i deputati. Il dibattito al Senato sulla riforma Costituzionale proseguirà nei prossimi giorni e, se i tempi stabiliti verranno rispettati, l’esame del provvedimento dovrebbe concludersi prima della pausa estiva dei lavori prevista per l’8 agosto. (Inform)

– LIBIA.
Convocazione del Parlamento libico a Tobruk: dichiarazione congiunta di Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti – La comunità internazionale resta con fermezza al fianco del popolo libico
ROMA – “I governi di Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti si congratulano con i membri del Parlamento libico per l’odierno inizio dei lavori dell’Assemblea. Questa sessione del Parlamento è un progresso importante nella direzione di un rilancio della transizione democratica e del ripristino della legalità e dell’ordine pubblico nel paese. Facciamo appello al Parlamento perché sia inclusivo e pienamente rappresentativo nella condotta dei suoi lavori. Ci congratuliamo per la determinazione del popolo libico a fare in modo che i principi della democrazia e dello Stato di diritto costituiscano il fondamento del futuro del loro paese, come dimostrato dal recente e regolare svolgimento delle elezioni parlamentari. Accogliamo positivamente il lavoro dell’Assemblea Costituente e la incoraggiamo a proseguire il suo impegno per la redazione di un testo che consacri e tuteli i diritti di tutti i libici.
La comunità internazionale resta con fermezza al fianco del popolo libico, sostiene le istituzioni democraticamente elette di questo Paese e continuerà ad essere un partner della Libia fino a quando le speranze e le aspirazioni del suo popolo saranno realizzate. A tal fine, condanniamo fermamente il perdurare dei conflitti che affliggono il paese, in particolare a Tripoli e Bengasi, che mettono in pericolo la prosecuzione di una transizione pacifica e incidono gravemente sulla vita del popolo libico. Ci appelliamo a tutte le parti affinché adottino un cessate il fuoco immediato e si impegnino in un dialogo politico pacifico col sostegno delle ,Nazioni Unite, e a riconoscere l’autorità dei rappresentanti eletti del popolo libico al fine di costruire un paese prospero e stabile a beneficio di tutti i libici.” (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
Aldo Di Biagio (PI), su rete Mae niente cambi di rotta, ma continuiamo a lottare.
ROMA – Malgrado non vi sia stata la tanto attesa audizione del vice ministro Pistelli in merito alle determinazioni dell’amministrazione sul futuro della rete Mae, anche a seguito del recente impegno al Senato, questa mattina 5 agosto, presso il Comitato per le questioni per gli italiani all’estero, sono state comunque veicolate le prospettive operative del Mae circa la gestione dei piani di chiusura e di sostituzione delle strutture consolari, che sembrano non rilevare alcun cambio di rotta dell’amministrazione rispetto ai discutibili piani originari”. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, senatore di “Per l’Italia”, eletto all’estero nella ripartizione Europa.
“Non si può nascondere l’amarezza per un progetto che resta, per il momento, incompiuto e che tende a sminuire il ruolo delle nostre strutture all’estero e dei servizi ai nostri connazionali rispetto a progettualità di più ampio respiro che afferiscono al potenziamento degli strumenti di politica estera del nostro Paese – spiega Di Biagio – quasi si intendesse legittimare un doppio binario negli interessi del Paese quando si parla di esteri”.
“In questi ultimi mesi i tentativi propositivi di confronto sono stati molteplici sempre e comunque tesi a salvaguardare i servizi ai nostri cittadini nelle aree consolari strategiche, pur nel rispetto dei parametri della spending review e delle esigenze di bilancio – prosegue il senatore eletto all’estero – ma quanto prospettato dalla Farnesina, sebbene non si configuri come il progetto risolutivo, resta comunque ben distante dai nostri propositi e sicuramente alquanto discutibile in termini di opportunità e di sostenibilità economica”.
Di Biagio conclude: “Sto preparando degli atti parlamentari orientati ad evidenziare la presunta illegittimità del ricorso ai consolati onorari in alcune aree, oltre che alle sostanziali differenze tra quanto evidenziato dal Mae in queste ore e la realtà dei fatti, al fine di ottenere delle risposte ed approdare a settembre con un piano di proposte che siano realmente rispondenti alle esigenze del paese e delle nostre collettività oltre confine”. (Inform)

– ITALIANI ALL’ESTERO
Alla Camera dei Deputati sui tragici eventi che hanno colpito la provincia di Treviso . Da Renata Bueno (MAIE) la solidarietà dei Trevigiani nel mondo
ROMA – Nella seduta di ieri la presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha ricordato il nubifragio che nella notte di sabato scorso, ha provocato in provincia di Treviso l’esondazione del torrente Lierza, con una massa di acqua, fango e detriti che si è abbattuta sull’area prospiciente il Molinetto della Croda, nel comune di Refrontolo, in cui si stava svolgendo una festa popolare e la conseguente morte di quattro persone e il ferimento di diverse altre.
“In questo drammatico momento per le popolazioni di quella terra colpita da una grave sciagura, – ha detto Boldrini – voglio esprimere loro i più sinceri sentimenti di solidarietà e di vicinanza dell’intera Assemblea e, attraverso di essa, di tutto il Paese. Alla solidarietà si unisce un commosso omaggio alle vittime di questa tragedia nonché l’espressione del più profondo cordoglio ai loro familiari. Desidero, inoltre, augurare pronta guarigione ai feriti e manifestare l’apprezzamento di tutta la Camera, e mio personale, nei confronti di tutti coloro che con coraggio e con dedizione hanno prestato la propria opera di soccorso”.
Ha poi preso la parola, tra gli altri, anche Renata Bueno, deputata italo-brasiliana del MAIE, che ha voluto manifestare la solidarietà dei Trevigiani nel mondo. “Sono milioni di persone – ha detto – che hanno lasciato la provincia di Treviso negli ultimi cento anni, ma che portano con sé l’amore per la terra e per le famiglie che rimangono. In un momento come questo, di fronte ad una strage, partecipiamo al lamento e alla tristezza di tutte le famiglie che rimangono sempre dentro il nostro cuore come fratelli. Come mio nonno, che nel 1926 ha lasciato Treviso – ha concluso enata Bueno – , siamo sempre italiani” (Inform)

– PREMI
Il 13 settembre ad Otranto la cerimonia di premiazione del concorso “Giornalisti del Mediterraneo”
Vincitrice di questa sesta edizione è Tamara Ferrari, giornalista del settimanale Vanity Fair
OTRANTO – Si svolgerà sabato 13 settembre a partire dalle ore 18 nel borgo medioevale di Otranto la cerimonia di premiazione del concorso “Giornalisti del Mediterraneo”, iniziativa dedicata al racconto giornalistico di ciò che avviene in quell’area geografica attraverso inchieste e testimonianze autentiche.
Vincitrice di questa sesta edizione è Tamara Ferrari, giornalista del settimanale Vanity Fair. Insieme a lei saranno premiati nel corso dell’appuntamento promosso dall’associazione “Terra del Mediterraneo” in partnership con il Comune di Otranto ed Europuglia, portale di promozione delle attività e dei progetti del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, Michele Sasso de L’Espresso, vincitore per la sezione “Primavera Araba”, e Daniele Bellocchio del periodico Nigrizia, per la sezione “Minori nei conflitti di guerra”. Il premio Giuria è andato, invece, a Vincenzo Mattei (Al Jazeera); la medaglia di Bronzo del presidente del Senato a Kami Fares (Repubblica.it) e quella del presidente della Camera a Paola Nurberg (Radio Televisione Svizzera). Premio per il miglior racconto a Luciana Borsatti (Ansa e AnsaMed) e Cristoforo Spinella (giornalista freelance), i quali durante la serata racconteranno le loro testimonianze con le opere “Oltre Tahrir” e “Pezzi di Turchi”, EIR. Il premio Città di Otranto andrà a Massimiliano Menichetti (Radio Vaticana), mentre è prevista la menzione “Talenti Emergenti” per Valeria De Simone e Domenico Grimaldi del Master biennale di Giornalismo dell’Università di Bari. Menzione speciale a Marco Cesareo (Linkiesta), mentre il premio “Salento da Amare” viene attribuito a Nicoletta Masetto (Il Messaggero di Sant’Antonio). Con il premio Caravella 2014 saranno premiati Hassan Abouyoub, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, August Parengkuan, ambasciatore della Repubblica d’Indonesia in Italia, Martin Micallef (Malta News Agency), Roberto Gervaso (giornalista e scrittore), Soufiane Ben Farhat (La Presse de Tunisie), Zouhir Louassini (Rai News 24), Ugo Bassi (direttore della Commissione Europea DG Mercato Interno), Carmen Lasorella (Rai), Attilio Romita (Rai), Armando Massarenti (Il Sole 24 Ore), Giovanni Valentini (La Repubblica), Italo Cucci (Italpress), Angelo Rossano (Corriere del Mezzogiorno), Vincenzo Magistà (Telenorba), il regista Edoardo Winspeare e l’imprenditore Nicola Giuliani.
“Si rinnova un appuntamento di grande prestigio per la nostra Terra – afferma il sindaco di Otranto, Luciano Cariddi, che evidenzia come l’iniziativa rappresenti “un volano con cui promuovere le bellezze culturali, architettoniche e, soprattutto, il nostro mare”. “I video in gara – aggiunge Lino Patruno, presidente della giuria – dimostrano che ciò che avviene in questo mare ci riguarda tutti. Perché se di lì ora ci arrivano gli immigrati reduci dalle guerre, domani ci potrà arrivare il progresso”. Soddisfazione anche per l’organizzatore dell’iniziativa, Tommaso Forte, mentre Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia, la definisce quale “esempio positivo e stimolante di sostegno alla buona informazione”.
Per informazioni: www.giornalistidelmediterraneo.it. (Inform)

– CINEMA
Un articolo di Carlo Di Stanislao – L’Italia al Pardo
L’unico film italiano in concorso al Pardo 2014, che parte il 6 agosto a Locarno, è “Perfidia”, del regista sassarese Bonifacio Angius, spirito errabondo di soli 32 anni, con tappe a Barcellona, Roma e Firenze, con la Facoltà di Psicologia abbandonata, che qui racconta di Angelo (Stefano Deffenu) e Peppino (Mario Olivieri, preside in pensione al suo esordio cinematografico a 68 anni) uniti dal dolore per la perdita della madre-moglie, con il giovane che non ha un lavoro e non lo cerca, per vivere un’esistenza anonima da bar di periferia senza un minimo futuro possibile ed il genitore che cerca di trovargli un’occupazione, scoprendo di non poter contare su amicizie vere o ‘clientelari’, con lo sviluppo di una narrazione sulla solitudine esistenziale e sociale e sul senso di abbandono che è l’invisibile fil-rouge della splendida pellicola.
Un altro sardo di talento, quindi, come lo sono Salvatore Mereu (“Bella Marisposas”) e Paolo Zucca, (“L’arbitro”), girato con pochi soldi ed un grandissimo talento.
Secondo lungometraggio del giovanissimo cineasta, che aveva già diretto “a Grascia”, circolato in qualche sala e in qualche festival nel 2010, “Perfidia” è l’ispirata ed insieme graffiante metafora della attuale generazione giovane, fatta di apparenti mantenuti generati da una società che non offre prospettive né aiuta a crescere.
A Locarno il film italiano dovrà vedersela con molti agguerriti avversari di ogni parte del mondo con particolarmente accreditati sempre sul tema della crisi di questi anni, il greco “A blast di Syllas” Tzoumerkas e “La Sapienza”, storia d’amore e architettura (il titolo è ispirato alla chiesa del Borromini) del cineasta apolide Eugene Green.
Questa 67esima edizione, che a causa della mancanza di fondi non prevede l’evento successivo “Locarno a Roma”, è comunque contrassegnata da un programma che il direttore artistico Carlo Chatrian ha giustamente definito "sorprendente".
Sul piano delle attrattive più evidenti, il festival ticinese, che aprirà i battenti il 6 e chiuderà il 16 agosto, si è assicurato la presenza di numerosi ospiti rinomati, che riceveranno vari premi e terranno conversazioni col pubblico: le attrici Mia Farrow e Juliette Binoche, il direttore della fotografia Garrett Brown (Rocky, Shining), gli attori Armin Mueller-Stahl e Jean-Pierre Léaud, interprete-feticcio di François Truffaut dai tempi in cui, bambino, fu il protagonista di I quattrocento colpi, Agnes Varda e, soprattutto, l’apertura spettacolare con l’ultimo film di Luc Besson Lucy, con Scarlett Johansson, proiettato in Piazza Grande, che avvierà la sezione Concorso, con una ventina di titoli tra cui la giuria presieduta da Gianfranco Rosi (laureato l’anno scorso a Venezia con Sacro Gra) dovrà scegliere quello cui assegnare il Pardo d’oro.
Fedele, poi, alle "retrospettive", dopo diverse edizioni dedicate al cinema americano, Locarno 67 propone una ricca rassegna della Titanus, la casa di produzione italiana che seppe conciliare come nessun’altra grande spettacolo e cinema d’autore. Sintesi perfetta ne è Il Gattopardo di Luchino Visconti, che sarà proiettato in Piazza Grande nell’edizione appena restaurata.
“La nostra è una storia di spettacolo (ieri il cinema, oggi la fiction tv), dunque è la storia di un magico mondo di sogni, di emozioni, di gratificazioni e di entusiasmi; ma anche di scelte impegnative, di costosi sacrifici, di audaci scommesse”, diceva Goffredo Lombardo sintetizzando nel 2004 la vicenda centenaria della Titanus, la casa di produzione e distribuzione cinematografica fondata all’inizio dello scorso secolo dal padre Gustavo, affiancato poi dalla moglie, l’attrice Leda Gys.
Ed ora che l’azienda è nelle mani di Guido, il figlio di Goffredo, è il festival di Locarno a celebrarla con la retrospettiva “Titanus: cronaca familiare del cinema italiano”, con oltre sessanta i titoli, organizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna, l’Istituto Luce Cinecittà, la Cinémathéque Suisse, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale e la stessa Titanus e curata da Sergio Germani e Roberto Turigliatto, autori, insieme a Simone Starace, del volume con lo stesso titolo. Ad accompagnare l’omaggio a Locarno ci sarà Giancarlo Giannini (che riceverà l’Excellence Award), che grazie alla Titanus iniziò il sodalizio con Lina Wertmüller. (Carlo Di Stanislao*/Inform)
* Presidente dell’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La lanterna magica”

– ITALIANI ALL’ESTERO
Intervista di Domenico Logozzo al professore Giuseppe Tassone – Un docente calabrese, emigrato negli anni Novanta, promuove l’Italia nelle università americane con un “manuale per affari”
GIOIOSA JONICA (Reggio Calabria) – Da alunno delle elementari di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria, a docente d’italiano tra i più apprezzati negli Stati Uniti. Giuseppe Tassone insegna nella Seattle University e nell’University of Washington, università pubblica fondata nel 1861 a Seattle, nello stato di Washington. E’ la più grande del Nord-Ovest americano ed una delle università più antiche della West Coast. Il prof. Tassone ha compiuto tutti gli studi in Italia: elementrari a Gioiosa Jonica, liceo a Locri, università a Siena. Poi la scelta americana.
Quando e perché ha deciso di andar via dall’Italia?
“Risiedo stabilmente negli Stati Uniti dagli inizi degli anni Novanta. Prima della globalizzazione! Le motivazioni sono legate a circostanze personali e dal desiderio di ampliare i miei orizzonti e voglia di conoscere il mondo. Prima di allora ho soggiornato per brevi periodi a Seattle e sono stato colpito dalla qualità della vita, dall’onestà e operosità delle persone, dal loro senso civico e dal forte rispetto dell’ambiente e degli altri. Sono tutte cose che andavo cercando e sono riuscito a trovarli in questa città progressista”.
Prof. Tassone, qual è la differenza che ha riscontrato tra l’ordinamento universitario italiano e quello americano?
“Una delle differenze è che l’ordinamento universitario americano è strutturato in maniera tale che la maggioranza degli studenti completano il loro ciclo di studi nel corso di quattro anni. Il fenomeno dei fuori corso non è comune. Alla fine del quarto anno viene conseguita la laurea chiamata Bachelor of Arts per le discipline umanistiche e Bachelor of Sciences per le discipline scientifiche. Una volta conseguita la BA, una buona percentuale di studenti continuano gli studi per altri due anni per conseguire il Master. Le università americane diversamente da quelle italiane hanno un loro campus, sono ben attrezzate e molti studenti alloggiano all’interno delle università. Le tasse di iscrizione sono molto elevate comparate a quelle italiane ma esistono forme di sostegno sia governativo che da parte di fondazioni privati. Studenti bisognosi e meritevoli possono ottenere borse di studio anche per coprire l’intera durate dei loro studi. Inoltre agli studenti vengono offerte delle posizioni lavorative all’interno dell’università per aiutarli con i costi”.
E il rapporto docenti-studenti?
“Nella mia esperienza personale devo dire che il rapporto con gli studenti è molto stretto e gli studenti vengono seguiti giornalmente nel loro percorso di studi. Le nuove tecnologie come la piattaforma online e le email rendono ancora più efficiente il rapporto docenti-studenti e la trasmissione di materiale. Rispetto all’Italia si è meno formali e forse più disponibili”.
Lei viene da una famiglia che ha dato tanto alla scuola. In Calabria, sua madre Maria Antonia Zappia e suo padre Rocco Tassone, hanno fatto crescere culturalmente molte generazioni . Quanto hanno inciso i suoi genitori nelle sue scelte di studio e nel suo modo di rapportarsi con gli studenti?
“Ricordo quando ero bambino che guardavo le foto di classe in bianco in nero di mio padre accerchiato da scolaretti con il grembiule e fiocchetto. Ascoltavo le storie dei primi anni di carriera, in paesi dell’entroterra calabrese tra persone svantaggiate e povere. Quelle foto e quelle storie mi hanno sempre affascinato e forse già da allora sognavo che un giorno avrei voluto lavorare nel mondo della scuola. Senza dubbio i miei genitori mi hanno insegnato tre cose fondamentali: la dignità, la coerenza e l’umiltà”.
In questi ultimi anni è aumentato notevolmente il numero dei brillanti cervelli italiani che sono costretti ad andare all’estero per affermarsi. C’è la possibilità di fermare questo costante esodo dei docenti e dei ricercatori italiani verso altri Paesi ?
“Le posso dire che i giovani assistenti che ogni anno decidono di fare programma di Master alla University of Washington a Seattle mi confidano il loro disamore verso le istituzioni accademiche italiane e la voglia, se è possibile, di non rientrare. Frequentemente ricevo email e curriculum vitae di giovani laureati in cerca di lavoro interessati a trasferirsi all’estero”.
Quali dovrebbero essere a suo giudizio i provvedimenti più immediati da prendere?
“Purtroppo non credo a provvedimenti immediati o gesti simbolici, sia in questo che in altri campi. Sono necessari cambiamenti radicali che cominciano dall’infanzia mirati ad infondere un nuovo senso civico. Chi ha la fortuna di vedere la realtà dall’esterno, capisce bene che certe cose non vanno bene o sono inaccettabili, il problema è che quando si vive invece giorno per giorno nel Paese in cui si è nati ci si trova spesso a essere fautori e profittatori delle cose che si criticano. Per questo preferisco promuovere l’Italia e parlarne più che ritornarci a viverci”.
E infatti il prof. Tassone è molto impegnato nel lavoro di promozione dell’Italia. Il cinema, l’economia, la produzione culturale. Conferenze in tante parti degli Stati Uniti. E’ l’autore di due libri per imparare l’italiano attraverso il cinema: Ricordati di me e Buongiorno Notte, entrambi pubblicati da “Edizioni Farinelli, New York”. Mentre ha appena pubblicato un altro libro, un vero e proprio manuale di lingua italiana per chi ha interessi economici con il nostro Paese. Si intitola “Un Buon Affare – Italian for Business“ ( Editoria R. Pullins Co.).
“La motivazione principale per la quale ho scritto un manuale di Italiano per affari – ci spiega il prof. Tassone – trae origine dal desiderio di offrire qualcosa di innovativo nel campo della pedagogia della lingua. E poi ho constatato che contrariamente a quanto accade per altre lingue, come lo spagnolo, il francese e il cinese, nel mercato americano non sono attualmente disponibili testi soddisfacenti per l’insegnamento di corsi di italiano per affari”. E sottolinea: “E’ rivolto a studenti che hanno interesse ad approfondire la loro conoscenza dell’italiano nel mondo dell’economia e dell’impresa. Inoltre il libro è diretto a soggetti che intrattengono rapporti economici con l’Italia o hanno intenzione di investire o lavorare nel Paese e hanno necessità di utilizzare l’italiano con la loro controparte italiana”.
Un valido contributo per invogliare gli americani a rafforzare i rapporti con il mondo imprenditoriale italiano anche attraverso la migliore conoscenza della lingua. Una novità che merita molta attenzione. Ritiene che il libro raggiungerà effettivamente l’obiettivo che lei si è prefisso ?
“La mia esperienza ventennale nell’insegnamento della lingua italiana nelle università americane mi rende ottimista nel fatto che il libro avrà la dovuta attenzione. Credo che i dipartimenti di italiano abbiano la necessità di diversificare la loro offerta e il testo può essere utile per la promozione di corsi di contenuto diversi da quelli consueti di letteratura, cinema o storia. Sento inoltre che il tema possa essere di grande interesse per gli studenti visto che il contenuto spazia dal sistema politico e amministrativo italiano in relazione anche all’Europa, ai principi di economia, al mondo delle imprese e al Made in Italy e che contenga anche aspetti pratici come il colloquio di lavoro, la scrittura di un curriculum vitae e di un business plan. A fine di ogni capitolo ci sono delle attività accattivanti legate alla visione di un film quali Benvenuti al Sud di Luca Miniero, ll Gioiellino di Andrea Molaioli e L’Industriale di Giuliano Montaldo”.
Giuseppe Tassone è direttore del Programma di lingua italiana della Dante Alighieri Society di Washington e il coordinatore di Seattle per il test di competenza linguistica PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri). L’attestato rilasciato dalla Società Dante Alighieri di Roma, è riconosciuto dal Ministero italiano della Pubblica Istruzione, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero del Lavoro, con l’approvazione scientifica dell’Università "La Sapienza". Tassone è membro dell’ ACFTL , l’Associazione Americana degli Insegnanti di italiano. Un impegno a tutto campo. Con l’Italia ha mantenuto solidi rapporti. Ha realizzato importanti progetti di vacanze studio per gli universitari americani, che sono molto interessati all’Italia.
”Quello che i giovani americani maggiormente apprezzano – rileva – è il soggiorno con le famiglie italiane. In un nostro programma, gli studenti studiano a Roma e poi trascorrono la seconda parte del loro studio a Rogliano in Calabria presso le famiglie del luogo. Il rapporto che si instaura con la loro famiglia italiana è la parte che gli rimane più a cuore”. Lo scambio culturale con l’importante centro della provincia di Cosenza si è ripetuto anche quest’anno. Ottava edizione che dà proficuamente seguito al progetto “Italian Studes Program in Italy” promosso dal Dipartimento di Italianistica della University of Washigton di Seattle e dall’Amministrazione comunale di Rogliano. Con giusto orgoglio il sindaco di Rogliano, Giuseppe Gallo, dichiara: “E’ un’iniziativa, unica in Calabria, che per la nostra terra vale senz’altro più di tante campagne pubblicitarie. Per Rogliano è una grande occasione di interscambio e di crescita culturale. Il merito dell’Amministrazione comunale è quello di aver creduto in questo progetto intessendo rapporti di collaborazione con una delle più importanti università americane”.
Il prof. Tassone è molto legato a Gioiosa Jonica. Alcuni anni fa ha fatto conoscere il suo paese agli studenti americani. Sappiamo che mantiene alto il ricordo delle tradizioni religiose e torna spesso ad agosto in Calabria per assistere alla processione di San Rocco. Sette anni fa, quando ci siamo incontrati a Seattle, nel suo studio dell’University of Washigton, appeso al muro c’era un quadretto con l’immagine di San Rocco, Patrono di Gioiosa Jonica. Dal paesino della Calabria alla Capitale dello Stato di Washington. “Sì, San Rocco è sempre là tra i libri a ricordare il paese in cui sono cresciuto, l’infanzia e la magia di quella festa con il ballo popolare sotto il sole battente dell’ultima domenica di agosto”.
Lei ha seguito le recenti vicende delle processioni “condizionate” in Calabria dalla criminalità organizzata?
“Credo che ognuno di noi viva queste tradizioni religiose in modo diverso. Quando penso alla festa di San Rocco mi vengono in mente tra le altre cose Alfonso di Nola che tanto ha studiato le tradizioni religiose popolari italiane ma anche l’esperienza della Comunità Cristiana di Base San Rocco, che già negli anni settanta denunciava gli stessi episodi riportati dai giornali oggi. Alfonso di Nola scriveva “ Corso e chiesa erano, come in tutti i paesi del Sud, i poli intorno ai quali fluiva il vivere, e l’uomo si sapeva riconoscere nei suoni delle botteghe dei maniscalchi e nel tintinnio delle bottiglie degli osti e nelle tracce del profumo caldo dei forni, e le donne affidavano i segni domestici delle giornate al richiamo dei campanili”.
Ora nella Diocesi di Locri-Gerace c’è un nuovo vescovo, mons. Francesco Oliva, voluto da Papa Francesco. E’ stato accolto con grande calore. Molte le speranze di cambiamento. Mons. Oliva sulle orme di Francesco, ha parlato in modo diretto: “Non mi si dica: Abbiamo fatto sempre così. Non c’è bisogno di cambiare. Voglio dirvi con tutta franchezza: la guida ed anima della Chiesa è lo Spirito del Risorto. Lo Spirito è novità, è creatività, è dinamismo, è cambiamento interiore, è slancio di vita; non gode dei tradizionalismi sterili, che non dicono più niente, del protagonismo fine a se stesso. E’ negazione dello Spirito del Risorto non creare unità tra la vita di ogni giorno e la fede che crediamo. E’ eretico dire: la fede è una cosa, la vita di ogni giorno è tutt’altra cosa. La frattura tra fede e vita può portare a giustificare comportamenti delittuosi in nome della fede. E questo è un peccato grave".
Come giudica le parole del vescovo?
“Il nuovo vescovo ripresenta un tema ricorrente negli ultimi anni all’interno della Chiesa che è quello della frattura tra fede e vita. Da vescovo fa bene a farlo ma in questo non trovo molto di nuovo. Mi ricorda uno striscione che la “Comunità Cristiana di Base San Rocco” affisse nella chiesa di San Rocco a Gioiosa Jonica nel 1975 e non ho mai dimenticato, anche se avevo undici o dodici anni: Non voglio riti e osservanze ma amore, giustizia e fedeltà (Gesù)”. (Domenico Logozzo -Inform)

– APPUNTAMENTI
A Lima conferenza della studiosa Patrizia Linossi su Carlo Goldoni – Il 19 agosto un’iniziativa organizzata dall’IIC affianca la messa in scena di “Servo per due” al Teatro Pirandello
LIMA – L’Istituto Italiano di Cultura di Lima organizza il 19 agosto alle ore 19 presso l’Auditorio Pier Paolo Pasolini (Av. Arequipa 1055, Santa Beatriz) la conferenza “L’opera di Carlo Goldoni” a cura di Patrizia Linossi, studiosa di letteratura femminile italiana attualmente docente incaricata dal Mae nella scuola Antonio Raimondi.
Goldoni (Venezia, 1707 – Parigi, 1793) è considerato uno dei padri della commedia italiana. Nelle sue opere ha dato particolare rilevanza alla descrizione dei personaggi e alle circostanze in cui si svolge l’azione, scrivendo commedie contemporanee con personaggi realistici.
Parteciperanno all’incontro gli attori dell’opera “Servo per due”, attualmente in scena nel Teatro Pirandello di Lima. L’ingresso è libero. (Inform)

– LINGUA E CULTURA.
Pronto? Montalbano sono/ Hello, Montalbano here.
Spigolando qua e là sulla rete scopriamo che le storie di Andrea Camilleri e le traduzioni dei suoi libri sono diventate oggetto di studio e riflessione nella facoltà di letteratura italiana e letterature comparate in parecchie parti del globo. Inoltre apprendiamo che Andrea Camilleri ha ricevuto l’International Dagger, un riconoscimento alla sua opera da parte della British Crime Writers Association, associazione degli scrittori di crimine, di gialli insomma, a testimonianza dell’apprezzamento della sua opera da parte di lettori di lingua inglese.
Trovo in un articolo pubblicato il 10 luglio 2012 da Mark Lawson i motivi del successo di Andrea Camilleri in Gran Bretagna. “Uno dei piaceri dei libri per i lettori di lingua inglese, fin da quando la serie ha iniziato ad apparire nel 2005 nella elegante traduzione di Stephen Sartarelli, è il modo in cui rappresenta la storia italiana degli ultimi 20 anni, la transizione dalla lira all’euro, la fluttuazione nei metodi e nell’impatto della mafia, il periodo del governo di Silvio Berlusconi.”
Per quanto riguardo la specialissima lingua di Andrea Camilleri, mi pare illuminante il libro Tullio de Mauro e Andrea Camilleri La lingua batte dove il dente duole, ed. Laterza, 2013.
Tullio de Mauro, Il dialetto non è solo la lingua delle emozioni…a Venezia, come a Palermo, quando il discorso si fa serio, si usa il dialetto. ( pag.14)
Camilleri, pag. 23 …sono uno scrittore italiano nato in Sicilia…che fa uso di un dialetto che è compreso nella nazione italiana, un dialetto che ha arricchito la nostra lingua. Se l’albero è la lingua, i dialetti sono stati nel tempo la linfa di questo albero.
A proposito della lingua di Catarella, una originalissima creazione linguistica anche nel testo italiano, riporto un illuminante passo dal libro sopra citato (Camilleri, pag.80): “ Una grossa scoperta è stata per me la traduzione siciliana de Il Ciclope di Euripide fatta da Pirandello. Lui fece una traduzione in dialetto siciliano per la Grande Compagnia del Mediterraneo, verso il 1920…Ulisse parla un siciliano che vuole avvicinarsi alla lingua italiana, ed era il linguaggio dei pupari siciliani che credevano di parlare italiano e invece parlavano una commistione fantasiosa, per me meravigliosa…io mi sono ispirato proprio a questa traduzione per il mio Catarella…”
La traduzione in lingua inglese è di Stefano Sartarelli, che deve aver ragionato parecchio per decidere l’equivalente inglese di “Pronto? Montalbano sono…”, e tutto il resto. Leggendo i testi italiano ed inglese a fronte, appare evidente che nella narrazione estesa in lingua inglese il dialetto scompare e con esso tutti gli effetti comunicativi ad esso collegati, sentimenti, esperienze, colore locale, il significato equivalente è espresso in una lingua inglese chiara e facilmente comprensibile da lettori madrelingua. I dialoghi, invece, sono vivacizzati da una lingua parlata costruita su misura per caratterizzare i personaggi.
Riporto sotto alcuni esempi tratti dal primo capitolo di L’odore della notte/The smell of the night. Le prime frasi sono tratte dalla narrazione, le successive da dialoghi tra il commissario Montalbano e la sua eterna fidanzata Livia, e tra lui e Catarella, il sempliciotto dalla parlata poco comprensibile, che ammira ed ama il commissario, rispettatissimo dal commissario stesso, nonostante tutto.
Una piccola nota lessicale: il Commissario Montalbano in inglese è Inspector Montalbano, l’ Ispettore Fazio è Sergeant Fazio, mentre il Questore Bonetti- Alderighi è Commissioner. Nello stesso capitolo si nota che la parola ragioniere è lasciata in italiano, scritta in corsivo, e spiegata in nota.
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S’arrisbigliò di colpo sudatizzo e, ‘nzemmula, agghiazzato dal friddo/ Suddenly he woke up, sweaty and at the same time freezing cold
Si susì santiando e corse a chiudere / He got up, cursing, and ran to close.
L’estate, che già da qualche giorno era trasuta in agonia aveva addeciso durante la nottata di rendersi definitivamente defunta The summer, which several days earlier had already entered to its final throes, had decided during the night to give up the ghost.
Un vidiri e svidiri/ The twinkling of an eye
Si susì e raprì l’anta dell’armuar dove c’era roba pesante/ He got up and opened the armoire where he kept his heavy clothes
Il feto di un quintale o quasi di naftalina l’assugliò alla sprovista. Prima gli mancò il sciato, poi gli occhi gli lacrimiarono e quindi principiò a stranutare /The stink of several tons of mothballs assailed his nostrils. At first it took his breath away, then his eyes started watering and he began to sneeze.
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Appena trasuto il telefono squillò/ Once inside the telephone rang
«Ciao, amore. Come stai? Ti volevo dire che oggi non sarò in casa. Me ne vado in spiaggia con un’amica.»/ «Hi, darling, How are you? I wanted to let you know I won’t be at home today. I’ m going to the beach with a friend. »
«Non vai in ufficio? »/ «You are not going to the office? »
«Da noi è festivo, il patrono.» «No, it’s a holiday here. Feast of Saint Giorgio, patron saint of Genoa. »
«Lì il tempo è buono?» / «The weather’s nice up here? »
«Una meraviglia»/ «Fabulous.»
«Beh, divertiti. A stasera.»/ «Well, have fun. Talk to you tonight.»
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« Pronto? » / “Hello?”
« Ah, dottori dottori! » fece la voce straziata e ansimante di Catarella. « Vossia di pirsona pirsonalmente è?»/ “Oh, Chief, Chief”! yelled the tortured, panting voice of Catarella.”Is that you yourself in person, Chief?”
« No»./ “No.”
«Allura chi col quale sto per parlando? »/ “Then who is this whom I’m speaking with?”
«Sono Arturo, fratello gemello del commissario»./ “This is Arturo, the inspector’s twin brother.”
Perché aveva principiato a fare lo stronzo con quel povirazzo? Forse per sfogare tanticchia di umore malo ? Why was he fucking around with that poor idiot? To vent out his bad mood?”
« Davvero? » disse Catarella ammaravigliato. « Mi scusassi signori gimello Arturo, ma se il dottori è come qualmenti in casa, ci lo dicci che ho bisogno di parlaricci? » “Really?” said Catarella astonished. “Excuse me, Mr twin brother Arturo, but if the inspector’s like roundabout the house, couldja tell ‘im I need to talk to him?”
Montalbano lasciò passare qualche secondo…e rispose a Catarella Montalbano let a few seconds go by…then greeted Catarella
« Eccomi, che c’è?» “Here I am! What’s up?”
«Ah, dottori, dottori! Un quarintotto sta capitandosi! Vossia conosce il loco indove che ci teneva il suo officio il ragionieri Gragano? » “Oh, Chief, Chief! All hell’s breaking out! You know the premises where that broker Gragano gots his office?”
«Vuoi dire Gargano?» “You mean Gargano?”
«Sì, pirchì, come dissi? Gragano dissi. » “Yes. Why, ain’t that what I said? Gragano.”
«Lascia perdere, lo so dov’è. Embè?» “Never mind, I know where it is. What about it?”
«Embè che ci trasì uno armato di revorbaro. Se ne accorsi Fazio che putacaso stava passando pi caso. Pari che ha intenzioni di sparare all’impiecata. Dice accussì che voli narrè i soldi che Gragano gli arrubbò, vasannò ammazza la fimmina.» “What’s about it’s a man with a gun’s about it. Sergent Fazio seen ‘im when he was just chancing to be passing by by chance. Looks like he’s got a mind to shoot the lady that works there. Says as how he wants all the money back that Gragano stole from ‘im or he’s gonna kill the lady.” (Emanuela Medoro – Inform) medoro.e@gmail.com

– APPUNTAMENTI
A New York uno spettacolo teatrale dedicato al Futurismo – Il 26 agosto Massimiliano Finazzer Flory interpreta “Un grande evento futurista”
NEW YORK – L’Istituto Italiano di Cultura di New York ospiterà martedì 26 agosto alle ore 18 lo spettacolo teatrale “Un grande evento futurista”, riadattamento di testi tratti da Tommaso Marinetti e Giovanni Papini portati in scena dall’attore Massimiliano Finazzer Flory.
Uno spettacolo che descrive la vita, il movimento, la forza e l’abitudine all’energia che il Futurismo chiedeva all’Italia; un paese che, forse, aveva di già perduto “l’amore per il pericolo e il suo coraggio”. Una intensa ed incendiaria performance che tocca l’identità dell’uomo, nel centro della quale la voce e il corpo si uniscono per cantare “le grandi masse agitate dal lavoro, del piacere e dalla rivolta”. Massimiliano Finazzer Flory esamina la forza della convinzione positiva, della fantasia, e della civiltà tecnologica con parole di libertà ed immaginazione. Diventa un “atleta del cuore”, assumendo il ruolo di Filippo Tommaso Marinetti e del suo Manifesto Futurista. Dà inoltre voce a Giovanni Papini, a cento anni dalla pubblicazione della controversa rivista Lacerba, intellettuale contrario ad un’ammirazione sterile del passato e in favore delle giovani generazioni. (Inform)

– ISTAT
I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti.
ROMA – Al 1° gennaio 2014, in base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno, sono regolarmente presenti in Italia 3.874.726 cittadini non comunitari.
Tra il 2013 e il 2014 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 110 mila unità (+3%)
I paesi di cittadinanza più rappresentati sono Marocco (524.775), Albania (502.546), Cina (320.794), Ucraina (233.726) e Filippine (165.783). Tali 5 paesi rappresentano il 45,1% del totale dei cittadini non comunitari presenti.
I minori presenti in Italia costituiscono il 23,9% degli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti.
Continua a crescere la quota di soggiornanti di lungo periodo: passano da 2.045.662 nel 2013 a 2.179.607 nel 2014; questi rappresentano il 56,3% dei cittadini non comunitari regolarmente presenti.
La quota di soggiornanti di lungo periodo sul totale è particolarmente elevata nelle regioni del Centro-Nord.
Si registra una lieve flessione del numero di nuovi permessi di soggiorno concessi: durante il 2013 ne sono stati rilasciati 255.646, il 3,2% in meno rispetto all’anno precedente.
Il calo dei nuovi arrivi ha interessato le donne (-5,0%) più degli uomini (-1,4%).
La riduzione dei nuovi permessi concessi interessa, in particolare, il Centro: in tale ripartizione durante il 2013 sono stati rilasciati circa 64 mila nuovi permessi, con un calo dell’11,5% rispetto al 2012.
Rispetto al 2012 aumentano le nuove concessioni di permessi per lavoro (+19,3%). Di contro si è registrata una diminuzione per tutte le altre motivazioni; i permessi per famiglia sono diminuiti del 10%, quelli per studio del 12% e quelli per asilo/motivi umanitari del 16,5%.
A testimonianza di migrazioni che corrispondono spesso a progetti di vita, oltre l’82% dei cittadini non comunitari regolarizzati durante il 2003 è ancora regolarmente presente a gennaio del 2014.
Quasi l’80% dei regolarizzati durante il 2003 (anno della "grande regolarizzazione") rimasti nel nostro Paese ha convertito l’iniziale permesso con scadenza in uno di lungo periodo.
Durante il 2012 si sono registrate 65.383 acquisizioni di cittadinanza; il 91,9% (60.060) ha riguardato persone che avevano in precedenza la cittadinanza di un paese non comunitario. Hanno acquisito la cittadinanza italiana soprattutto marocchini (14.728) e albanesi (9.493); tali nazionalità di provenienza rappresentano il 40,3% del totale delle acquisizioni di cittadinanza da parte di cittadini non comunitari. Seguono, a una certa distanza, le persone provenienti da Tunisia, India.
Durante il 2012 le acquisizioni di cittadinanza per residenza da parte di persone originarie di paesi non comunitari sono state 22.844 (38%), quelle per matrimonio 17.835 (29,7%).
Per le donne il matrimonio resta la modalità largamente prevalente per l’accesso alla cittadinanza. Le acquisizioni per questa motivazione rappresentano quasi il 47% del totale per la popolazione femminile, e solo il 11,2% per quella maschile.

– APPUNTAMENTI
A Buenos Aires la mostra “L’avanguardia architettonica: Ernesto Puppo, dall’Italia e Rio de la Plata”
Un’iniziativa ospitata dal 4 al 30 settembre all’IIC
BUENOS AIRES – Il 4 settembre verrà inaugurata alle ore 19 presso la Sala Roma dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires la mostra “L’avanguardia architettonica: Ernesto Puppo, dall’Italia e Rio de la Plata”.
La mostra comprende alcuni lavori dell’opera dell’architetto italiano Ernesto Puppo, la cui produzione include dalle opere architettoniche fino ai disegni grafici e di mobilio per uso teatrale e industriale. Presentati inoltre, anche attraverso il catalogo della mostra, alcuni dei suoi progetti architettonici realizzati in Italia, Argentina e Uruguay, accompagnati da oggetti e pezzi che contestualizzano la sua feconda attività e mostrano alcuni aspetti dell’avanguardia che scaturì a partire dagli anni Trenta del Novecento.
L’iniziativa, all’IIC sino al 30 settembre, è organizzata in collaborazione con Cedodal e la Facoltà di Architettura, Urbanistica e Disegno dell’Università di San Juan. (Inform)

– PREMI
I vincitori del Premio dell’Editoria Abruzzese “Città di Roccamorice” – Premio per la Cultura allo storico Raffaele Colapietra e Premio di merito a cinque personalità
ROCCAMORICE (Pescara) – Lo splendido scenario naturale e architettonico di Roccamorice, un borgo gioiello ai contrafforti della Majella, la montagna madre dell’Abruzzo imperlata di eremi dove si respira la secolare spiritualità del monaco Pietro del Morrone, poi diventato papa Celestino V, ha fatto da cornice alle manifestazioni della seconda edizione del Premio dell’Editoria Abruzzese “Città di Roccamorice” 2014, tenutesi il 2 e 3 agosto presso la Sala Teatrale Comunale “Don Donato Bianco”. La serata di sabato gli Autori hanno parlato delle loro opere, i componenti della Giuria e il pubblico hanno potuto conversare con loro, risultando dall’incontro assai interessanti spigolature e spunti di riflessione. Una formula davvero singolare, quella adottata dall’Associazione degli Editori Abruzzesi e dalla Municipalità, che tende a coinvolgere fortemente gli Autori con l’incanto del luogo e con la sua gente, con le emozioni che si percepiscono dal vivo. Domenica 3 agosto è maturata la decisione della Giuria sulle opere dei già selezionati 3 Autori abruzzesi finalisti per ciascuna sezione del Premio, mentre per gli Autori non abruzzesi, ma pubblicati da editori della regione, il risultato era già stato definito e reso pubblico giorni fa.
Molto intensa la cerimonia di proclamazione dei vincitori e di premiazione, introdotta da Marco Solfanelli, presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi e ben presentata da Elena Costa. Molto partecipato e intenso l’intervento del Sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio, un appassionato di letteratura e scrittore egli stesso, soddisfatto che la cifra del Premio già alla seconda edizione consolida un risultato molto promettente. Presente alla manifestazione l’assessore regionale all’Ambiente e agli Enti Locali, Mario Mazzocca, che ha confermato l’interesse della Regione per questa interessante iniziativa culturale. Pubblico molto giovane a colmare la sala in ogni ordine di posti, anche in questo un segnale significativo che denota l’interesse delle giovani generazioni verso le buone lettere, quando il percorso di avvicinamento è coinvolgente. Prima di procedere alla proclamazione dei Vincitori, che ha comportato qualche tempo in più per la Giuria per redigere puntuali e argomentate motivazioni per ciascuna opera finalista, sono stati consegnati i Premi Speciali per particolari meriti alle cinque Personalità scelte per l’edizione 2014, con la consegna della Targa d’argento quale «Premio per la promozione e diffusione della cultura e dell’editoria abruzzese».
Sono stati quindi insigniti del riconoscimento Antimo Amore, giornalista RAI, Enzo Fimiani, direttore della Biblioteca Provinciale «G. D’Annunzio» di Pescara, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Mario Pupillo, Sindaco di Lanciano, Tito Vezio Viola, direttore della Biblioteca Civica di Ortona. Il Premio per la Cultura “Città di Roccamorice” 2014, è stato conferito allo storico Raffaele Colapietra, con la motivazione: «Per l’eccezionale profilo di studioso e per il ruolo di coscienza critica della comunità abruzzese assunto negli anni con ineguagliabile autorevolezza e indipendenza di giudizio». La Targa d’argento al prof. Colapietra è stata consegnata all’insigne studioso aquilano dal Sindaco di Roccamorice, Alessandro D’Ascanio, nella serata di sabato, per via di altro concomitante impegno culturale che attendeva lo storico proprio nel pomeriggio di domenica.
Questi, dunque, i vincitori del Premio dell’Editoria Abruzzese “Città di Roccamorice” 2014, proclamati con le ampie motivazioni dalla Giuria, che ha decretato l’affermazione delle seguenti opere nelle tre sezioni del Premio dedicato agli Autori abruzzesi:
Premio per la NARRATIVA ad Arturo Bernava per il romanzo “Scarpette bianche” (Edizioni Solfanelli)
Premio per la POESIA a Serena Giannico per la silloge “Chiaro di fiore” (Edizioni Tabula fati"
Premio per la SAGGISTICA a Maria Concetta Nicolai per il saggio “Il calendario dell’alchimista” (Edizioni D’Abruzzo Menabò)
Premiati, inoltre, i seguenti Autori non abruzzesi le cui opere sono state pubblicate da case editrici d’Abruzzo, selezionati dalle opere in concorso nelle sezioni del Premio:
Premio per la NARRATIVA a Rita El Khayat, per il romanzo “Aini, Amore mio. La defigliazione” (Di Felice Edizioni). L’autrice, nata a Rabat, è considerata un’intellettuale tra le più importanti del Marocco e del Maghreb. Scrittrice, psichiatra, antropologa e scienziata, ha pubblicato numerose opere sulla condizione delle donne nel mondo arabo. E’ stata la prima donna giornalista per la Tv marocchina. Ha ritirato il Premio per lei la traduttrice del suo romanzo, Antonella Perlino.
Premio per la SAGGISTICA a Mario Dal Bello, per il saggio “Verdi. Il teatro del dolore” (Edizioni Solfanelli). L’Autore veneto, ma residente a Roma, ha esternato la sua straordinaria meraviglia per la suggestione del luogo, per la bellezza architettonica del borgo e il suo encomiabile decoro, per l’accoglienza degli abitanti. Ne è rimasto intrigato e ne ha tessuto le lodi rivolto al Sindaco, Alessandro D’Ascanio.
Il Premio per la sezione POESIA non è stato assegnato.
Inoltre, riconoscimenti sono stati conferiti agli Autori abruzzesi finalisti nelle tre sezioni del Premio: per la NARRATIVA ad Aldo Mauro Mancinelli, per i racconti “Ista Pista Sista” (Edizioni Tracce) e a Marco Tornar, per il romanzo “Lo splendore dell’aquila nell’oro” (Edizioni Tabula Fati); per la POESIA a Franco Pasquale, per la silloge “L’amore è un contrattempo” (Edizioni Noubs) e Gianni Totaro, per la silloge “Morgana” (Edizioni Tabula Fati);per la SAGGISTICA ad Antonio Bini, per il saggio “Li chiamavano pifferari”(Edizioni D’Abruzzo Menabò) e a Giacomo Carnicelli e Vincenzo Gianforte, per il saggio “Ju Calenne. L’albero del Maggio a Tornimparte” (Edizioni One Group). La serata si è chiusa con la legittima soddisfazione della Municipalità e degli Editori Abruzzesi, per un evento che va crescendo fortemente d’interesse. Ci si augura, per le prossime edizioni, una crescente e convinta partecipazione di tutti gli editori abruzzesi. A suggello finale dell’evento, una rivisitazione de “Il fantasma dell’Opera”, trasposta in musical e rappresentata da Niccolò Pelusi, Dario Ricchizzi, Maria Cristina Solfanelli e Yuri Sablone. (Inform)

"notizie tratte da: INFORM, AISE, 9COLONNE".

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