11234 Se un Italiano su quattro pensa che i migranti siano diventati la metà della popolazione italiana

20140715 09:44:16 giuliam

Più del 20% degli Italiani sono convinti che i migranti siano 30 milioni, ovvero la metà della popolazione italiana. Tra disinformazione e pericolosi sofismi aumenta la tensione in una situazione già molto critica.

Spesso può accadere che politica e media facciano passare un’immagine distorta della realtà: difatti una gran parte degli italiani degli italiani è fermamente convinta che gli immigrati siano diventati numericamente la metà della popolazione del nostro paese.

Sono diversi gli allarmismi che si susseguono attraverso le parole di alcuni sprovveduti politici che parlano di rischi di una veera e propria invasione. Questo comporta che se quasi il 70% degli italiani pensano che i numeri degli immigrati in italia siano sottostimati e un italiano sul quattro pensa che questi raggiungano la cifra iperbolica di 30 milioni, ovvero di metà della popolazione italiana. Solo l’8% degli italiani ha un’idea del numero reale degli stranieri in Italia.

Un’altra idea diffusa tra la gente è che i migranti siano una spesa eccessiva sulle casse dello Stato. Tuttavia si dimentica come senza immigrati non c’è crescita e come questi apportino una spinta fondamentale all’economia del nostro paese.

Questi numeri fanno capire la percezione degli italiani nei confronti di stranieri e migranti, e forse alla luce di questo si può capire meglio cosa sta accadendo a Castel Volturno in questi giorni.

Qui infatti sembra essersi ingaggiata una vera e propria guerra tra Italiani e stranieri, dopo una rivolta causata da un aggressione a colpi di arma da fuoco a due cittadini ivoriani incolpati di un furto di una bombola a gas.

Due blocchi contrapposti uno fatto dalle famiglie del posto e dai bianchi italiani il secondo da africani, spesso senza regolare permesso di soggiorno che sbarcano sulle coste e restano a lavorare nelle occupazioni più umili e pesanti.

Il problema è che ormai in Italia si è ingaggiata una guerra tra poveri senza frontiera e la disinformazione aumenta l’odio e la paura, aumentando tensioni in una situazione già gritica e difficile.

Redazione
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