11227 Uscito l’ultimo numero di Nuovo Paese, mensile della Filef Australia

20140707 17:03:00 redazione-IT

[i]l’Editoriale di Frank Barbaro[/i]
[b]Leadership che diventa leadocracy[/b]
La democrazia occidentale invece di raggiungerlo si sta allontanando dallo spirito delle parole del Presidente Abraham Lincoln che lodava l’importanza di creare un “governo del popolo, dal popolo, per il popolo” nel suo intervento di Gettysburg nel 19 novembre 1863.
Era un intervento avvenuto durante la guerra civile che confermava la nascita degli USA e puntava sull’affermazione dell’uguaglianza nel cammino di quell’emergente superpotenza.
Oggi i governi sembrano essere governi del mercato della finanza globale più che essere governi dei popoli.
Spesso le scelte politiche ed economiche vitali per la vita sono contrarie al parere della gente e vengono applicate da una leadership che regge su una autorità fragile e propagandista.

In un fenomeno che sfrutta la vulnerabilità delle istituzioni democratiche e la marginalizzazione dell’autentica partecipazione popolare.
I leaders non soffrono le conseguenze socialmente brutali e ambientalmente disastrose delle loro scelte economiche che, anzi, aiutano l’accumulo di ricchezze smisurate e di potere nelle mani di pochi privilegiati e impoveriscono le moltitudini di lavoratori, precari, semi occupati, disoccupati, pensionati, etc.
L’esempio lampante e tragico di una forma di “leadocracy” è rappresentato dal disastro creato in Iraq da i capi di governo Bush, Blair e Howard. Il “leader” sostituisce cio’ che una volta era il re, agendo sul destino di popoli.

[b]Leadership that becomes leadocracy [/b]

Western democracy instead of nearing is moving away from the spirit of President Abraham Lincoln’s insistence for a “government of the people, by the people, for the people” in his speech at Gettysburg in November 19, 1863.
They were spoken during the civil war that consolidated the birth of the USA and affirmed the value of equality in the emerging superpower.
Today, governments seem to govern for global finance rather than for people.
Often fragile and propagandistic leaderships make political and economic choices on vital matters contrary to public interest or opinion. It is a phenomenon that exploits the vulnerability of democratic institutions and the marginalization of authentic popular participation.
The leaders do not suffer the consequences of economic choices (socially brutal and environmentally disastrous) but instead favour the enormous accumulation of wealth and power for a privileged few at the impoverishment of the rest.
A glaring and tragic international example of this leadocracy is the mess created in Iraq by leaders like Bush, Blair and Howard who in that instance, like kings of old, dragged their people into war.

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