10298 ASSEMBLEA PLENARIA CGIE: La relazione del Comitato di Presidenza

20121205 18:36:00 redazione-IT

[b]Elio Carozza: in vista delle elezioni politiche del 2013, porre in essere alcuni accorgimenti che senza modificare la legge attualmente in vigore consentano di superare le disfunzioni evidenziate nelle passate tornate elettorali[/b]

ROMA – Alla relazione di governo ha fatto seguito l’illustrazione della relazione del Comitato di Presidenza da parte del segretario generale del Cgie Elio Carozza che, dopo aver sottolineato la positiva inversione di tendenza delle politiche per gli italiani all’estero dell’attuale governo rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti, ha evidenziato l’esigenza di salvaguardare l’ormai sottile filo di fiducia che ancora lega le nostre comunità nel mondo all’Italia. Un legame che, se dovesse venire meno, porterebbe non poco danno al nostro Paese, anche perché le comunità italiane all’estero e gli oriundi rappresentano un importante elemento di valorizzazione del “made in Italy” nel mondo.

Carozza ha poi ricordato come nel Comitato di Presidenza dello scorso giugno, dopo gli anni di chiusura del governo Berlusconi, si sia riaperto il dialogo con il nuovo esecutivo che ha portato alla conversione del decreto-legge, volto a consentire il recupero di alcuni finanziamenti che “anche se pur largamente insufficienti, hanno permesso di tamponare e pertanto di non smantellare la rete di supporto ai corsi di lingua e cultura italiana, di far fronte alle più impellenti urgenze dell’assistenza ai nostri connazionali in serissime difficoltà e di evitare la chiusura delle sedi dei Comites. In quella stessa riunione – ha proseguito Carozza – fu convenuto che avremmo iniziato il percorso per aprire un cantiere di riforme sulle quattro principali tematiche che riguardano gli italiani all’estero: quella relativa all’insegnamento e alla diffusione della lingua e cultura italiana, quella sulla rappresentanza, sull’assistenza e sull’informazione. Fu deciso di organizzare – insieme al Governo, alle Consulte regionali e al Consiglio Generale quattro seminari”. Incontri che avranno luogo, oltre a quello in programma nell’attuale Assemblea, nelle due plenarie del 2013.

Dopo aver ricordato la scarsità delle risorse a disposizione del Cgie e l’alto senso di responsabilità evidenziato dai consiglieri in questo grave momento di difficoltà economica, Carozza ha posto in evidenza la necessità di rivedere, alla luce del fatto che le comunità all’estero sono profondamente cambiate, l’impianto legislativo soprattutto per quanto riguarda la diffusione e l’insegnamento della lingua e cultura italiana, l’informazione e la stessa rappresentanza. Il segretario generale ha poi ipotizzato sia una maggiore partecipazione della Consulta Nazionale dell’Emigrazione (CNE) ai gruppi di lavoro preparatori dei prossimi seminari, sia una più intensa attenzione da parte delle regioni per le Consulte regionali dell’emigrazione.

In vista di un possibile fallimento della riforma elettorale, che prevede al suo interno alcuni accorgimenti volti a mettere in sicurezza il voto all’estero, da Carozza è stato inoltre chiesto di porre in essere alcuni accorgimenti che, senza modificare la legge attualmente in vigore consentano di superare le disfunzioni evidenziate nelle passate tornate elettorali. Dopo aver lanciato un appello al ministro Terzi e al Governo affinché si concluda un accordo con il Canada che consenta ai nostri connazionali ivi residenti di votare per corrispondenza, il segretario generale ha evidenziato come nella legge di stabilità, nonostante il dato positivo delle risorse per alcuni capitoli di spesa per gli italiani all’estero riportate al livello del 2011, l’azione della spending review abbia portato, per quanto riguarda la diffusione della lingua e cultura italiana in Europa, al richiamo degli insegnanti di ruolo.

Per quanto concerne l’introduzione del voto elettronico e la soppressione dei capitoli di spesa, nell’ambito della programmazione triennale del Governo, per le elezioni dei Comites e del Cgie, Carozza ha sottolineato come l’eventuale ricorso alla modalità elettronica del voto non debba escludere il voto per corrispondenza e l’eventuale costituzione dei seggi elettorali per lo stesso voto elettronico.

“Suscita ancora più sorpresa e perplessità – ha concluso Carozza – la soppressione del capitolo di spesa per il rinnovo del Cgie a cui la legge di rinvio delle elezioni e il ricorso al voto elettronico non fa nessun riferimento… Vogliamo ancora credere che il Senato sia in grado di sanare questa situazione assumendo un atteggiamento diverso”. (G.M.-Inform)

 

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