10555 Mappa dei siti più importanti.

20130311 12:48:00 guglielmoz

L’Italia non c’è. Nessuna città del nostro Paese compare nelle prime cento che ospitano i server dei nodi della Rete più importanti
IN TESTA HOUSTON,

MILANO – “Houston abbiamo un problema… col sito”. Così andrebbe rivista la frase simbolo della missione spaziale Apollo 13, alla luce degli ultimi dati emersi sulla distribuzione dei maggiori siti web nel mondo. Perché la metropoli dei petrolieri e dell’industria aerospaziale statunitense potrebbe ora rivendicare anche il ruolo di capitale del web. La più grande città del Texas ospita infatti il maggior numero dei principali siti web, quelli classificati nel primo milione per popolarità e importanza da Alexa, la nota società di ranking e statistiche della Rete.

STATI UNITI – Precisamente a Houston hanno casa oltre 50mila di questi top websites. Un primato mondiale che scalza anche la celebre Mountain View, sede di Google, la quale infatti è in seconda posizione con quasi 30mila siti. Poi si ritorna in Texas con Dallas, terza con quasi 25mila siti. E poi in Arizona, a Scottsdale. Insomma, i siti più popolari del web risiedono nel sud degli Stati Uniti. A immortalare in una mappa questa inusuale geografia è Royal Pingdom, società svedese che monitora internet. L’anno scorso la stessa azienda ci aveva svelato che il 43 per cento dei siti che stanno nel primo milione del ranking di Alexa erano ospitati negli States. Ma ora i suoi analisti sono andati a vedere città per città a livello mondiale per mappare come si distribuisce sui server la fetta più popolare del web.

L’ASIA – Il risultato non solo incorona Houston, ma svela anche altri dettagli sul resto del mondo. Tra le prime cento città per web hosting, cioè con server che ospitano i maggiori siti, dominano gli americani e l’Asia, con città quali Pechino, Tokyo e Osaka. L’Europa compare poco e solo a partire dalla ventesima posizione con Amsterdam. Seguono Berlino (28esima) e Parigi (32esima), e non c’è traccia di Italia, mentre ci sono Bangkok, Taipei, Hanoi. Ma anche Buenos Aires.

I DATA CENTER – In realtà la medaglia d’oro di Houston non è una grossa sorpresa per gli addetti ai lavori. La città infatti è sede di numerosi data center tra cui quelli della SoftLayer Technologies, un piccolo colosso che da sola raccoglie oltre 100mila server nelle sue infrastrutture. E che fa a sua volta da host per altri host, facendo quindi convergere su di sé siti popolari ospitati da grossi provider. Di Mountain View si è detto, e si ricorda che Google offre servizi di hosting come Blogger. Dallas è un altro luogo pieno di data center che servono aziende del settore web hosting, quali Rackspace. E la piccola Scottsdale? Qui ha sede GoDaddy, altra grossa impresa che gestisce domini e ospita siti. Così l’Arizona Dream passa anche per dei cavi di rete.
di Carola Frediani

 

Visits: 7

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.