20120621 11:04:00 red-roma
Si moltiplicano le decisioni dei Comuni che decidono di applicare la tassazione IMU prevista per la prima casa alle abitazioni degli emigrati, purchè non affittate.In questo senso ha deciso il Comune di Menfi in provincia di Agrigento, riconoscendo e rispettando il profondo legame che lega gli emigranti al loro paese di origine.
Lo ha confermato il Sindaco Michele Botta al Presidente del Comites di Norimberga che lo aveva interpellato in tal senso.
Anche il Comune di Menfi, in provincia di Agrigento, applicherà all’Imu sulle abitazioni, che i corregionali all’estero posseggono nel territorio comunale, l’aliquota come prima casa.
È quanto confermato dal sindaco Michele Botta al presidente del Comites di Norimberga, Giovanni Ardizzone, che lo aveva interpellato dopo aver lanciato una petizione in merito e aver scritto all’Anci.
"Il Sindaco – riferisce oggi Ardizzone – ha mostrato molto rispetto della nostra storia di “fratelli emigrati” e dei nostri sacrifici, nonché lungimiranza per quanto attiene la salvaguardia degli interessi territoriali in quanto tali tributi, adeguatamente utilizzati, costituiscono delle misure atte a potenziare il territorio e non a deprimerlo, evitando gli effetti negativi di eventuali pericolose disaffezioni e le loro conseguenti implicazioni i cui effetti potrebbero risultare di non poca valenza nel presente e nel futuro del nostro territorio".
"Al Sindaco Botta – aggiunge Ardizzone – esprimo, a nome di tutti i connazionali del nostro Comune ed anche a nome del Comites di Norimberga, la nostra più sincera gratitudine, certi che anche i membri del Suo consiglio vorranno esprimersi nello stesso senso a cui rivolgo, anticipatamente, il nostro più vivo ringraziamento".
Il sindaco ha risposto anche per iscritto alla lettera del presidente del Comites: "spero – conclude Ardizzone – che anche gli altri Sindaci d’Italia mostrino la stessa sensibilità e lungimiranza del Sindaco del Comune di Menfi".
Nella lettera, Botta assicura "che siamo vicini ai nostri concittadini che risiedono all’ Estero, dei quali conosciamo i sacrifici e le enormi difficoltà che ha comportato la lontananza dalla nostra nazione, siamo propensi a valutare positivamente la richiesta relativa al pagamento dell’aliquota IMU sulla prima casa, nel senso che ci appare equo doverla considerare come prima unità abitativa".
"L’atto definitivo – precisa il sindaco – è però di competenza del Consiglio Comunale, che dovrà esprimersi e deliberare in merito, infatti è il Consiglio Comunale che può assimilare ad abitazione principale e quindi riconoscere l’aliquota agevolata e la relativa detrazione di imposta all’ immobile posseduto dai cittadini iscritti all’AIRE. Per quest’anno il decreto fiscale (art. 4, comma 5 del Dl 16/2012 ) ha eliminato l’applicazione di sanzioni e interessi per chi effettua un pagamento in misura diversa da quella prevista applicando le regole generali. Nei Comuni che hanno annunciato l’intenzione di effettuare l’assimilazione è già possibile pagare l’acconto con aliquota ridotta e detrazione, sanando poi il tutto a saldo senza maggiori oneri, se l’idea dell’assimilazione non trovasse spazio nella delibera definitiva".
Il sindaco Botta, però, si dice "certo che, relativamente alla problematica in oggetto, anche i Consiglieri Comunali non potranno che essere concordi con il mio pensiero. Già il Comune di Menfi, sensibile alle problematiche degli emigrati, ha da tempo predisposto una riduzione sulla TARSU del 30% per i residenti all’estero, proprio in quello spirito solidale verso i nostri fratelli emigrati. Mi farò portavoce anche con i Colleghi Sindaci dei Comuni delle Terre Sicane, fiducioso nella condivisione dei sentimenti di solidarietà verso i concittadini residenti all’estero".
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