11961 Claudio Micheloni in Senato, sull’esito del referendum in Svizzera

20160302 20:38:00 redazione-IT

In Senato l’intervento di Claudio Micheloni (Pd, ripartizione Europa) sull’esito del referendum in Svizzera sull’espulsione automatica degli stranieri in caso di reati gravi. “Un no che auspico sia utile all’Europa affinché rifletta su come si sta comportando nei confronti dei flussi migratori che è chiamata a gestire”

Il presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato, Claudio Micheloni, parlamentare eletto per il Pd nella ripartizione Europa, è intervenuto in Aula per segnalare l’esito della votazione popolare sull’iniziativa di espulsione degli stranieri che commettono reati svoltasi nella Confederazione domenica 28 febbraio. Riferendo in proposito, Micheloni ha definito tale votazione “di estrema importanza per tutti gli stranieri che vivono in Svizzera e, dunque, anche per il mezzo milione di italiani”

, spiegando come l’iniziativa, bocciata dalle urne, proponesse “di introdurre nella Costituzione svizzera un elenco di reati che avrebbe obbligato i giudici a pronunciare l’espulsione di chi li avesse commessi, reati che andavano dai più gravi ai più banali”.
“Sono stati mesi difficili per noi: abbiamo contribuito alla campagna elettorale e c’è stata una grandissima mobilitazione civile in Svizzera. Anche da qui, dall’Aula del Senato, senza poterne parlare prima perché sarebbe stata un’ingerenza, ma a titolo personale, i senatori del collegio estero, il collega Di Biagio e il sottoscritto – ha ricordato Micheloni – hanno fatto appello ai nostri doppi cittadini”.
L’esponente democratico ha poi segnalato come il popolo svizzero abbia respinto l’iniziativa “a larghissima maggioranza”, con una bocciatura arrivata dal 58,9% della popolazione. Un risultato contrario a quanto prospettato nei sondaggi e alle aspettative dei più, in ragione anche del possibile effetto dell’emergenza migratoria subita in questo momento dall’Europa. “In questa specifica tornata eravamo preoccupati perché quanto sta accadendo in Europa è benzina per le forze di destra in Svizzera. Era difficile argomentare – spiega Micheloni, – nei dibattiti che abbiamo sostenuto, che quella iniziativa era inaccettabile, quando ci veniva risposto che la Svezia annuncia 80.000 espulsioni, che in Francia si rimette in discussione la doppia cittadinanza e in Macedonia ci sono chilometri di filo spinato”.
“In questo momento la Svizzera ha problemi, perché su una popolazione di otto milioni di abitanti conta due milioni di stranieri e sono circa 300.000 i clandestini che lavorano in nero. Non è vero che tutto è perfetto in quel Paese, ma malgrado queste difficoltà – segnala l’esponente democratico, – quel popolo ha detto no. E io ho voluto ricordarlo in questa sede e ringraziare il popolo svizzero per il voto espresso, sperando che sia utile all’Europa affinché rifletta su come adesso si sta comportando nei confronti dei flussi migratori che è chiamata a gestire”.
Micheloni ha concluso il suo intervento dichiarandosi “orgoglioso di essere italiano, orgoglioso di questi Governi che salvano vite nel Mediterraneo e anche orgoglioso di essere cittadino svizzero”.

(Inform/eminews)

 

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