11967 PD – Parlamentari estero

20160308 23:49:00 guglielmoz

1 – FEDI (PD): Agevolazioni fiscali all’estero: la Farnesina si ferma alla sintassi?
“Il nostro emendamento era ben scritto – sottolinea l’On. Marco Fedi – ed è allarmante che il MAECI si sia reso conto solo ora di non poter procedere alla estensione pratica delle agevolazioni fiscali fuori dai confini dello spazio economico europeo a causa di un refuso in sede di coordinamento legislativo”.
2 – FEDI (PD): È tempo di aprire una discussione vera sul futuro dei COM.IT.ES e del CGIE. Il responsabile per gli italiani nel mondo del PD, Eugenio Marino, ha avuto l’intuizione di anticipare i tempi e i contenuti di un confronto sugli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, che avverrà nell’immediato nell’area del PD e del centrosinistra, ma che presumibilmente avrà un’eco anche nel nuovo CGIE, recentemente ricostituito
3 – L’ON. Francesca LA MARCA ha partecipato a diversi incontri e iniziative svoltisi in ontario nel fine settimana
L‘On. Francesca La Marca nel corso del recente week end è stata presente in Canada a diverse iniziative organizzate in ambito comunitario, dedicate a impegni umanitari e alle celebrazioni della festa internazionale della donna

1 – FEDI (PD): Agevolazioni fiscali all’estero: la Farnesina si ferma alla sintassi?
“Il nostro emendamento era ben scritto – sottolinea l’On. Marco Fedi – ed è allarmante che il MAECI si sia reso conto solo ora di non poter procedere alla estensione pratica delle agevolazioni fiscali fuori dai confini dello spazio economico europeo a causa di un refuso in sede di coordinamento legislativo”.
Roma, 7 marzo 2016
L’emendamento alla legge di Stabilità 2016 ha introdotto l’estensione delle agevolazioni fiscali, incluse le detrazioni per carichi di famiglia previste dal TUIR, anche ai soggetti residenti in Paesi extracomunitari i quali producono più del 75% del reddito complessivo in Italia.
Oggi ho chiesto al MEF dei chiarimenti interpretativi ed applicativi relativamente al nuovo art. 24 del TUIR, comma 3-bis, così come modificato dalla legge di Stabilità. La volontà del legislatore di estendere i benefici fiscali in questione ai soggetti residenti nei Paesi extracomunitari è indiscutibile, al di là di un mero refuso sintattico. Pertanto ho chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze di avviare ogni utile iniziativa di interpretazione della nuova norma per confermare che le agevolazioni fiscali sono estese ai soggetti residenti nei Paesi extracomunitari a patto che risiedano in Paesi che forniscano un adeguato scambio di informazioni.

2 – FEDI (PD): È TEMPO DI APRIRE UNA DISCUSSIONE VERA SUL FUTURO DEI COM.IT.ES E DEL CGIE. Il responsabile per gli italiani nel mondo del PD, Eugenio Marino, ha avuto l’intuizione di anticipare i tempi e i contenuti di un confronto sugli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, che avverrà nell’immediato nell’area del PD e del centrosinistra, ma che presumibilmente avrà un’eco anche nel nuovo CGIE, recentemente ricostituito. ROMA, 8 MARZO 2016
Indipendentemente dalla discussione che si svolgerà nell’appuntamento di Basilea, il 12 marzo, dalle proposte che in esso emergeranno e dalla capacità di trasformarle in riforme effettive, vorrei approfittare dell’occasione per esprimere sul tema alcuni orientamenti generali. Non si discute di cariche e incarichi ma della direzione futura della “rappresentanza”. Si tratta di un metodo di dialogo e di partecipazione a mio giudizio positivo, non sempre adottato di fronte a scelte di riforma, per cui ne vanno apprezzati intenti e implicazioni politiche.
Per gli italiani all’estero, ritengo si debba parlare di una “rappresentanza” atipica, marcata da differenze sostanziali, che vanno considerate. I Com.It.Es., infatti, sono eletti direttamente ma per assolvere il loro mandato non hanno veri strumenti di esercizio della rappresentanza. Non assumono decisioni politiche o di bilancio sul futuro delle comunità che rappresentano. Non determinano direttamente scelte che hanno influenza sulla vita degli elettori che li hanno votati. Da anni non ricevono risorse sufficienti per assolvere i pur limitati compiti che ad essi sono conferiti. Pur scontando la particolarità di essere organismi che operano in contesti stranieri, mancano gli elementi centrali della rappresentanza. Nella realtà dei fatti essi esercitano un ruolo importante di conoscenza delle realtà, di analisi e proposta ma non di vera e propria rappresentanza.
Il ruolo del C.G.I.E. richiama più il “negoziato”, l’azione di lobby, la sollecitazione dei massimi livelli istituzionali. Un’azione che si svolge in “sostituzione” di altri soggetti, in una forma di rappresentanza diretta dei Com.It.Es.
Con gli anni e in virtù della presenza dei parlamentari eletti nella circoscrizione Estero il tema della rappresentanza si è spostato sul piano più strettamente politico-parlamentare. Abbiamo rafforzato la soluzione della Circoscrizione estero e questo, in termini di principio e di ricadute pratiche per le nostre comunità, non è cosa da poco. Oggi dobbiamo sentire su di noi la stessa responsabilità per rafforzare gli unici strumenti di analisi e interpretazione culturale e sociale della realtà che abbiamo all’estero e che possono affiancare utilmente l’azione politico-parlamentare.
Il mio modello di definizione del loro ruolo è molto vicino agli organismi consultivi del mondo anglosassone. Si tratta di comitati con compiti consultivi che nei paesi anglosassoni sono normalmente nominati e non eletti. Le elezioni naturalmente non rappresentano un problema ma se dessero luogo a competizioni elettoralistiche potrebbero allontanare capacità professionali e capacità critiche invece indispensabili per proporre soluzioni nuove. L’elezione diretta, in ogni caso, non deve rappresentare una condizione che ne snaturi ruolo e funzioni.
Analogamente, se la base di partecipazione al voto è limitata numericamente ed avviene attraverso forme di consultazione elettronica ciò dovrebbe rafforzarne le caratteristiche di composizione qualificata per assolvere un compito di conoscenza della realtà.
In altre parole, meglio più democrazia che meno democrazia, purché il fine ultimo non sia esclusivamente l’esercizio formale o, peggio, formalistico della democrazia!
Sul piano della disponibilità complessiva delle risorse, non possiamo fare a meno di constatare che è sempre più difficile rendere sostenibile l’esistenza di una “rappresentanza” articolata su molti livelli che oggi costa, solo per le operazioni di rinnovo, più di 5 volte il totale delle dotazioni di bilancio per l’attività ordinaria di Com.It.Es e CGIE di 5 anni.
E questo avviene mentre i Com.It.Es e il CGIE non riescono ad avere le risorse per quel serio ed utile lavoro di approfondimento che è indispensabile per il Governo e il Parlamento ai fini di una puntuale comprensione della realtà e del sostegno all’integrazione delle nostre comunità nel mondo. Buon lavoro di riflessione. On. Marco Fedi

3 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA HA PARTECIPATO A DIVERSI INCONTRI E INIZIATIVE SVOLTISI IN ONTARIO NEL FINE SETTIMANA
L‘On. Francesca La Marca nel corso del recente week end è stata presente in Canada a diverse iniziative organizzate in ambito comunitario, dedicate a impegni umanitari e alle celebrazioni della festa internazionale della donna. ROMA, 8 MARZO 2016
Sabato, 5 marzo, la parlamentare ha partecipato ad "Abruzzo in Festa", un "fundraising dinner" organizzato dalla Federazione Abruzzese di Hamilton e Distretto, a beneficio del "Juravinski Cancer Centre" di Hamilton. L’evento si è tenuto a Stoney Creek, Ontario, cittadina con una forte presenza di italiani nei pressi di Hamilton; erano presenti circa 300 persone. Nell’incontro è stata data notizia di una raccolta di $20,000.00 a beneficio di questo centro specializzato nella ricerca e nella cura del cancro.
All’incontro sono stati presenti Fred Eisenberger, attuale sindaco di Hamilton, Joseph Mancinelli, International Vice President and Regional Manager Central and Eastern Canada LiUNA (Laborers’ International Union of North America), Larry Di Ianni, ex sindaco della città di Hamilton, di origine abruzzese, e Giuseppe Patricelli, vice console onorario di Hamilton.
L’On. La Marca ha preso la parola indicando le ragioni della sua presenza tra gli abruzzesi dell’Ontario: “La prima è quella di partecipare all’incontro di una delle comunità più considerate e coese tra quelle che si sono formate in Ontario negli ultimi anni. La seconda è che ho ancora dentro di me l’incanto della terra d’Abruzzo che ho visitato e attraversato più volte”. La Marca ha concluso il suo intervento ricordando il suo contributo integrativo alla mozione sulla ripresa del Mezzogiorno, approvato a larga maggioranza dalla Camera.
Domenica 6 marzo, presso il Northwood Community Centre di Toronto, organizzato dalla consigliere comunale Maria Augimeri, La Marca ha partecipato a un incontro di donne di culture ed esperienze diverse, in occasione della Festa della Donna. Si è trattato di un incontro molto stimolante all’insegna dell’interculturalità: ognuna delle presenti ha raccontato la sua storia personale e l’On. La Marca ha parlato della sua esperienza di canadese e dii italiana, chiamata ad assolvere ad un delicato impegno politico in qualità di italo-canadese e a compiti istituzionali in qualità di parlamentare italiana.
Subito dopo la parlamentare si è spostata a Oshawa, Ontario, all’"Italian Recreation Club", per un ricevimento in occasione della Festa della Donna. Nell’occasione sono state premiate tre donne che si sono distinte in campi diversi.

L’On. La Marca nel suo intervento ha sottolineato come partecipare alla ricorrenza dell’8 marzo tra donne italiane all’estero sia un valore aggiunto. “La donna in emigrazione, infatti, è stata l’anello che ha saldato il passato con il presente e il futuro, che ha cementato i rapporti familiari e di comunità, che ha saldato noi agli altri. Nessuno come la donna in emigrazione ha incarnato i valori profondi che tutte le donne hanno voluto mettere a fondamento della loro festa”. “Per questo, le battaglie per i diritti delle donne non sono cose che riguardano solo le loro vite – ha concluso la parlamentare –, ma riguardano tutti. Sono medicine capaci di migliorare la salute del mondo, ancora troppo malato di ingiustizie, guerre, violenze, esclusioni e diritti negati”.
Al termine dell’evento, l’On. La Marca ha partecipato ad un incontro con i membri del circolo PD di Toronto, con i quali ha avuto uno scambio di vedute sulla situazione politica e sugli impegni futuri del Circolo.

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