8394 PUTIN: CREARE UN MERCATO UNICO DA LISBONA A VLADIVOSTOK

20101130 13:22:00 redazione-IT

[b]Il premier russo si incontra con Angela Merkel. Sul tavolo un accordo in cinque punti per i prossimi 50 anni per un’alleanza strategica tra Mosca e l’Unione Europa che porti a un’unica zona di libero scambio[/b]

In vista dell’incontro di venerdì con Angela Merkel, Vladimir Putin ha scritto una lunga lettera al quotidiano tedesco Sueddetusche Zeitung in cui lancia la proposta per un’alleanza economica strategica tra la Russia e l’Unione Europa. Questa crisi, scrive il premier russo, ha dimostrato quando l’Europa e Mosca siano dipendenti l’uno dall’altro. Per poter affrontare le sfide di un economia mondiale che si va sempre più polarizzando attorno a grandi centri, Putin propone alla Ue la creazione di un piano congiunto che possa portare "alla creazione di un mercato unico che vada da Lisbona a Vladivostok". Centrale per dare l’avvio di questa collaborazione, però, è l’ingresso della Russia nel Wto, una richiesta che è partita da Mosca già nel 1993 e che forse, si realizzerà nel 2011. Un mercato unico dal valore di bilioni di euro – la proposta di Putin si articola su cinque punti.

Nel primo propone la creazione di un’unione commerciale tra la Ue e la Russia che possa un giorno trasformarsi in una zona di libero scambio di merci, persone e servizi. "Un mercato unico – scrive il premier russo – dal valore di svariati bilioni di euro". Nel secondo punto propone "una politica industriale comune che unisca le risorse tecnologiche e il potenziale di materie prime di Russia ed Europa". Strategiche sarebbero alleanze nell’industria automobilistica, aeronautica e navale con l’obiettivo di creare una "nuova ondata di industrializzazione che copra tutto il continente". Ma il primo ministro russo propone inoltre una politica di incentivi che aiuti anche le piccole e medie imprese di tutto il continente euroasiatico.

Una politica energetica comune – è il terzo punto a toccare uno dei temi più sensibili nei rapporti Mosca Bruxelles, quello dell’energia. Putin propone la creazione di un sistema energetico comune. "Negli ultimi anni – scrive Putin – il tema della collaborazione energetica tra Russia e Unione Europa è stato un tema che ha attirato molta attenzione su di sé ed è stato eccessivamente politicizzato."
Secondo il politico russo la creazione dei due gasdotti sponsorizzati da Mosca, Nord Stream eSouth Stream, possono offrire all’Europa un offerta energetica diversificata. Partendo da questo Putin chiede all’Europa una collaborazione che vada dall’estrazione fino alla fornitura finale. Il premier russo non manca poi di avvertire gli europei dei rischi di togliere l’offerta energetica dal controllo pubblico per liberalizzarlo. "Ricordatevi – scrive Putin – chel’ultima crisi economica è stata causata in buona parte da un’avventata liberalizzazione dei mercati finanziari".

Come Helmut Kohl – il quarto punto offre un più intenso scambio accademico tra ricercatori e università europee e russe, con l’offerta da parte di Putin di aprire i laboratori di Mosca agli scienziati della Ue, mentre il quinto punto propone l’abolizione della politica dei visti per tutti gli europei che vogliono andare in Russia. Di fronte a chi potrebbe nutrire dubbi sull’unione tra due realtà così diverse come quella della Ue e della Russia Putin ricorda il precedente di Helmut Kohl, che decise di unificare le due Germanie senza aspettare che l’est fosse pronto. "La storia ha dimostrato quanto quella decisione fosse giusta e oggi ci viene offerta l’opportunità di una scelta altrettanto storica. Qualcuno potrà trovare questa mia proposta troppo ambiziosa, ma nel mondo odierno diventa possibile quello che fino a ieri sembrava un sogno".

Nonostante pochi giorni fa Angela Merkel abbia dichiarato al Bundestag che ormai la Russia si sia trasformata da avversario in partner strategico per la Germania e la Ue in realtà esistono ancora punti da risolvere nei rapporti tra Berlino e Mosca. Il governo tedesco appoggia i gasdotti russi, South Stream e Nord Stream (al cui vertice siede tra l’altro l’ex cancelliere Gerhard Schroeder), ma non rinuncia ai suoi investimenti in Nabucco, il gasdotto concorrente sostenuto dagli Stati Uniti. Al centro dell’incontro di venerdì si parlerà inoltre della probabile uscita della tedesca E.On Ruhrgas da Gazprom. Con il suo 3,5% il gruppo germanico era l’investitore straniero più importante nel gigante energetico russo.

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