8370 Cgil in piazza, è il momento di cambiare l’Italia

20101123 19:07:00 redazione-IT

[b]Susanna Camusso presenta la manifestazione: "Rimettere al centro lavoro e giovani, affrontare il nodo delle pensioni future. Il governo non si occupa di problemi veri: cambi agenda politica o meglio andare al voto". Treni e pullman da tutto il paese[/b]
di Paolo Andruccioli

ROMA – "Il nostro paese sta costruendo un grosso debito sulle spalle dei giovani, sia in termini economici, sia in termini sociali, a cominciare dalla mancanza di lavoro e della precarietà diffusa. È un concetto molto chiaro se si pensa a quello che saranno le pensioni future, oppure allo stato di dissesto generalizzato del nostro territorio. Serve al più presto una nuova agenda politica che rimetta al centro la tematica del lavoro e dei giovani". Con queste parole la nuova segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha presentato oggi (22 novembre) alla stampa la manifestazione nazionale di sabato 27 novembre, dal titolo "Il futuro è dei giovani e del lavoro" che si concluderà con il comizio a Piazza San Giovanni (il primo comizio di Camusso come segretaria).

[url]http://www.youtube.com/watch?v=J87Po0gqgoo&feature=player_embedded[/url]

I temi che riguardano direttamente i giovani – ha spiegato – sono tantissimi, a cominciare proprio dal lavoro precario e dalle pensioni che saranno presumibilmente da fame, un tema che impone al sindacato di ridiscutere interamente del sistema previdenziale. "Non basta più infatti – così Susanna Camusso – fare appelli generici alla previdenza complementare". Se non si affronta per tempo e alla radice la questione del lavoro dei giovani, saremo di fronte al rischio concreto di prepararci ad una intera generazione affidata all’assistenza sociale. Camusso ha detto che la Cgil ha molto chiara la situazione politica.

La manifestazione nazionale (che era stata decisa molto prima dello scoppio della crisi politica attuale), cade in un contesto di generale confusione politica. "In questo contesto – ha proseguito – l’unica cosa chiara è che il governo non si è mai occupato dei problemi veri del paese. Per questo è arrivato il momento di cambiare ed è evidente che se non si troveranno soluzioni politiche adeguate, è molto meglio andare al voto".

La mobilitazione di sabato prossimo, ha illustrato la segretaria, arriva dopo 3 scioperi generali, un numero infinito di mobilitazioni e manifestazioni nazionali e locali. La Cgil ripropone la sua piattaforma molto articolata (durante la conferenza stampa è stato distribuito un documento di cinque pagine di proposte). Ma se non si avranno risposte dalla politica? "Dopo la manifestazione – ha risposto – valuteremo i risultati e quale continuità dare alla nostra mobilitazione".

È toccato poi a Enrico Panini, segretario confederale responsabile dell’organizzazione, entrare nel merito dei dettagli organizzativi. Con una premessa, che è stata spiegata dalla stessa Camusso: la Cgil non fornirà cifre complessive sabato prossimo per evitare di entrare nel solito vortice della guerra delle cifre. "Quella di sabato 27 è l’ottava manifestazione nazionale dal 2008 – ha dettagliato Panini – sono stati già organizzati 2100 pullman che conterranno 120 mila passeggeri; 13 treni speciali, mentre tutte le strutture sono mobilitate in ogni territorio ad organizzare altri tipi di trasporto. Non abbiamo invece ancora il dato di Roma città, ma dai nostri riscontri ci risulta che si tratterà di una manifestazione imponente".

I cortei saranno due (Ostiense e piazzale della Repubblica) e non tre come di solito. Mancherà infatti il corteo che tradizionalmente parte dalla stazione Tiburtina, attualmente impraticabile per i lavori in corso di rifacimento del sito ferroviario. Gli interventi dal palco – ha fatto sapere Panini – saranno sette più quello della segretaria generale a chiudere. Parleranno lavoratori giovani e meno giovani, donne e immigrati. Una novità riguarderà l’intervento di una donna afgana. Non ci saranno adesioni politiche formali di partito. "Stiamo solo raccogliendo l’elenco delle varie delegazioni dei partiti, ma senza la loro adesione". A decine sono invece le associazioni e le organizzazioni del Terzo settore che hanno già annunciato la loro partecipazione.

Nel corso della conferenza stampa, in coda alle informazioni e alle valutazioni politiche sul 27 (Susanna Camusso, rispondendo per esempio ad una domanda sul caso Carfagna, si è augurata che alla ministra vengano date risposte politiche all’altezza e non altro), la Cgil ha anche presentato la nuova tessera 2011, che cambia grafica e formato. Sarà come un bancomat, fondo rosso scuro con sfumature quadrettate. In alto a sinistra la bandiera italiana con il 150° dell’Unità, con la scritta: "Il lavoro unisce l’Italia". In alto a destra l’anno 2011, con l’indicazione del sito: www.cgil.it.

Sotto la scritta in nero in un grande maiuscolo, Cgil, con il quadratino rosso inserito nella elle finale e la scritta "sempre dalla tua parte" poggiata sulla curva della C di Cgil. Nel retro delle nuove tessere (circa 6 milioni di esemplari), il numero della tessera stessa, la categoria di appartenenza, il nome del tesserato/a, il codice fiscale dell’iscritto/a e infine, in basso la firma di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, sindacato affiliato alla Confederazione europea dei sindacati (Ces) e alla Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc-Csi).

www.rassegna.it

 

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