8262 ASSEMBLEA DEL PD: La discussione dei delegati dell’estero

20101011 15:41:00 redazione-IT

COMUNICATO STAMPA PD Estero
[b]Il Documento approvato dall’assemblea[/b]
(Vedi rettifica)

L’Assemblea della Circoscrizione estero del Partito Democratico si è riunita venerdì mattina 8 ottobre, a Busto Arsizio. Dopo l’apertura dei lavori da parte della Presidente dell’Assemblea, Beatrice Biagini, Eugenio Marino, Responsabile nazionale Italiani nel mondo, ha tenuto la sua relazione politica, che ha trovato la condivisione dell’Assemblea durante il partecipato dibattito che l’ha seguita. Al termine di un’ampia e approfondita discussione è stato elaborato un documento politico sulle principali questioni che riguardano gli italiani all’estero, che è stato poi presentato all’Assemblea nazionale, che lo ha recepito e fatto proprio.

L’Assemblea della Circoscrizione estero ha successivamente apportato alcune modifiche allo Statuto del Partito all’estero, votandolo poi nel suo insieme e approvandolo all’unanimità.
Si è quindi proceduto alla votazione degli organi dell’Assemblea e degli organismi dirigenti del Partito. Sono stati eletti all’Ufficio di presidenza dell’Assemblea della Circoscrizione estero Monica Patricia Rizzo (Argentina) e Paolo Da Costa (Svizzera) e come rappresentanti nella Direzione Nazionale Gianluca Galletto (America Settentrionale), Fabio Porta (America Meridionale), Franco Narducci (Europa) e Silvia Finzi (Asia – Africa – Oceania – Antartide).
I delegati esteri hanno poi seguito i lavori dell’Assemblea Nazionale portando il loro prezioso contributo e la loro esperienza maturata all’estero nelle Commissioni tematiche riunitesi la sera di venerdì e la mattina di sabato.

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[b]PD protagonista di un nuovo patto sociale tra l’Italia e italiani all’estero[/b]

Il documento politico dell’Assemblea della Circoscrizione estero recepito dall’Assemblea nazionale del Partito Democratico

Questi sono giorni e settimane in cui il Partito Democratico sceglierà il suo profilo politico per i prossimi mesi e anni a venire. In ballo c’è il futuro del centrosinistra italiano e la costruzione di un’alternativa di governo alla destra italiana, la peggiore d’Europa.
Ma per noi italiani residenti all’estero questa è anche e soprattutto occasione di confronto e dibattito
sulla drammatica condizione di numerose comunità italiane nel mondo.
Sono circa 4 milioni gli italiani che risiedono permanentemente all’estero e molti di più quelli che, pur non avendo la cittadinanza italiana, sono figli e nipoti di famiglie italiane che fin dal primo dopoguerra sono emigrate in altri Paesi europei, nelle Americhe e in Australia. Nel corso degli anni questi cittadini e i loro discendenti hanno contribuito in maniera determinante a risollevare le sorti dell’Italia: con il loro lavoro hanno garantito l’approvvigionamento energetico necessario al rilancio economico e produttivo del Paese; con le loro rimesse dall’estero hanno assicurato livelli minimi di sussistenza ai loro familiari e parenti rimasti in Italia. Questi italiani all’estero sono ambasciatori di un sistema di valori fondato sul multiculturalismo e sulla solidarietà.

Oggi, dopo anni e decenni di politiche miopi e incapaci di valorizzarne il contributo storico e le potenzialità, le donne e gli uomini delle comunità italiane all’estero vivono sotto la minaccia di un governo impegnato a screditarne la dignità e la funzione nel mondo. La destra di governo ha prima tagliato di più del 60% le risorse finanziarie a favore delle politiche per le comunità italiane all’estero; ha poi rinviato a data da destinarsi l’elezione per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.); infine, ha annunciato entro il 2010 la chiusura definitiva di un cospicuo numero di sedi consolari e di ambasciate in tutto il mondo, privando molti dei nostri connazionali dei servizi basilari per l’esercizio dei diritti e delle prerogative in ambito amministrativo, sociale, civile.

Il Partito Democratico deve essere protagonista di un nuovo patto sociale tra l’Italia e le sue comunità all’estero: per investire risorse nella formazione, nell’insegnamento della lingua e per le politiche di assistenza agli indigenti; a favore della riforma e del potenziamento dei Com.It.Es. quali primi organismi istituzionali di prossimità degli italiani all’estero; per una rete consolare rinnovata, capace di soddisfare la crescente domanda della comunità italiana all’estero per servizi e prestazioni di qualità.

1. Mobilità e diritti. Portabilità e integrazione dei diritti pensionistici, infortunistici, disoccupazione (esistono già forme di trasferibilità in materia di sussidi di disoccupazione, che possono diventare un primo termine a partire dal quale estendere la portabilità dei diritti ad altri campi) e di maternità. Creazione di un criterio di proporzionalità inversa fra pressione fiscale e durata del contratto. Lotta alle collaborazioni mascherate da contratti esterni. Estensione dei diritti previdenziali ad ogni forma contrattuale tramite un sistema di flexicurity. Creazione di criteri che permettano di stabilire progressivamente un salario minimo europeo, seppur modulato in funzione del costo della vita delle diverse nazioni.

2. Immigrazione e cittadinanza.
Immigrazione: priorità alla lotta alle mafie internazionali dell’immigrazione; obbligo per gli Stati di stabilire un percorso chiaro e univoco al termine del quale il cittadino immigrato possa, se lo desidera, ottenere la cittadinanza. Vorremmo in particolare che i parlamentari eletti nelle liste del PD promuovessero un’azione politica per la riforma della cosiddetta Direttiva Rimpatri, le cui disposizioni sono in palese contrasto con i principi di libertà, eguaglianza e rispetto dei diritti dell’uomo, principi sul cui rispetto si fonda l’Unione Europea (Art.6 TEU).
Cittadinanza: pieni diritti elettorali per ogni cittadino europeo che viva in uno stato diverso dal proprio stato di origine; il diritto può essere esercitato tramite un sistema di opzione.

3. Europa e diritti civili: Rilancio e approvazione della Direttiva contro tutte le forme di discriminazione presentata dalla Commissione europea lo scorso 2 luglio. Sostegno alle proposte di includere una nozione di discriminazione multipla, fondata sulla combinazione di più fattori di rischio, e di discriminazione per associazione. Sostegno alla inclusione alle molestie sessuali nonché all’applicabilità della Direttiva alle unioni civili e di fatto, rimozione di ogni forma di discriminazione nei confronti della comunità Glbt, rimozione di ogni discriminazione nei confronti della libertà della donna, rimozione di ogni ostacolo allo sviluppo della ricerca scientifica in campo medico.

4. Mercato e diritti sociali. Il nuovo Parlamento Europeo si troverà presto a decidere su importanti provvedimenti legislativi quali la direttiva sull’assistenza sanitaria in Europa e la libera circolazione dei pazienti, sulla questione dei fondi di assicurazione obbligatori e la loro compatibilità con il mercato comune, con i progetti di riforma della direttiva sul distacco dei lavoratori. Occorrono posizioni chiare che garantiscano la mobilità e l’apertura al mercato anche in questi settori, non secondo una serie di parametri vincolanti stabiliti dai singoli stati, ma piuttosto secondo criteri comuni quali: interoperabilità, accessibilità universale, accessibilità di costo, rispetto dei principi di solidarietà.

Come detto si tratta di un contributo sul quale discutere ancora. Anche dopo il 7 giugno, appunto.

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13.10.2010

Rettifica del PD Nazionale

A rettifica della e-mail inviata il giorno 11 ottobre 2010, contenente la prima bozza del documento politico prodotto dall’Assemblea della Circoscrizione estero riunitasi a Busto Arsizio, facciamo presente che, per problemi tecnici, abbiamo inviato una versione sbagliata e non definitiva, per cui ce ne scusiamo.

A questo proposito, dunque, inviamo la versione definitiva del documento così come approvato dall’Assemblea della Circoscrizione estero e recepito dall’Assemblea nazionale.
Lo stesso documento definitivo che riportiamo in allegato è pubblicato sul sito ufficiale del PD all’estero e su quello dell’Assemblea nazionale ai seguenti link:

http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/109352/italiani_nel_mondo_limpegno_del_partito_democratico

Scusandoci per il disguido, preghiamo di fare opportuna rettifica.

[b]Italiani nel mondo: l’impegno del Partito Democratico
Il documento politico dell’Assemblea della Circoscrizione estero recepito dall’Assemblea nazionale del PD
In questi due giorni il Partito Democratico sceglierà il suo progetto, in ballo c’è il futuro del centrosinistra italiano e la costruzione di un’alternativa di governo alla destra italiana, la peggiore d’Europa. In questo quadro gli italiani residenti all’estero sono parte fondante e fondamentale del Partito Democratico e della sua apertura al di fuori dei confini nazionali. Gli italiani residenti all’estero sono circa 4 milioni e molti di più quelli che, pur non avendo la cittadinanza italiana, sono discendenti di italiani perfettamente integrati e spesso al vertice delle istituzioni dei rispettivi paesi. Nel corso degli anni hanno contribuito in maniera determinante a risollevare le sorti dell’Italia: con il loro lavoro hanno garantito le risorse necessarie al rilancio economico e produttivo del Paese; intere regioni hanno conosciuto uno sviluppo grazie al contributo delle comunità all’estero, che hanno inventato mestieri e mercati esattamente come stanno facendo oggi gli immigrati che vengono in Italia a cercare lavoro e risorse. Il Partito Democratico deve essere capace di interpretare la storia delle comunità italiane all’estero: dalle più radicate alla nuova mobilità italiana, caratterizzata da competenze e dinamiche nuove e culturalmente diverse, nel tentativo di ottimizzare le presenze e le esperienze di ciascuno.
Il Partito Democratico deve riconoscere le specificità delle comunità italiane all’estero e metterle al servizio del suo progetto per l’Italia. Oggi, dopo anni di politiche miopi e incapaci di valorizzarne il contributo storico e le potenzialità, le donne e gli uomini delle comunità italiane all’estero vivono emarginate da un governo impegnato a screditarne la dignità e a negarne la funzione a favore dell’Italia nel mondo. Lo smantellamento di politiche essenziali quali la promozione della lingua e la cultura italiana, i servizi consolari, la stampa all’estero e l’attenzione alle giovani generazioni, insieme alla negazione dei diritti di democrazia con l’ulteriore rinvio del rinnovo degli organismi di rappresentanza, crea una situazione di emergenza per le comunità residenti all’estero con conseguenti gravi danni all’internazionalizzazione dell’Italia. Il Partito Democratico deve farsi protagonista di un nuovo patto sociale tra l’Italia e le sue comunità all’estero: per investire risorse nell’insegnamento della lingua e della cultura, nella formazione e per le politiche di assistenza, sanità e solidarietà; per una corretta riforma del Ministero degli Affari Esteri capace di soddisfare la crescente domanda di servizi di qualità eliminando sprechi e sperequazioni e diventare vero strumento di sostegno al sistema Italia. I delegati della Circoscrizione estero chiedono all’assemblea nazionale del Partito Democratico di impegnarsi sui temi che sempre di più riguarderanno i cittadini italiani siano essi in Italia o all’estero anche in materia di diritti civili e di cittadinanza, di attenzione alle giovani generazioni e alla nuova mobilità. Il lavoro svolto in questi anni dai tanti circoli sparsi per il mondo è stato fondamentale per l’azione politica del PD all’estero. Sentiamo adesso l’esigenza di un rapporto più diretto fra la Circoscrizione Estero e il Partito in Italia poiché le questioni che ci interessano sono invece di natura sovranazionale e sono legate alla mobilità del lavoro, l’internazionalità delle scelte e la globalità delle politiche economiche.Il nostro fare politica deve essere all’altezza di questa dimensione e deve disporre delle risorse necessarie se non vuole perdere contatto con la realtà in cui opera.
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Al seguente link è possibile scaricare la relazione introduttiva di Eugenio Marino:
[url]http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/Marino_Relazione_Assemblea_estero_8_ottobre_2010109352.pdf[/url]

http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/Marino_Relazione_Assemblea_estero_8_ottobre_2010109352.pdf

 

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