
Il governo ha appena approvato un decreto che modifica le norme per la cittadinanza ai discendenti di italiani residenti all’estero. Ok anche a un decreto per la riconversione dei centri per migranti in Albania e uno per l’attuazione del Pnrr e per l’avvio dell’anno scolastico 2025-2026. Vediamo cosa cambia.
Il Consiglio dei ministri ha varato questa mattina una stretta sulle norme che regolano la cittadinanza italiana. In particolare le nuove norme mantengono il principio dello “ius sanguinis”, basato sulla discendenza da cittadini italiani, e rafforzeranno la necessità che vi sia di un vincolo effettivo con l’Italia per i figli nati all’estero da cittadini italiani.
Il decreto, hanno spiegato fonti vicine al dossier, risponde anche all’esigenza di allineare l’ordinamento italiano a quello di altri Paesi europei e di garantire la libera circolazione nell’Unione Europea solo a chi mantenga effettivamente un legame concreto con l’Italia.
“Da mezzanotte non si può più chiedere la cittadinanza italiana con le vecchie regole. Da oggi si diventa cittadini se si hanno fino ai nonni cittadini italiani”, ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri.
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