Luciano Vecchi (PD): l’approvazione della Legge sui servizi consolari è un grande risultato per i diritti degli italiani all’estero

“Mentre il Governo Meloni – con la Legge di bilancio – taglia risorse ed elimina diritti per gli oltre 7 milioni di italiani che vivono, lavorano e studiano all’estero, grazie alla iniziativa dei Parlamentari del Partito Democratico eletti nella Circoscrizione Estero, oggi è stata approvata dal Parlamento, in via definitiva, la Legge sul rafforzamento dei servizi consolari, con primo firmatario Toni Ricciardi.”

Così ha dichiarato oggi Luciano Vecchi, Responsabile per gli Italiani nel Mondo del Partito Democratico.

“Grazie alle norme approvate, tra l’altro, sarà più agevole e rapido ottenere il rilascio del Passaporto e sarà più semplice l’acceso ai fondamentali servizi che la Pubblica Amministrazione deve garantire ai connazionali all’estero”.

“Grazie al Partito Democratico e ai suoi Rappresentanti delle Comunità italiane nel Mondo – conclude Vecchi – si è ottenuto un concreto e tangibile risultato per affermare i più elementari diritti di cittadinanza per quei milioni di persone che rappresentano il meglio del nostro Paese nei cinque Continenti.”

 

FONTE: Partito Democratico

 


 

NOTE sul provvedimento di Legge

 

“Scopo dell’intervento normativo è rafforzare in particolare la capacità della nostra rete consolare di evadere in maniera più rapida le domande di passaporto e di altri documenti di identità da parte dei connazionali residenti all’estero. Il disagio provocato dai ritardi che si verificano attualmente deriva anche dalla circostanza che il possesso di un passaporto valido è, per i residenti all’estero, un prerequisito necessario per ottenere lo SPID, strumento ormai fondamentale per l’accesso a numerosi servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione. “

 

A.S. n. 1210 — Disposizioni per il finanziamento di interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero

Contenuto Il provvedimento è costituito da un unico articolo, composto da tre commi.
Il comma 1 istituisce nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale un fondo, con una dotazione pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, per il finanziamento di interventi destinati al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero, con priorità per i servizi maggiormente richiesti.

Le risorse del fondo sono ripartite annualmente tra gli uffici diplomatico-consolari in proporzione al numero dei passaporti ordinari rilasciati da ciascun ufficio nell’anno precedente.

Il comma 2 richiede la pubblicazione sul sito del MAECI di una relazione contenente i dati aggregati relativi all’utilizzo di tali somme, entro il 31 marzo di ogni anno a decorrere dal secondo anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge.

Il comma 3 riguarda la copertura degli oneri derivanti dall’attuazione della presente legge, pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, a cui si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024-2026, nell’ambito del programma « Fondi di riserva e speciali » della missione « Fondi da ripartire » dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2024, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

Come evidenziato dalla relazione illustrativa del provvedimento presentato alla Camera, A.C. 960, lo scopo dell’intervento normativo è rafforzare in particolare la capacità della nostra rete consolare di evadere in maniera più rapida le domande di passaporto e di altri documenti di identità da parte dei connazionali residenti all’estero. Il disagio provocato dai ritardi che si verificano attualmente deriva anche dalla circostanza che il possesso di un passaporto valido è, per i residenti all’estero, un prerequisito necessario per ottenere lo SPID, strumento ormai fondamentale per l’accesso a numerosi servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione.

Si segnala che nella sua versione originaria (A.C. 960), il disegno di legge prevedeva che, a decorrere dal primo gennaio 2025, una percentuale dei proventi riscossi dagli uffici diplomatici e consolari a seguito del rilascio dei passaporti all’estero, fosse attribuita, su base trimestrale, al bilancio dell’ufficio diplomatico-consolare che aveva rilasciato il passaporto, in misura percentuale rispetto alle quote di contributo amministrativo per il rilascio del passaporto ordinario presso le rappresentanze diplomatico-consolari.

Nella formulazione originaria era anche indicato che le risorse volte al rafforzamento dei servizi consolari fossero con priorità per la contrattualizzazione di personale interinale e per l’acquisizione di servizi destinati, sotto le direttive e il controllo dei funzionari consolari, alle operazioni preliminari connesse al rilascio dei passaporti, alla validazione del codice fiscale per i residenti all’estero e ai servizi maggiormente richiesti, quali il rilascio del passaporto e della carta di identità elettronica.

 

FONTE: SENATO DELLA REPUBBLICA, (Note Brevi N. 59 – settembre 2024)

 

 

 

 

 

 

 

 

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