1294 Berlusconi, dimissioni martedì. « Faremo opposizione dura»

20060429 19:03:00 webmaster

di red (da l’Unità)

Silvio Berlusconi non si arrende. «Abbiamo deciso di convocare martedì 2 maggio alle 12,30 un Consiglio dei ministri per le dimissioni del governo», dice. Il problema è che entro le 13 del 2 maggio i deputati e i senatori della nuova legislatura «dovranno comunicare» a quale gruppo parlamentare vogliono iscriversi. E lui si giustifica: «Ho responsabilità troppo grandi, ho avuto il 50,2% degli elettori». «Io credo – farnetica l’ex premier – che questo alla fine venga considerato il miglior governo della storia della Repubblica». E annuncia: «Faremo un’opposizione dura dentro e fuori le aule parlamentari».

Berlusconi, dimissioni martedì. E sul Quirinale: «Opposizione dura»

Silvio Berlusconi non si arrende. Rimarrà presidente di un Consiglio che non c’è più, di un Parlamento che è già stato sostituito. Ma lui vuole rimanere attaccato alla sua poltrona il più a lungo possibile. E per farlo si inventa le scuse più bislacche. Ecco l’ultima: «Ho responsabilità troppo grandi – dice – ho avuto il 50,2% degli elettori».

Lo sconfitto leader della Cdl spiega di non voler assolutamente fare un passo indietro, che non darà le dimissioni. «Per quanto riguarda personalmente è chiaro che questa sarebbe la soluzione migliore, io rimango Silvio Berlusconi, ho avuto già tutte le soddisfazioni possibili e immaginabili. Io credo – farnetica l’ex premier – che questo alla fine venga considerato il miglior governo della storia della Repubblica».

Berlusconi poi aggiunge: «Per uno come me sarebbe splendido potermi dedicare a degli anni sabbatici. Però penso che, avendo avuto un così alto gradimento, sarebbe come tradire gli italiani». Così lo dimostra con i fatti. «Abbiamo deciso di convocare martedì 2 maggio alle 12,30 un Consiglio dei ministri per le dimissioni del governo», dice. Il problema è che entro le 13 del 2 maggio i deputati e i senatori della nuova legislatura «dovranno comunicare» a quale gruppo parlamentare vogliono iscriversi. Fino all’ultimo minuto, quindi, Berlusconi vuole rimanere premier.

E dopo?
Anche dopo, «assolutamente non mollo. Continuerò a fare politica», dice. La Cdl presenterà una rosa di nomi per il Quirinale, tra cui anche Gianni Letta: «Se fosse respinta anche questa offerta faremo un’opposizione dura dentro e fuori le aule parlamentari». «Questo è quello che vuole la nostra gente – ha aggiunto Berlusconi – io ho solo dovuto calmare le acque».

 

 

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