20060925 11:27:00 webmaster
Gli svizzeri hanno approvato con quasi il 70% di voti una delle legislazioni europee più restrittive in matiera di immigrazione e diritto d’asilo. Il referendum era stato chiesto dai partiti di sinistra appoggiati dalla chiesa svizzera e dalle organizzazioni dei diritti umani per abrogare la legge fatta approvare in parlamento dalla destra populista del ministro della giustiza Christoph Blocher.
"E chiaro – ha detto il guardasigilli elvetico – che se gli svizzeri si sono recati in massa alle urne un qualche disagio c’è. Hanno capito che la legge sull’asilo impedisce gli abusi e allo stesso tempo preserva l’aiuto umanitario della Svizzera".
L’alto commissariato dell’ONU per i rifugiati ha criticato la legge e in particolare la disposizione che autorizza le autorità a respingere una richiesta d’asilo se il rifugiato non esibisce entro 48 ore un documento di identità. "Mi dico che il popolo svizzero -dice un rifugiato – è stato intossicato con l’odio. Ho ascoltato gli uomini politici, hanno tutti predicato l’odio. Mi sono venute le lacrime agli occhi quando ho ascoltato Blocher. Penso che il popolo svizzero ha paura".
"Gli svizzeri sono a casa loro, decidono quello che vogliono – aggiunge un altro rifugiato -. Comunque ringrazio tutti quelli che si sono battuti per noi".
La normativa sottolineano le agenzie per i diritti umani arriva nel momento in cui il numero dei profughi è il più basso degli ultimi 20 anni in Svizzera: 10 mila domande d’asilo nel 2005. In 10 anni solo un terzo delle richieste è andato a buon fine.
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