2208 LA FINANZIARIA 2007 RILANCIA L'IMPEGNO VERSO IL MEZZOGIORNO

20061003 16:52:00 webmaster

Finalmente il Mezzogiorno torna ad essere al centro dell’agenda politica economica italiana. Dopo cinque anni di sostanziale abbandono, si torna ad investire sullo sviluppo e sul futuro delle regioni meridionali. Infrastrutture, sicurezza, ricerca e saperi, competitività: su questi quattro assi strategici verte essenzialmente l’impegno previsto nella manovra finanziaria del centrosinistra.

Un impegno finanziario di ben 120 miliardi di euro stanziati per i prossimi sette anni, in modo tale da favorire il massimo coordinamento progettuale tra la programmazione della Unione Europea e i trasferimenti previsti nei fondi nazionali. Tra le misure più significative, vanno evidenziate la stabilizzazione del credito d’imposta – che consentirà alle imprese di programmare nel tempo il riutilizzo dei benefici derivanti dagli sgravi fiscali-, il raddoppio del cuneo fiscale – dieci mila euro per ogni lavoratore a fronte dei cinque mila previsti per il resto del Paese- e l’istituzione delle zone franche urbane. In particolare, questa ultima misura permetterà esenzioni fiscali e contributive per PMI che producano interventi di recupero strutturale e rilancio produttivo in aree degradate presenti nei grandi centri urbani del Mezzogiorno.

Sempre al Mezzogiorno saranno destinate la maggior parte delle risorse previste nel nuovo fondo unico per l’innovazione tecnologica e produttiva: saranno possibili così seri investimenti in ricerca applicata, innovazione tecnologica, produzione di qualità, sviluppo delle conoscenze e dei saperi.

A tutto occorre aggiungere che sarà possibile attingere al Fondo per le Politiche Giovanili, per grandi progetti che puntino alla socializzazione e alla cultura, e che mettano al centro il tema del ricambio generazionale.

Altre misure, seppur di portata nazionale, produrranno poi risultati importanti per il rilancio dei consumi soprattutto nel Mezzogiorno: pensiamo agli interventi nella sanità, al rinnovo dei contratti nel pubblico impiego e alla stabilizzazione di 150 mila precari nella scuola.

Ecco perché crediamo che, grazie a questa Finanziaria, il Sud può ripartire. E lo farà coordinando le politiche nazionali e le opportunità europee, mettendo le nostre regioni nelle migliori condizioni possibili per affrontare la sfida dell’area di libero scambio euromediterraneo del 2010: Mezzogiorno piattaforma logistica – infrastrutturale e dei saperi – dell’Europa nel Mediterraneo.

Finalmente possiamo riprendere, seriamente, a lavorare a questo grande progetto.

Enzo Amendola
Segreteria Nazionale DS
Responsabile Mezzogiorno
Gianni Pittella
Europarlamentare DS

 

 

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