20061002 22:57:00 webmaster
"Invece di elevare ulteriormente le indennità di servizio per il personale di ruolo temporaneamente all’estero – od indirizzarsi a scelte oggi "alla moda", che si basano sul lavoro precario, sottopagato e quindi sottoqualificato – non sarebbe molto più produttivo procedere all’assunzione di personale locale?"
I presidenti dei Comites di Colonia, Monaco di Baviera e Dortmund hanno inviato al Viceministro Danieli la seguente lettera:
I presidenti dei Comites di Colonia, Monaco di Baviera e Dortmund hanno inviato al Viceministro Danieli la seguente lettera.
A Franco Danieli
Viceministro con delega per gli italiani nel mondo
e p.c.
a Antonio Puri Purini
Ambasciatore d’Italia in Germania
Köln-München-Dortmund, 29 settembre 2006
Gentile Viceministro,
il nostro Ambasciatore a Berlino, S.E. Antonio Puri Purini, ha chiesto alla Direzione Generale per il Personale del Ministero degli Affari Esteri un aumento delle indennità di servizio "per incentivare il
personale di ruolo a candidarsi sui posti pubblicizzati in Germania", onde ovviare alle difficoltà operative delle rete diplomatico-consolare italiana nella Repubblica Federale Tedesca.
Conosciamo le difficoltà in cui operano le nostre strutture e possiamo quindi capire la ragione del messaggio dell’Ambasciatore.
Però, signor Viceministro, Le chiediamo: invece di elevare ulteriormente le indennità di servizio per il personale di ruolo temporaneamente all’estero – od indirizzarsi a scelte oggi "alla moda", che si basano sul lavoro precario, sottopagato e quindi sottoqualificato – non sarebbe molto più produttivo procedere all’assunzione di personale locale? Ormai fra gli italiani in Germania non mancano più giovani diplomati o laureati, con specializzazioni ed esperienze qualificate. Ed è ovvio che
a parità di qualifica il personale locale ha il grosso vantaggio di conoscere lingua, cultura e realtà locale e può così affrontare molte problematiche con competenza e rapidità. Senza tener conto che il personale locale costa all’Amministrazione molto, molto meno del personale di ruolo temporaneamente distaccato dall’Italia.
Signor Viceministro, la difficile situazione richiede uno sforzo di fantasia, per individuare priorità e razionalizzare le risorse (perché, per esempio, mantenere sette Istituti Italiani di Cultura in Germania contro due in Cina o uno in India?). Cerchiamo quindi di trovare
soluzioni incisive e non ripieghi i cui costi gravano su tutti i cittadini, senza che alcun utente ne ricavi sensibili vantaggi.
Cogliamo l’occasione per inviarLe i nostri più cordiali saluti
Rosella Benati
Presidente Com.It.Es. Colonia
Claudio Cumani
Presidente Com.It.Es. Monaco di Baviera
Marilena Rossi
Presidente Com.It.Es. Dortmund
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