20061010 18:02:00 webmaster
IMMIGRAZIONE:L’Arci propone di equiparare lo status dei minori stranieri non accompagnati a quello dei richiedenti asilo
Nel giorno della presentazione del Rapporto Anci, Filippo Miraglia solleva la questione dello status giuridico dei minori al raggiungimento della maggiore età, nell’intento di evitare l’espulsione
ROMA – “La presentazione del Rapporto dell’Anci sui minori stranieri non accompagnati che arrivano nel nostro paese rappresenta un importante strumento di conoscenza su un fenomeno complesso e poco noto e descrive una situazione su cui conviene riflettere”.
Così Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci, che in occasione del rapporto Anci arriva a formulare una proposta importante, quella di equiparare lo status dei minori stranieri non accompagnati a quello dei richiedenti asilo.
Afferma Miraglia: “Secondo i dati dell’Anci, più della metà dei minori stranieri presenti in Italia sono privi di permesso di soggiorno e, raggiunta la maggiore età, rischiano l’espulsione. Lo stesso può dirsi, a legge Bossi Fini vigente, per gran parte di coloro che il permesso di soggiorno invece ce l’hanno, ma che, compiuti i 18 anni, difficilmente possono dimostrare di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla legge per rinnovarlo. Di fronte a questa prospettiva, gli enti locali, che li prendono in carico al momento dell’arrivo, sono poco incentivati a destinare risorse a progetti finalizzati al loro inserimento, progetti che tuttavia la legge e i motivi umanitari sollecitano a realizzare”.
“D’altra parte – continua -, la convenzione di New York sui diritti del fanciullo assegna ai governi nazionali la responsabilità di intervenire per tutelarli. L’intenzione del governo di prevedere un programma di accoglienza per minori non accompagnati ci sembra andare nella direzione giusta e segna finalmente una discontinuità con la passata gestione, non lasciando più sole le comunità locali di fronte a questo problema”.
Ma rimane aperta, appunto, la questione dello status giuridico al raggiungimento della maggiore età.
“Noi pensiamo – conclude Miraglia – che una possibile soluzione, per poter programmare interventi che presuppongano una stabilizzazione della presenza dei minori stranieri non accompagnati, potrebbe essere l’equiparazione del loro status a quello dei richiedenti asilo. Questo li preserverebbe da una possibile espulsione al compimento del diciottesimo anno d’età, consentendo un investimento meno precario sulla loro formazione e la loro integrazione nel nostro contesto sociale. La proposta è stata formalizzata nel corso della presentazione pubblica del Rapporto. Ci auguriamo che riscuota il consenso necessario per essere al più presto recepita dal Governo, dando soluzione a un problema che coinvolge ormai migliaia di ragazzi e ragazze, nonché centinaia di enti locali”.
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2006-1
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