20061106 17:28:00 webmaster
Il candidato del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln), Daniel Ortega, è in testa con il 40,85% nelle elezioni presidenziali svoltesi ieri in Nicaragua davanti al liberale Eduardo Montealegre che ha il 32,8%, sulla base del 7,22% dello spoglio elettorale.
L’ex leader rivoluzionario marxista, che negli anni Ottanta guidò la guerra civile contro i ribelli finanziati dagli Stati Uniti, potrebbe farcela già al primo turno. La legge elettorale nicaraguense, infatti, dà la vittoria a chi ottiene il 35% dei consensi, con 5 punti di vantaggio sul secondo. Ortega è stato appoggiato apertamente dal presidente venezuelano Hugo Chavez, mentre gli Stati Uniti non hanno fatto mistero di preferire il conservatore Eduardo Montealegre come successore di Enrique Bolanos.
Tra gli sfidanti di Ortega, seppure con scarse speranze di successo, figurano anche José Rizo, anziano economista espressione del Partito Liberale Costituzionale (Plc), il dissidente sandinista Edmundo Jarquin e l´ex ribelle Contra, Eden Pastora. Entrambi gli avversari di Ortega difendono posizioni conservatrici e sono ben visti dagli Stati Uniti.
Il leader sandinista ha denunciato forti ingerenze da parte di Washington, come in un rigurgito del passato, quando la piccola e poverissima repubblica centroamericana si trovava nel mirino della Guerra Fredda: i sostenitori di Somoza erano spalleggiati da Ronald Reagan, mentre i sandinisti contavano su Fidel Castro e Mosca.
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2006-1
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