2422 COOPERAZIONE:Tagli in Finanziaria, per il Cipsi sono 'furti ai diritti di ogni essere umano'

20061113 12:47:00 webmaster

Barbera: ”Nel giorno in cui le Nazioni Unite denunciano la presenza di un numero sempre più grande di persone che vivono con meno di 2 dollari al giorno, il governo taglia 48 milioni di euro alla cooperazione”

ROMA – “Sicuramente è pura e semplice coincidenza – dichiara Guido Barbera, presidente del Cipsi, che rappresenta 37 Associazioni di solidarietà internazionale – ma è significativa la modalità e la tempestività con cui il nostro governo ha risposto al grido di aiuto della comunità mondiale lanciato nel rapporto presentato dalle Nazioni Unite sullo stato dello sviluppo mondiale. Di fronte alla denuncia delle Nazioni Unite di oltre 600 milioni di persone in più tra i poveri che vivono con meno di due dollari al giorno, di fronte agli oltre 850 milioni di persone che rischiano di morire di fame nel mondo (rapporto Fao), di fronte alla richiesta di un semplice gabinetto per salvare la vita di un bambino, il nostro governo ha ritenuto di ‘tagliare’ dalla finanziaria 2007 ben 48 milioni di euro dei 600 stanziati”.

Continua Barbera: “Riconosciamo la difficoltà di far ‘quadrare il cerchio’ di una situazione economico-finanziaria del nostro Paese estremamente difficile, dove qualunque taglio alla spesa pubblica, diventa oggetto di contestazione. Chi si assume l’onore di presiedere il governo di un Paese, deve essere però anche consapevole degli oneri che si assume, ma soprattutto deve avere il coraggio di fare politica, di occuparsi cioè del bene delle persone, non degli interessi di parte”.

“La credibilità del nostro Paese a livello internazionale – afferma il presidente del Cipsi -, ancora prima del seggio al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, passa nella serietà con cui siamo in grado di mantenere gli impegni assunti. Dopo anni di promesse declamate, chiediamo al nostro Paese di mantenere gli impegni assunti”.

“Ancora una volta però, sembra, che l’Italia non sarà in grado di mantenere i suoi impegni, rinnegando la fiducia che molti dei Paesi impoveriti hanno riposto nel nuovo governo italiano. Rimane l’incertezza sull’approvazione dell’articolo 188 della Finanziaria, per lo stanziamento di 130 milioni di per il 2007 quale contributo per il Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tubercolosi e Malaria, al quale il nostro Paese deve ancora pagare il contributo del 2006”.

“Si è ancora troppo lontani dagli impegni assunti per il raggiungimento degli obiettivi del millennio e della lotta alla miseria. Rimangono però inalterati i 1.000 milioni stanziati per le missioni militari all’estero. Per questo – conclude Barbera – ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio e all’intero Governo italiano, affinché sappiano cogliere questa prima vera occasione, per orientare con coraggio la politica italiana, investendo nel capitale umano, nella ricerca a favore dell’umanità e nella solidarietà autentica, libera da ogni interesse, ma attenta ad ogni persona. I tagli alla cooperazione, non sono tagli alla spesa pubblica! Sono furti ai diritti fondamentali di ogni essere umano, al futuro dei bambini, ai quali basterebbe potergli costruire un semplice gabinetto, per garantirgli il diritto alla vita”.

E anche la Campagna Sbilanciamoci dice “no” ai tagli. “Il Governo ha deciso una riduzione di 48 milioni di euro ai fondi previsti in finanziaria per la cooperazione allo sviluppo – si afferma in una nota -. La Campagna Sbilanciamoci! ritiene questa decisione assolutamente inaccettabile. Le risorse della cooperazione sono già molto modeste – nonostante i relativi aumenti previsti per il 2007 – e non possono sopportare un taglio così ingente”.
"Chiediamo al Parlamento di modificare questa decisione e di riportare i fondi allo stanziamento originario di 600 milioni – ha detto il portavoce della Campagna Giulio Marcon -. Nei prossimi giorni promuoveremo iniziative di pressione sul Parlamento e sul Governo affinchè sia revocata questa decisione. Ci sembra molto grave – ha concluso Marcon – che si taglino i fondi alla cooperazione proprio mentre nel 2007 le spese militari aumenteranno del 13%. E’ necessaria un’inversione di tendenza e scelte a favore della pace e della solidarietà".

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