2457 Ordine del giorno Cassola (Verdi) sui contrattisti italiani all'estero accolto dal governo

20061120 16:47:00 webmaster

Roma – L’ordine del giorno sui contrattisti italiani all’estero, presentato da Arnold Cassola, insieme ai colleghi del Gruppo Verde, Francescato, Boato, Piazza, Bonelli e Zanella, è stato accolto dal governo.

Arnold Cassola, deputato verde eletto in Europa, ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che il governo stia riconoscendo che non sia giusto che i contrattisti del Ministero degli Affari Esteri residenti all’estero non possano accedere alla possibilità di accedere alla detrazione per i figli a carico.

"Nell’accogliere questo ordine del giorno, il governo sta dando un segnale forte al Senato perchè modifichi la legge finanziaria in tal senso", ha detto Cassola.

Arnold Cassola ha concluso ringraziando la collega verde Luana Zanella che, nella dichiarazione di voto finale sulla finanziaria, ha puntualizzato che "è ingiusto che i contrattisti italiani all’Estero non abbiano diritto alla detrazione per i figli a carico come i loro colleghi residenti in Italia. Noi Verdi auspichiamo che al Senato si possa sanare questa ingiustizia", nonché i colleghi all’estero eletti nell’Ulivo che hanno, anche loro, lavorato per arrivare a questo risultato positivo.

Di seguito, il teste dell’ordine del giorno

La Camera,

in sede di esame del disegno di legge finanziaria 2007 (C 1746-bis)

premesso che,

– attualmente per i soggetti non residenti che dichiarano i redditi in Italia non è previsto il beneficio delle detrazioni per carichi di famiglia . I non residenti sono infatti esclusi dal beneficio in questione in quanto si presume che gli stessi usufruiscano di una deduzione o detrazione per carichi di famiglia nello Stato in cui sono considerati fiscalmente residenti, ovvero ove producono e dichiarano i loro redditi;

– in realtà esiste la particolare situazione lavorativa del personale a contratto del Ministero degli Affari esteri, il cui unico reddito (per legge esso non può svolgere altra attività lavorativa) è quello prodotto dal rapporto di lavoro con il MAE. Visto che il personale a contratto non può di fatto usufruire delle detrazioni presso il Paese estero di residenza e che è soggetto a fiscalizzazione in Italia, ne risulta un palese trattamento discriminatorio dei suddetti lavoratori;

– Detto personale consta di circa 2.000 lavoratori impiegati presso le rappresentanze diplomatiche, consolari e gli Istituti italiani di Cultura;

– l’articolo 3 del disegno di legge finanziaria prevede consistenti modifiche al DPR 917/1986 relativo al testo unico delle imposte sui redditi, tra cui la ridefinizione delle detrazioni per carichi di famiglia, senza però dare soluzione all’incongruenza suesposta;

Impegna il Governo

– a valutare l’esigenza di pari trattamento dei cittadini residenti all’estero per quanto riguarda il carico fiscale e ad effettuare un monitoraggio degli effetti delle norme introdotte, anche al fine di apportare in futuro modifiche al sistema fiscale volte a prevedere che per i soggetti non residenti nel territorio nazionale spettino le detrazioni per carichi di famiglia allorché gli stessi dimostrino di non possedere altri redditi oltre a quello prodotto nel territorio dello Stato, ovvero, in ogni caso, di non godere nel Paese di residenza di alcun beneficio fiscale connesso ai carichi di familiari

(Cassola, Francescato, Boato, Piazza, Bonelli, Zanella)

 

 

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