4172 A Obama, speranza d'America il primo round delle primarie

20080104 11:30:00 redazione-IT

Ha sparigliato, Barak Obama, nello Iowa, appuntamento inaugurale della lunga campagna che a novembre si concluderà con le presidenziali per l’elezione del successore di George W. Bush alla Casa Bianca. Speranza d’America, il primo nero a conquistare uno stato super-bianco come lo Iowa, Obama – fino a oggi senatore afroamericano di Chicago – ha conquistato sia i giovani (quasi il 60 per cento tra i 17 e i 29 anni) che gli anziani e spopolato nell’elettorato femminile. Tanto che ha vinto con un distacco maggiore di quello che avevano previsto i sondaggi: ha dato nove punti a Clinton, otto a Edwards e ora guarda al secondo round delle primarie martedì in New Hampshire, da solido favorito.

In campo repubblicano tira aria di destra e questa ha favorito l’outsider Mike Huckabee, il predicatore battista ex governatore dell’Arkansas che ha letteralmente surclassato il miliardario Mitt Romney ex governatore del Massachusetts e il veterano John McCain. Fino a due mesi fa di Mike Huckabee non si sentiva parlare, e la sua campagna elettorale è partita molto sottotono con dollari da spendere. Ma forse anche questo è segno che l’America vuole volti nuovi, cambiare pagina. Ne è testimonianza anche l’elevatissima partecipazione al voto nel primo saggio dello Iowa, per lo meno per gli standard americani, a conferma di quanto la competizione elettorale sia sentita dai cittadini statunitensi molto più di quanto non sia avvenuto in passato.

Obama ha salutato la vittoria con un discorso ispirato, con la voce bassa per i comizi degli ultimi giorni. «Hanno detto che questo giorno non sarebbe mai arrivato», ha esordito, senza dire chi, tra applausi interminabili. «Avevano detto che puntavamo troppo in alto, avevano detto che il Paese era troppo diviso, ma oggi, in questo giorno storico, voi avete fatto quello che ci hanno detto era impossibile». «Questo è un giorno che ricorderemo fra molti anni» ha continuato accanto alla moglie Michelle e alle due figlie, Malia Ann e Natasha. «Questo è un giorno in cui abbiamo abbattuto le barriere della politica, abbiamo vinto sulla politica della paura e del cinismo».

La Clinton – che si è presentata accanto al marito Bill con un sorriso amaro e alle spalle l’ex segretario di Stato Madaleine Albright – si è limitata a congratularsi con il vincitore e con Edwards e a promettere di tenere duro. Mettendo l’accento sul trionfo dei democratici (che hanno portato ai seggi un mare di elettori, 220.000 contro i 110.000 di quattro anni fa) che a suo avviso è il segnale di una vittoria contro i repubblicani a novembre. Battute al vetriolo per lei dal secondo classificato, John Edwards, che mette l’accento sui soldi spesi dai Clinton nella battaglia delle primarie e sostiene che nonostante questo «l’Iowa ha scelto un volto nuovo», non Hillary, «lo status quo».

Ora la lotta si sposta nel New Hampshire, Stato Usa da sempre decisivo e fortemente indicativo dell’esito finale della consultazione, dove martedì prossimo è in programma l’esordio delle vere e proprie primarie.

www.unita.it

 

 

4172-a-obama-speranza-damerica-il-primo-round-delle-primarie

4927

2008-3

Views: 8

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.