20080122 16:44:00 redazione-IT
Federico Oggian valuta il risultato dell´ incontro di Moena del PD Estero. ´´Nello Statuto, se la proposta di Moena sara´ accettata, vi sara´ il riconoscimento della Circoscrizione Estero, dando ad essa quindi il carattere e l´autonomia propria di una ripartizione territoriale dell´organizzazione del PD ed evitando il rischio che il PD Estero finisse per essere considerato come un semplice ufficio ´´romano´´ del dipartimento esteri del PD. E se questo era il rischio, il bicchiere del compromesso di Moena e´ da considerarsi indubbiamente mezzo pieno.´´
´´Ora la discussione si sposta sul terreno dello Statuto della Circoscrizione Estero. La battaglia per ottenere quattro circoscrizioni dotate di autonomia organizzativa e finanziaria e l´elezione diretta dei dirigenti e´ tutta ancora da fare.´´
Concordo pienamente con Laura Garavini nella valutazione del compromesso raggiunto a Moena relativamente alle regole del PD Estero. ´´Un compromesso proficuo poiche´ viene assicurata l´autonomia della Circoscrizione Estero ma senza purtroppo che questo si traduca nell´equiparazione della circoscrizione estero alle unioni regionali.´´
Nello Statuto, se la proposta di Moena sara´ accettata, vi sara´ infatti il riconoscimento della Circoscrizione Estero, dando ad essa quindi il carattere e l´autonomia propria di una ripartizione territoriale dell´organizzazione del PD ed evitando il rischio che il PD Estero finisse per essere considerato come un semplice ufficio ´´romano´´ del dipartimento esteri del PD.
E se questo era il rischio, il bicchiere del compromesso di Moena e´ da considerarsi indubbiamente mezzo pieno.
E mi conforta sapere che le posizioni assunte, sin da subito dopo l´Assemblea Costituente di ottobre, – per un Pd all´ estero federale formato da quattro circoscrizioni elettorali-continentali equiparate a delle Regioni e per la scelta dei gruppi dirigenti attraverso elezione diretta da parte dei cittadini elettori – con il pieno appoggio del Comitato promotore del PD in Repubblica Ceca e con il consenso di tanti altri amici e compagni, sono sicuramente servite a spostare in avanti gli equilibri del compromesso raggiunto. Esprimersi fa bene ed e´ utile. Facciamolo tutti senza timori.
Moena a parer mio rappresenta, anche per un´altra ragione, un fatto positivo. Un punto che auspico di non ritorno . Nel senso che finalmente si´ e´ arrivati a dare la possibilitá di riunirsi e discutere ai delegati eletti all´Assemblea Costituente, ai quali spetta, assieme ai rappresentanti della Circoscrizione Estero dei due ex-partiti DS e Margherita, il ´´governo´´ dell´attuale fase di transizione, in attesa di regole definitive.
Moena e´ stato un segnale importante nella giusta direzione. Anche se rimane da fare ancora un bel pezzo di strada , per dirla con Veltroni, per evitare di mettere il vino nuovo in otri vecchi. Per segnare cioe´ quella necessaria discontinutia´ con la logica delle vecchie appartenenze, per dare al pluralismo di opinioni il valore di risorsa, per consolidare il metodo della discussione collettiva e con regole certe per l´assunzione delle decisioni, per fare in modo che le proposte e le opinioni vengano fatte conoscere preventivamente, per un approccio alla politica che faccia perno sull´efficienza e sulla trasparenza.
Ora la discussione si sposta sul terreno dello Statuto della Circoscrizione Estero. La battaglia per ottenere quattro circoscrizioni dotate di autonomia organizzativa e finanziaria e l´elezione diretta dei dirigenti e´ tutta da fare.
Mettiamo in condizione tutti i delegati all Assemblea Costituente e le organizzazioni del PD Estero che si sono formate nei territori di partecipare alla discussione. Si dice che e´ impensabile per ragioni ´´fisiche´´ poter organizzare delle riunioni dove far partecipare tutti i delegati. Bene, abbiamo internet, cominciamo ad usarlo come strumento di partecipazione e decisione.
I netdem sono naturalmente a disposizione.
Federico Oggian
4263-dopo-moena-le-opinioni-di-federico-oggian-delegato-circoscrizione-europa-allassemblea-pd
5017
2008-3
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