20080121 16:23:00 redazione-IT
Domenica 20 gennaio 2008
Scrivo per farvi sapere che in meno di 2 ore, l’ultima turbina della unica centrale elettrica a Gaza si fermerà. Il combustibile per la centrale si esaurirà fra 2 ore.
Mi sono affrettata a ricaricare il portatile e a lavare i vestiti. Ho controllato le candele e le luci ricaricabili. Ho telefonato al ospedale Al-Awda e sono stata veramente sconvolta a sapere che abbiamo combustibile per il generatore per solo 5 giorni!!!! Quali dettagli di più devo aggiungere?
Nessun elettricità significa nessun acqua pompata e nessun sistema funzionante di’acqua di scarico, il quale porta a più malattie e più necessità di interventi chirugici. Ma fra 5 giorni non sarà possibile condurre interventi d’emergenza negli nostri ospitali.
Venerdì scorso, Israele ha siggillato la Striscia di Gaza totalemente. Neanche gli aiuti alimentari dell’ONU possono entrare. Attualmente, il 80% della popolazione dipende degli aiuti dell’ONU e delle altre agencie internazionali. Neanche il personale dell’ONU possono uscire da e entrare in Gaza. E mentre Israele chiude la Striscia di Gaza, allo stesso tempo intensifica i bombardamenti aerei e l’operazione
militare terrestri. Negli ultimi giorni, 37 persone sono stati uccisi e 120 sono stati feriti. La maggior parte sono civili. E’ un tentativo disperato di fermare il lancio di razzi da Gaza contro i villaggi israeliani dove i cittadini israeliani soffrono attacchi di panico.
Questa risposta sproporzionata contro Gaza non è giustificata. Tagliare l’elettricità è ovviamente una punizione collettiva.
SCRIVO PER CHIEDERVI PER FARE DI FARE QUALCOSA PER NOI A GAZA.
1,5 residenti di Gaza muoiono lentamente. Hanno bisogno del vostro aiuto e sostegno. Dite al mondo che la ricerca di pace per Israele non sarà raggiunta con questa punizione collettiva contro di noi.
Mona El Farra (Donne in nero)
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