4326 Volontari italiani tra le vittime delle inondazioni in Bolivia

20080208 11:55:00 redazione-IT

ROMA – Quarantanove le vittime accertate delle inondazioni che da novembre interessano sei dei nove dipartimenti boliviani, secondo l’ultimo bilancio fornito dalla Protezione civile, e a 41.557 le famiglie alluvionate (ogni nucleo consta di 3-4 persone). I dati sono riferiti dall’agenzia Misna. La quarantanovesima vittima è una italiana. Luzia Lintner, 56 anni era una volontaria della Ong ‘Organizzazione per un mondo solidale’ (Oew) dell’Alto Adige. Il corpo senza vita della cooperante altoatesina, scomparsa domenica, è stato rinvenuto la sera del 5 febbraio. Ha perso la vita nel fiume Zapoco, nella zona di San Antonio de Lomerío, nel dipartimento orientale di Santa Cruz. La Ong ha spiegato all’agenzia Misna che la cooperante era caduta da un ponte già sommerso dalle acque del fiume in piena mentre aiutava un bambino ad attraversarlo per raggiungere la sua famiglia. E da allora se ne erano perse le tracce.

Lintner era giunta in Bolivia il 20 gennaio per visitare gruppi che collaborano a vari progetti umanitari. Luzia Lintner era la “madre di Lomerio”. Aveva passato lì due periodi di 6 anni e successivamente, hanno spiegato dalla Ong, non rinunciava mai a una visita annuale che poteva durare anche più mesi.

“Il suo instancabile impegno per i bisognosi, soprattutto in Bolivia, rappresentava un esempio molto apprezzato da tutta la popolazione altoatesina” ha commentato il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder. Luzia Lintner aveva operato in Bolivia, Perú, Ecuador, Brasile, Zambia, Uganda. Era fortemmente impegnata nel sostegno alle famiglie più povere. Luzia Lintner “è stata in questi anni – ha sottolineato Durnwalder – un punto di riferimento importante per la Provincia di Bolzano in Bolivia dove, con il sostegno dell’Ente pubblico, sono stati realizzati vari progetti di cooperazione allo sviluppo soprattutto nel settore dell’approvvigionamento idrico e nella perforazione di pozzi a favore della popolazione locale”. La ong Oew insieme alla Casa della Solidarietà di Bressanone ha istituito un fondo di solidarietà per assicurare il proseguimento dei progetti di Luzi Lintner e il suo impegno per i poveri e gli emarginati.

Solo pochi giorni prima, il 25 gennaio, un altro volontario italiano aveva perso la vita. Moris Bertozzi, 36 anni è morto La Paz: la sua auto è stata travolta dalla piena del fiume Wilakota.

Bertozzi, di Forlimpopoli (Forlì-Cesena), era dal 1997 in Bolivia, dove aveva sposato una ragazza del posto ed era diventato padre da pochi giorni. Era responsabile delle attività e delle case-famiglia della Comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Bertozzi è stato sepolto a La Paz.

“Non ho paura a dirlo — aveva raccontato recentemente il volontario al quotidiano Il Resto del Carlino — Don Oreste mi ha salvato dalla droga e mi ha fatto conoscere la straordinaria esperienza della Papa Giovanni”. Bertozzi aveva creato in Bolivia 16 case famiglia che accolgono quasi 500 persone, due ristoranti e tre gelaterie. Aveva creato un tramite con il mondo imprenditoriale riminese. Aveva avuto un ruolo importante nella nascita, sei anni fa, dell’Associazione riminese Figli del mondo, impegnata nella sensibilizzazione delle imprese rispetto alla comunicazione sociale d’impresa e al sostegno all’infanzia disagiata. (S.P.-Inform/Eminotizie)

 

 

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