4395 La Sinistra-L'arcobaleno di Amburgo: "due o tre" parlamentari dalla Germania

20080218 18:19:00 redazione-IT

Lo afferma Claudio Paroli del Comitato promotore, che esclude l’accordo trasversale per un candidato unitario della Germania e sostiene la candidatura dell’uscente Cassola e parla di nuovi candidati e "un modo innovativo di fare politica"

Amburgo – Ancora alcuni giorni di toto-candidati in libera uscita e poi finalmente la presentazione delle liste, che dovranno essere presentate, presso l’Ufficio centrale per la Circoscrizione Estero costituito presso la Corte d’appello di Roma, tra la mattina di sabato 9 marzo e la sera di domenica 10 marzo 2008.
Le Segreterie dei partiti sono al lavoro, ma anche la base. Uno dei Paesi dove la comunità è più in fermento è la Germania.

Claudio Paroli è il portavoce del Comitato promotore di la Sinistra, L’arcobaleno di Amburgo, costituitosi lo scorso 10 febbraio, con lo scopo “di sostenere in ogni modo la lista unitaria federativa di quattro partiti italiani: Rc, Verdi, Pdci e Sd”

Su quale base conta la Sinistra-Arcobaleno in Germania e in genere in Europa?
In Germania e in Europa c’è una forte componente di intellettuali italiani all’estero che non si riconosce nello spostamento al centro dei DS e quindi non è disposta a votare Pd. Inoltre, ci sono molti lavoratori emigrati in Germania che credono ancora ai valori e agli obiettivi della Sinistra. A sinistra del Pd si presenta un soggetto politico nuovo, per una politica innovativa che intende superare i vecchi antagonismi dei quattro partiti che si federano.

Ci può dare qualche anticipazione circa le liste che presenterete?
Le liste saranno decise in accordo con la federazione dei partiti a Roma: le realtà locali, fra cui comitati come il nostro che stanno nascendo in tutta la Germania e in Europa, segnaleranno nomi in parte nuovi che abbiano una chance reale di essere eletti.

Dal vostro osservatorio di politici sul campo: secondo quanto state osservando, centro-sinistra e centro-destra presenteranno candidati nuovi o confermeranno quelli del 2006? E se si tratta di conferme per i parlamentari uscenti e per i candidati al tempo che non erano passati come possono questi partiti parlare di ‘cambio’, innovazione?
Per essere più precisi: destra, centro e sinistra – ci saranno tre blocchi – presenteranno in parte i candidati che già sono stati eletti e hanno lavorato bene, al governo o all’opposizione, in parte candidati nuovi. Sarebbe opportuno che i non eletti delle passate elezioni non fossero ripresentati, salvo eccezioni. Per la Circoscrizione Europa sarebbe lecito pensare che la Sinistra ripresenterà il verde maltese Arnold Cassola, come pure qualche nome nuovo. La novità è rappresentata dai nuovi candidati, ma in maniera più netta da un modo innovativo di far politica, che certamente non è appannaggio della destra né del “nuovo” centro rappresentato dal PD.

Voi avete sottolineato la necessità che la Germania riesca eleggere un suo rappresentante in Parlamento. E’ la stessa richiesta venuta da ACLI e Forza Italia. Ci potrebbe spiegare che sta succedendo in Germania? Esiste un accordo trasversale?
Non esiste nessun accordo trasversale. La realtà è che esistono 700.000 italiani in Germania che intendono essere rappresentati in modo maggiormente proporzionale. Accanto ai candidati provenienti dalla Svizzera, per quanto riguarda la Sinistra, ci dovranno essere candidati provenienti dalla Germania. Compito dei comitati promotori di la Sinistra, l’Arcobaleno e dei partiti che la compongono è individuare quali possano avere le maggiori chance di essere eletti.

Chi potrebbe secondo lei essere il candidato giusto per la Germania per vincere unendo tutte le forze in campo?
Non occorre necessariamente unire tutte le forze in campo, meno che mai trasversalmente! Dalla circoscrizione Europa vanno in Parlamento sei deputati e due senatori: due o tre potrebbero provenire dalla Germania, secondo noi. Al momento è prematuro poter indicare chi.

Quanto conta il fattore soldi nella campagna elettorale sulla Circoscrizione Estero? Possiamo dire che alla fine solo chi ha fondi in proprio riesce a candidarsi con qualche possibilità di vittoria?
Il fattore soldi conta per la destra, da sempre, perché solo in tal modo si assicura visibilità. Per la Sinistra conta l’integrità morale del candidato e che abbia una reale volontà di portare avanti le proposte politiche per le quali viene votato. La Sinistra non necessita di campagne elettorali roboanti e costose, all’americana: è sufficiente che i candidati siano noti per ciò che hanno fatto, da anni, sul territorio. Conta la fiducia che possano contribuire alla governabilità con il proprio voto al Parlamento e che sappiano presentare proposte di legge specifiche per i connazionali all’estero.

Se dicessimo che la Circoscrizione Estero è l’espressione per eccellenza della difficoltà di tutti i partiti italiani di proporre uomini nuovi, saremmo fuori strada?
Sareste fuori strada. Saranno proposti donne – sottolineiamo – e uomini nuovi.

E se dicessimo che la Circoscrizione Estero sta rappresentando, in questa fase di allestimento delle liste, il peggio del vecchio modo di fare politica all’italiana, saremmo fuori strada?
Sareste fuori strada perché ciò potrà valere, in parte, per destra e centro, ma non per la Sinistra.

Secondo lei Roma si sta accorgendo dei segnali che prepotentemente le elezioni USA stanno mandando alla politica vecchio stile?
I segnali vengono dappertutto e quelli meno importanti per le politiche italiane sono quelli che vengono dagli USA, un Paese che dovrebbe venire in Europa a prendere lezioni di democrazia. La politica vecchio stile è quella che vive di nepotismo, clientelismo e corruzione, quella delle caste, vale a dire quella tipica della destra: un fenomeno confermato da numerose condanne nelle aule di tribunale. La Sinistra si oppone con veemenza a tutto ciò e gli italiani ne stanno prendendo coscienza rapidamente. Valga per tutti il successo di Beppe Grillo: il suo blog e le masse che è riuscito a mobilitare. Prima di questo successo ci sono stati quelli dei Girotondi e del movimento no-global. In la Sinistra, l’Arcobaleno confluiscono non solo quattro partiti di sinistra, ma la società civile e i movimenti che non ne possono più della politica vecchio stile. Siamo certi che molti di coloro che si sono tenuti lontani dalle urne negli anni passati, questa volta torneranno a votare per l’unica forza innovatrice, quella della Sinistra unita.

Saremmo fuori strada se dicessimo che il problema degli italiani all’estero è quello di trovare il loro Obama e di non avercelo, o almeno di non trovarlo?
Sareste fuori strada. Non occorrono leader carismatici che mettono d’accordo tutti, occorre un modo nuovo di fare politica, occorre giustizia sociale, occorre debellare la corruzione e ripristinare la legalità che Berlusconi ha calpestato unicamente per fare i suoi interessi: finanziari e legali. L’Italia, per le sue leggi inique che vanno contro le direttive europee, ha perso buona parte della sua credibilità.

In Canada stanno emergendo voci ‘sacrilighe’: dicono che gli oriundi non vorrebbero il voto passivo, che anzi questo voto passivo non è altro che motivo di difficicoltà per gli italo.-canadesi, e che di fatto la massa del voto non gliene importa nulla. Come valutate voi queste uscite?
Rimostranze simili, in Europa, non interessano a nessuno. Basta un giornalino locale qualsiasi, a contatto con un paio di agenzie internazionali, e la voce di un solo giornalista – con molta probabilità – suona come una grancassa. Una grancassa che in realtà non ha alcun peso. Certo è solo il fatto che più aumenta la distanza dall’Italia, più i connazionali, con il passare degli anni, si sentono sradicati. Gli italiani residenti in Europa sono molto più vicini all’Italia, in tutti i sensi, ed è profondamente giusto che su 18 rappresentanti da tutto il mondo, 8 provengano dall’Europa.

E’ vero o no che il voto, attivo e passivo, è soprattutto una necessità dei così detti professionisti dell’emigrazione?
Il voto nel Paese di residenza è una cosa diversa da quello per il Parlamento italiano. Il voto degli italiani all’estero è un diritto acquisito su cui non vale più la pena di spendere una sola parola.

In Europa i giovani di origine italiana, secondo voi, sono o no interessati a poter partecipare alla vita politica italiana?
Dipende da che tipo di politica. Certamente non quello vecchio e stantio che ben conosciamo. Il disinteresse nasce dalla convinzione di poter influire poco, di poter cambiare poco. Il nuovo soggetto politico la Sinistra, l’Arcobaleno offre una prospettiva mai avuta prima in tutta la storia della Repubblica: un modo di far politica svincolato da influssi esterni e da Paesi esterni (ci riferiamo agli Usa e all’ex Urss). Solo offrendo qualcosa di nuovo si può stimolare l’interesse dei giovani: la Sinistra europea è su questa strada e sta andando incontro alle esigenze di molti giovani, e di meno giovani, di “tornare” a far politica in prima persona.

News ITALIA PRESS/Eminotizie

 

 

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