4426 Kosovo, l'Italia riconosce l'indipendenza

20080221 17:04:00 redazione-IT

Ruturata l’ambasciatore della Serbia, Vladeta Jankovic

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la relazione del ministro Massimo D’Alema che prevede il riconoscimento del Kosovo. Il solo ministro Paolo Ferrero non era d’accordo. «Abbiamo avuto una lunga discussione che si è conclusa con l’approvazione del riconoscimento», dice il Presidente del Consiglio Romano Prodi, «L’Italia è allineata con la maggior parte dei Paesi Ue. L’Italia e la Serbia sono Paesi amici e vogliamo che la Serbia si avvicini alla Ue».

D’Alema ha preannunciato una lettera alle autorità del Kosovo. «Manderemo un incaricato d’affari e poi un ambasciatore. L’Italia – dice D’Alema – riconosce il Kosovo».

Nel mentre l’ambasciatore della Serbia, Vladeta Jankovic, è stato ricevuto dal Papa in Vaticano. L’unica posizione ufficiale finora espressa dalla Santa Sede sul tema è quella del direttore della sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in un commento sulla Radio vaticana pochi minuti dopo la dichiarazione di indipendenza del Kosovo. La Santa Sede, «che ha seguito e segue la vicenda – ha detto padre Lombardi – con grande attenzione e con il più vivo auspicio che in questo momento delicato il senso di responsabilità e lo spirito di pace prevalgano su ogni altro atteggiamento sia nei governanti sia nei popoli coinvolti».

A Belgrado, migliaia di dimostranti manifestano contro l’indipendenza del Kosovo. La manifestazione ufficiale dovrebbe avere inizio alle cinque del pomeriggio di fronte all’Assemblea nazionale, sotto il motto «Kosovo è Serbia». Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Tanjug, di fronte ai dimostranti dovrebbe parlare il primo ministro Vojislav Kostunica, mentre il presidente Boris Tadic partirà per una visita ufficiale in Romania. In rappresentanza dei partiti politici, dovrebbe parlare il vice presidente del Partito radicale serbo (SRS) Tomislav Nikolic, recentemente battuto nelle elezioni presidenziali da Tadic.

Alla manifestazione parteciperanno anche gli studenti, visto che le scuole sono rimaste chiuse. Vi prenderanno parte inoltre i leader dei partiti d’opposizione del Montenegro, attori e atleti. Ci sono timori per i siti d’interesse degli Stati uniti, della Gran Bretagna, della Francia, della Germania e degli altri paesi che hanno riconosciuto il Kosovo indipendente.

 

 

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