4455 Elezioni politiche in Italia: i primi candidati in Nord America

20080227 20:03:00 redazione-IT

Riconfermati per il centrosinistra e il centrodestra i candidati di Toronto e Montréal

TORONTO – Dopo lunghe e laboriose trattative sembrano essere completate le liste dei candidati per il Nord America in vista delle elezioni italiane. In particolare è stata ufficializzata quella del centrosinistra, con la candidatura dell’onorevole Gino Bucchino di Toronto, deputato in carica, e di Giovanni Rapanà di Montréal. Si tratta degli stessi candidati della precedente consultazione ed il binomio, che ha qualche difficoltà a trovare un coordinamento elettorale nonostante entrambi appartengano alla stessa lista, si ripropone cercando di smussare eventuali divergenze e di concentrarsi sullo scontro elettorale con la lista del centrodestra.

Per quel che riguarda il Senato c’è la ricandidatura di Turano anche se manca ancora il secondo candidato; si parla di Mario Marra.

A questo proposito anche tale lista sembra essere stata completata ed un annuncio ufficiale dovrebbe giungere oggi. Anche in questo caso sembra ci siano delle conferme. Hanno mostrato la loro disponibilità per una ricandidatura, infatti, sia Paolo Ariemma che Carlo Consiglio. Ariemma proprio ieri è stato confermato candidato alla Camera per Forza Italia, mentre per il Senato il candidato del centrodestra è Basilio Giordano, giornalista italocanadese di Montréal. Ancora in alto mare, invece, la candidatura dell’ex ministro dell’Ontario, Remo Mancini, con la Rosa Bianca. Nonostante l’annuncio ufficiale dei vertici del partito da Roma, la disponibilità dell’ex ministro delle Imposte dell’Ontario non è stata ancora accertata.

Soddisfatto, intanto, per la conferma della sua candidatura è Giovanni Rapanà di Montréal: “E’ scaturita dalla base, dalla numerosa comunità italiana in Canada che non ha mai dimenticato lo sforzo per l’arrivo di Rai International ed altre attività comunitarie”, ha dichiarato al Corriere Canadese. Rapanà ha detto che la sua “è una candidatura all’insegna del cambiamento. Quanto abbiamo fatto finora non ha soddisfatto le attese della comunità”.

A proposito di Rai International, sembra che nelle prossime settimane uscirà un libro bianco con tutti i retroscena che hanno portato all’approvazione del governo canadese.

Intanto c’è ancora molta confusione sulle disposizioni federali per lo svolgimento della campagna elettorale. In pratica è stata vietata qualsiasi attività propagandistica fuori delle sedi diplomatiche italiane. Gli unici mezzi a disposizione sono la posta tradizionale, le email e Internet. Ciò potrebbe creare frizioni che dovrebbero essere evitate con l’intervento di qualche esponente del governo federale. (Corriere Canadese on line 27 febbraio/Eminotizie)

 

 

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