4443 Cuba, Raul Castro succede al fratello: è il nuovo presidente

20080224 13:14:00 redazione-IT

È ufficiale: Raul Castro, 76 anni, fratello minore del lider maximo Fidel, prende in mano le redini di Cuba. Il voto del Consiglio di Stato, nominato a seduta riunita del parlamento cubano, ha definitivamente segnato la successione. Fatto che può anche non significare l’abbandono della vita politica da parte di Fidel, figura il cui carisma e la cui presenza pesano assai più dei ruoli istituzionali. E una conferma arriva dallo stesso Raul, che subito dopo la nomina, annuncia di volere «consultare» il fratello per tutte «le decisioni più importanti» dello Stato.

Raul, in realtà, fin dal luglio del 2006, è in pratica colui che tiene le redini di uno dei governi più complicati dell’America Latina e gli spetta un compito ancor più complicato. Nella sua nuova avventura sarà affiancato come vice presidente da un’altra figura storica della "rivoluzione", José Ramon Machado.

La designazione di Raul, salutata come «naturale» da più parti, può essere letta come un segnale forte di continuità rispetto al passato. Nonostante ciò, Cuba ha davanti scelte obbligate e si dirige fatalmente verso un lungo periodo di transizione. Fidel, fin qui, ha rappresentato e custodito soprattutto l’impianto ideologico della «rivoluzione», la resistenza nei confronti della pressione statunitense, spalleggiato, nei gli ultimi anni, dalla novità rappresentata da Hugo Chavez in Venezuela.

A Raul, dietro le quinte, spettava il compito di manovrare la «macchina dello Stato», diviso tra il controllo delle Forze Armate e dell’economia. Il profilo di pragmatismo che gli viene cucito addosso nasce proprio dalla sua esperienza organizzativa, in una economia socialista difficile, singolare come quella cubana.

Adesso bisognerà vedere se il suo pragmatismo sul piano economico e nei rapporti internazionali, troverà un corrispettivo sul piano politico interno. Di certo c’è che Raul avrà sempre un solo riferimento e consigliere: il fratello. «Mi prendo la responsabilità che mi è stata affidata con la convinzione che (…) il comandante principale della rivoluzione cubana è unico», ha detto Raul, appena nominato presidente.

«Fidel è Fidel, come sappiamo bene. Fidel è insostituibile – ha dichiarato ancora il nuovo capo dello Stato cubano -. Solo il partito comunista può essere il degno erede della fiducia che il suo capo ha riposto in lui», ha commentato. Ed per tutto questo che Raul ha chiesto all’Assemblea nazionale il permesso di consultare Fidel «sulle decisioni di grande importanza per l’avvenire della nazione, soprattutto quelle legate alla difesa, alla politica estera e allo sviluppo economico del paese».

La proposta, subito messa la voto in Assemblea, è stata approvata all’unanimità.

La nomina di Raul Castro alla presidenza di Cuba lascia intravedere «un potenziale di cambiamento» per l’isola. È quanto ha affermato il responsabile del dipartimento di Stato Usa con delega per l’America Latina, Tom Shannon. «Una possibilità e un potenziale di cambiamento
esistono a Cuba, ma questo cambiamento deve venire dall’interno», ha dichiarato Tom Shannon.

Il funzionario del dipartimento di Stato, con delega per l’America Latina, ha anche definito «significativo» il primo «cambiamento di leader politico» che ha conosciuto l’isola in mezzo secolo. Quella di Shannon rappresenta la prima reazione ufficiale degli Stati uniti alla nomina di Raul Castro alla presidenza di Cuba.

Il nuovo presidente cubano Raul Castro ha nominato ministro della Difesa il generale Julio Casas Regueiro, 72 anni, suo uomo di fiducia fin da quando entrambi parteciparono assieme a Fidel alla guerriglia nella Sierrra Maestra contro il regime di Fulgencio Batista. Regueiro era il primo viceministro della Difesa, dicastero che Raul ha guidato per quasi mezzo secolo. La carica di ministro di Difesa è uno dei posti chiave della gerarchia cubana.

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=73208

 

 

4443-cuba-raul-castro-succede-al-fratello-e-il-nuovo-presidente

5195

2008-3

Views: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.