4433 Claudio Micheloni (Pd) sulla campagna elettorale e sui miglioramenti tecnici per il voto

20080222 14:57:00 redazione-IT

"Il Partito democratico si presenterà agli elettori all’estero dimostrando lo stesso coraggio che ha avuto in Italia quando ha deciso di andare al voto da solo."
“Per evitare i disguidi del 2006 sarebbe opportuno distribuire sul territorio lo spoglio delle schede dei nostri connazionali. Al Senato cercheremo di emendare il testo”

ROMA – A sei settimane dal secondo voto politico degli italiani all’estero le istituzioni ed i partiti politici si stanno preparando per affrontare al meglio questo importante appuntamento. Se da una parte infatti il Parlamento si affretta ad approvare le disposizioni che regolamenteranno la campagna elettorale e miglioreranno l’esercizio del voto all’estero, dall’altra i partiti sono impegnati nella scelta dei candidati che competeranno per i 18 seggi della circoscrizione Estero.

In questo contesto si vanno definendo nel mondo, come sta accadendo per Italia, le varie liste elettorali. Per fare un’istantanea di questo quadro in continua evoluzione, che ha come palcoscenico uno sconfinato collegio elettorale, abbiamo chiesto alcuni chiarimenti, soprattutto per quando riguarda le ultime iniziative parlamentari, al senatore Claudio Micheloni (Pd), presidente del Comitato del Senato per questioni degli Italiani all’estero e componente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

La Commissione di Vigilanza Rai ha approvato le disposizioni per la campagna elettorale. L’articolo otto della delibera è interamente dedicato ai programmi televisivi e radiofonici per la circoscrizione Estero. Quali sono i punti salienti del provvedimento?

La delibera sulle trasmissioni elettorali è valida, per la parte che riguarda l’Italia, fino al dieci marzo. Per questo motivo la prossima settimana vareremo una seconda disposizione che coprirà i giorni seguenti della campagna elettorale. Per l’estero invece le disposizioni, previste dall’articolo 8 della delibera, saranno valide per tutta la campagna elettorale a partire dal deposito delle liste.

Anche grazie all’accoglimento degli emendamenti da me proposti, quest’anno avremo almeno due tribune elettorali per ogni ripartizione della circoscrizione Estero, la prima stesura del testo ne prevedeva una sola, che saranno diffuse da Rai International e da Rai Uno.

E’ inoltre stata accolta la nostra proposta di trasmettere questi programmi negli orari di maggiore ascolto e non nelle fasce orarie di buon ascolto previste dalla prima versione della delibera. Alle tribune per l’estero parteciperanno tutte le liste ammesse alla competizione elettorale.

Un’altra novità sarà la diffusione una volta alla settimana, da parte di Rai Uno e Rai International, di un’agenda, dettata dalle liste che partecipano alla competizione per la circoscrizione Estero, che avrà lo scopo d’informare i nostri connazionali sulle iniziative elettorali programmate nel mondo per la settimana successiva. Dunque non saranno i candidati a informare la Rai, ma le stesse liste che dovranno decidere quale iniziativa promuovere per televisione.

Tutte queste trasmissioni andranno anche su Radio Rai e sulle altre strutture radiofoniche della nostra emittenza pubblica. La delibera, votata dalla Commissione di Vigilanza, è ora all’esame dell’Authority che sta ne scrivendo il regolamento applicativo per la Rai. Già dalla prossima settimana Rai International e Rai Uno potranno iniziare ad organizzarsi tecnicamente e a preparare i palinsesti. Dal 10 marzo, appena verranno depositate le liste elettorali, potranno essere registrate le tribune elettorali.

La Camera ha detto sì al decreto-legge per lo svolgimento delle elezioni politiche in Italia ed all’estero. Nel provvedimento, che sarà presto esaminato dal Senato, sono previsti importanti accorgimenti tecnici per il voto dei nostri connazionali. Come giudica le misure adottate?

Prendo atto dei miglioramenti tecnici introdotti per il voto all’estero, ma credo che non siano ancora sufficienti. Non capisco inoltre perché non sia stata prevista la creazione di comitati elettorali presso i nostri consolati. Su questo tema, quando il provvedimento arriverà al Senato, cercheremo di emendare il testo. Per il resto gli accorgimenti adottati sono quelli che avevamo chiesto.

Esprimo comunque grosse preoccupazioni per lo spoglio dei voti perché vi è il rischio che si ripeta l’avventura delle politiche del 2006. Noi avevamo proposto d’incaricare per lo scrutinio dei voti all’estero più Corti d’Appello in modo da distribuire lo spoglio sul territorio, non concentrandolo nella sola città di Roma Il problema comunque non è solo organizzativo. Nelle elezioni del 2006 vi è stata una disorganizzazione inaccettabile del voto all’estero dal punto di vista delle installazioni, dei mezzi e dei materiali messi a disposizione.

Ma anche se questa volta dovesse migliorare l’organizzazione, il previsto raddoppio del numero dei seggi, che è in sé una buona decisione, finirà con il creare un altro problema e cioè la crescita esponenziale del numero degli scrutatori che potrebbero toccare quota 10.000. Dubito quindi che una sola regione o provincia possa trovare gli scrutatori necessari allo spoglio delle schede per il collegio estero.

Sarebbe stato sempre complicato, ma molto più produttivo e realistico, suddividere i continenti fra diverse Corti d’Appello, in modo da non caricare ad una sola regione l’onere di individuare 10.000 scrutatori. Si tratterebbe comunque solo di un coinvolgimento di altre Corti perché la responsabilità rimarrebbe affidata alla Corte d’Appello di Roma.

Nel 2006 il centro sinistra si presentò all’estero in modo unitario e con un’immagine coesa. Una strategia che risultò vincente. Oggi le cose sembrano invece diverse e mentre il centro destra serra le fila, l’ipotesi che il Partito Democratico si presenti anche all’estero da solo appare sempre più probabile. Cosa succederà?

Il Partito democratico si presenterà agli elettori all’estero dimostrando lo stesso coraggio che ha avuto in Italia quando ha deciso di andare al voto da solo. Sostanzialmente credo che ritroveremo all’estero – probabilmente la Sinistra-l’Arcobaleno sarà presente nel mondo con una sua lista – lo stesso scenario che abbiamo in Italia. (Goffredo Morgia – Inform/Eminotizie)

 

 

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