4482 IL VOTO ALL’ESTERO VISTO DAI CONSOLATI: INTERVISTA AL CONSOLE DI FRIBURGO IGOR DE BERNARDINI

20080303 18:13:00 redazione-IT

FRIBURGO – Si avvicinano le elezioni politiche del 13 e 14 aprile e nei Consolati ferve il lavoro di quanti devono garantire, in primo luogo, che a tutti i connazionali che ne hanno diritto arrivi il plico elettorale, e di seguito, la correttezza delle operazioni di voto e l’invio delle schede votate a Roma. Per sapere come i Consolati si stanno preparando, Vito D’Adamo ha intervistato Igor De Bernardini, Console d’Italia a Friburgo. Di seguito il testo integrale dell’intervista.
"D. Circa tre milioni di connazionali residenti all’estero si apprestano al voto del 13 aprile 2008. Il MAE ha provveduto ad inviare alla rete consolare gli elenchi elettorali, disponibili anche per i responsabili di partito e per i candidati.

La preparazione comporta un complesso d’attività supplementari per gli Uffici consolari, nonostante la carenza di personale. Come affronta il Consolato, di cui è titolare, la messa a punto di un così articolato programma?
R. Innanzi tutto la ringrazio per questa domanda, che mi consente di svolgere delle considerazioni generali sulla nostra attività. Il Consolato d’Italia a Friburgo ha già affrontato varie consultazioni elettorali a partire dai referendum del 2003. Il lavoro, dunque, fatto in questi anni, soprattutto per le operazioni di bonifica dei dati, presenti nella nostra anagrafe, verrà a maturazione proprio in questa tornata d’elezioni politiche generali. Ciò ci consentirà di affrontare la fase elettorale con maggiore tranquillità, coscienti del fatto che il lavoro svolto in precedenza sarà di prezioso ausilio in questa complessa fase. Al momento, abbiamo formato una squadra, all’interno dello staff, che in coordinamento con me e la mia vice, la dott.ssa Daniela Inzerra, sta seguendo tutti gli adempimenti del caso. Per il momento, si è conclusa la fase relativa all’esercizio del diritto di opzione per votare in Italia da parte dei connazionali qui residenti. Frattanto, è giunto l’elenco elettori e, naturalmente, si sta procedendo al controllo e alle verifiche dei dati in nostro possesso e contenuti nella distinta in modo da garantire a tutti il diritto di voto.
D. Le operazioni ed i risultati del precedente volto all’estero sono stati oggetto di molte critiche da parte delle formazioni politiche. Si è cercato di migliorare, per quanto possibile, gli strumenti e le formalità in questa passata. Quali sono le principali difficoltà, tuttavia, incontrate, e come pensa si possano superare?
R. Nel 2006, per la prima volta, i connazionali furono chiamati a votare per le elezioni politiche generali in Italia. Mi pare, perciò, chiaro che l’andamento delle operazioni fosse reso ben più complesso dal fatto che si trattava di un esercizio particolarmente difficile svolto, peraltro, nell’assenza di precedenti analoghi, dato che un referendum, benché importante, non presenta generalmente risvolti destinati ad incidere direttamente sul governo del Paese. Ora si voterà per la seconda volta, il che mi lascia supporre che l’esperienza acquisita nella precedente tornata sarà utile sia a livello diplomatico-consolare sia al momento dello scrutinio delle schede. Nel primo caso, la principale difficoltà per ora riscontrata è, certamente, quella della ristrettezza dei tempi. Al riguardo, faccio notare che le varie scadenze sono tutte molto ravvicinate e che, soprattutto, la stampa e l’invio delle schede avviene in concomitanza con le festività pasquali. Ma anche in questo caso ci stiamo attrezzando per superare l’ostacolo attraverso accordi con l’impresa incaricata della stampa e dell’invio delle schede elettorali. Nel secondo caso, invece, il Governo ha emanato il Decreto Legge n. 24/2008 che, tra le altre cose, prevede alcune modifiche alla procedura di scrutinio dei voti in arrivo dall’estero, nella speranza che essa si riveli molto più agevole che nella precedente tornata elettorale.
D. Quali sono le disposizioni per i connazionali extra moenia, chiamati ad una doppia votazione, quella politica e quell’amministrativa?
R. In primo luogo, anche per ricapitolare, occorre distinguere tra i connazionali iscritti all’AIRE e che, non esercitando l’opzione, potranno votare per corrispondenza e i connazionali che, pur stando all’estero, sono dipendenti dello Stato. Per quanto riguarda i primi, conclusa la fase dell’opzione per votare dall’estero oppure in Italia, coloro i quali non hanno esercitato l’opzione potranno votare per le elezioni politiche generali stando all’estero e per corrispondenza, ma non anche per le elezioni amministrative 2008. Coloro i quali vogliano votare per le elezioni amministrative dovranno, necessariamente, recarsi in Italia. Per quanto riguarda i secondi, cioè i militari in servizio all’estero, i dipendenti dello Stato in servizio all’estero per più di sei mesi e i loro familiari non iscritti all’AIRE e i professori e ricercatori universitari italiani che svolgono la loro attività presso università straniere, questi potranno votare per corrispondenza per la circoscrizione elettorale di Roma. A tal fine, dovranno presentare un’apposita domanda entro il prossimo 9 marzo. Qualora non presentassero la domanda, dovranno necessariamente rientrare in Italia al fine di esercitare il diritto di voto. Quanto alle amministrative, anche per queste categorie di persone non è ammesso il voto dall’estero. Di conseguenza chi, come me ad esempio, voglia votare per il rinnovo degli organi di governo della propria città, provincia o regione dovrà, obbligatoriamente, fare rientro in Italia. Da ultimo, coloro i quali si trovino temporaneamente all’estero, per pochi giorni o poche settimane, dovranno comunque rientrare in Italia, sia per il voto politico generale sia per il voto amministrativo.
D. È stata per l’occasione offerta collaborazione da parte delle organizzazioni circondariali (Patronati, COMITES, partiti, ecc.) e in quali termini e possibilità?
R. Il sostegno dell’associazionismo all’attività dell’ufficio consolare è prezioso in ogni circostanza, ancor di più oggi a fronte di un impegno così rilevante come l’attuale. In termini generali, solo la collaborazione e un approccio reciproco improntato a intendimento e collaborazione consentono di superare i momenti difficili, nell’ottica di favorire il connazionale che risiede all’estero. In occasione delle elezioni politiche 2008, tengo a sottolineare come le associazioni della nostra circoscrizione e il COMITES possano favorire la più ampia diffusione e circolazione delle informazioni, in materia di procedure elettorali, presso la nostra comunità. L’ufficio consolare, ad esempio, provvederà alla stampa di 500 manifesti per la necessaria informazione elettorale, non appena ne arriverà il modello. Dopodiché, provvederemo all’spedizione di questi esemplari al mondo dell’associazionismo e al COMITES affinché provvedano, a loro volta, a renderli pubblici. La visione di tale manifesto potrà essere di aiuto al connazionale nella gestione del plico elettorale, una volta giunto al suo indirizzo. In questo senso, quindi, l’aiuto del mondo dell’associazionismo si rivelerà indispensabile.
D. Sue considerazioni generali e finali sull’operazione in corso e raccomandazioni ai connazionali.
R. In questa circostanza, mi preme svolgere due ordini di considerazioni. In primo luogo, mi sembra vieppiù necessario che il nostro sistema politico-amministrativo si caratterizzi nel senso della stabilità. Il continuo ricorso allo svolgimento di consultazioni elettorali, siano esse elezioni politiche o referendum e per quanto siano sacrosanti il ritorno alle urne e il diritto al voto, non aiuta la macchina amministrativa pubblica a funzionare secondo modelli di gestione improntati a criteri di programmazione dell’attività, in conformità d’altronde al principio di buon andamento dell’esercizio amministrativa sancito dall’art. 97 della Costituzione repubblicana. Non prendiamo ad esempio le sofferenze della rete diplomatico-consolare, colta da questo nuovo, gravoso impegno in una fase di ben nota carenza di risorse. Ma proviamo unicamente a immaginare la situazione di oltre 8.000 comuni italiani alle prese ogni anno con impegni di tale serietà e portata. Mi auguro, pertanto, che si possa aprire, dopo queste elezioni politiche, una fase diversa, volta ad assicurare, comunque, la stabilità del sistema nel suo complesso. In secondo luogo, vorrei rivolgermi ai nostri connazionali per ricordare loro l’importanza del voto che, come recita la nostra Costituzione, è personale, eguale, libero e segreto. Il voto per corrispondenza è diverso dal voto espresso alle urne elettorali. È fondamentale, perciò, che gli elettori seguano attentamente le procedure all’uopo previste e, in particolare, segnalino tempestivamente all’ufficio consolare ogni variazione del proprio indirizzo all’estero, in modo da assicurare loro la consegna del plico elettorale presso il nuovo recapito. Nel caso contrario, sarà impossibile per l’ufficio consolare, in ultima istanza, assicurare il corretto esercizio del diritto di voto a quanti non abbiano adempiuto tali formalità. L’ufficio consolare è a disposizione per ricevere tutte le segnalazioni del caso che vi prego di far giungere tempestivamente, soprattutto nell’ipotesi in cui non dovesse giungervi il plico contenente la scheda elettorale".

(aise/Eminotizie)

 

 

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