4460 VOTO ALL'ESTERO, Sussurri e grida: salteranno delle teste?

20080227 21:12:00 redazione-IT

[b]Chiocchetti: Appello alla Sinistra Arcobaleno alla coesione
Montanari: I candidati non mi sono noti. Ma soffiano venti negativi su alcune teste. Ma Zacchera e Chiocchetti confermano tutti gli uscenti[/b]

Il Direttore del Corriere d’Italia, Mauro Montanari, non si sbottona. “Le candidature? Si chiacchera, si mormora, si rumoreggia. I candidati, però, non mi sono noti. Addirittura, quelli che sembravano sicuri non sono neanche più così sicuri. Oppure ci sono venti negativi su alcune teste. Certo è un po’ difficile. Ci sono molti che corrono. Molti arrivano e pochi saranno scelti”.

Il Pd ha scelto una candidatura che potrebbe essere letta di immagine per il Sudafrica. I giovani ci saranno davvero, in queste elezioni? “E’ una bella domanda. L’età è una delle componenti, ma personalmente mi baserei sulle capacità, non l’età. Il problema nostro, e sentito dalla gente, è che non si è vista, per questi eletti all’estero, una differenza tra il prima e il dopo. C’è delusione. Bisogna stare attenti alle candidature di immagine, possono ritorcersi contro. Ricordatevi sempre di Rita Pavone”.

Nel marzo 2006, la Pavone si era candidata alle elezioni per il Senato (circoscrizione estero) nella lista "Per l’Italia nel Mondo" di Mirko Tremaglia, senza essere eletta. “Quel flop clamoroso e la delusione di molti che si videro questo personaggio come rappresentante all’estero. Bisogna stare attenti alle mosse di immagine, alla fine cadono”.

E le polemiche sui patronati e i finanziamenti all’editoria? “Sui patronati la polemica è in corso da anni. Le schede ad hoc eccetera. Non voglio neanche ritornarci, sarà uno dei punti della campagna elettorale. Per quanto riguarda i finanziamenti dei giornali all’estero, sono così miserabili che non capisco il problema. La loro trasparenza non è relativa alla campagna elettorale, è un problema totale. Nonostante gli sforzi che sono stati fatti dal Presidente del Consiglio – bisogna dirlo. Da un anno o più vengono richieste le fatturazioni, e questo è positivo. Ma siamo ancora lontani dalla trasparenza reale. Ci sono flussi di finanziamento sospetti, che vanno chiariti. L’altro problema è la cifra per l’estero. E’ ferma da tempi immemorabili, 7-8 anni, è ancora calcolata in lire”.

“E la legge, poi – prosegue – è una legge senza orientamento. E’ una legge un tanto al chilo, non favorisce lo sviuluppo di una stampa e di una progettualità. Il legislatore, quando l’ha fatta, forse dormiva, forse aveva bevuto, non si sa. E’ una vecchia legge democristiana, invecchiata. Ci sono state proposte, anche da parte del Cgie, per favorire la stampa di comunità e di grande respiro. Le nuove tecnologie non sono ancora neanche state prese in considerazione. E’ un disorso che va oltre la campagna elettorale. Andrebbe ripensato tutto l’impianto”.

Tornando al totocandidati, allora, salteranno delle teste? “Sembrerebbe. Sembra che ci siano persone che già piangono. E che ci siano persone che fanno campagna elettorale da anni che scoprono di non essere in lista, insomma. La politica, soprattutto italiana, è questo”. E da quali parti tira questo ventaccio? “Sono sussurri e grida che girano nei corridoi”, si schermisce.

Che farebbero impallidire Bergman, vero? Ride. “Ma non fanno la storia”.

News ITALIA PRESS ha parlato con Marco Zacchera, onorevole di Alleanza Nazionale, per capire meglio lo scenario. "I nomi, non dovendo raccogliere le firme, spiega, saranno noti l’ultimo giorno. Stiamo lavorando per far quadrare il cerchio: le candidature sono un gioco ad incastro, anche a livello territoriale. Oltre alla suddivisione Camera e Senato, bisogna tenere conto che le Circoscrizioni sono amplissime”.

Ma qualcuno, soprattutto all’estero, parla di candidature a rischio rispetto alle aspettative. “Bisogna vedere quali sono le aspettative. I deputati uscenti sono confermati, e quello è scontato. Il lavoro è sui nuovi, il problema è capire come comporre le presenze. Ad essere eletti, ci tengono in molti. E’ un problema di incastro, ripeto”.

Anche Zacchera rimanda all’ufficializzazione di marzo: “Siccome questa volta non si raccolgono le firme, le cose potrebbero cambiare anche l’ultimo giorno. Quasi tutti si sapranno prima, certo, però poi magari cambiano davvero all’ultimo momento. Non sono in grado di dirle di più: è che francamente non ce le ho”.

News ITALIA PRESS ha raggiunto anche Maurizio Chiocchetti, Responsabile del PD per gli italiani nel mondo. “Avendo molti pretendenti da tutte le parti del mondo, e liste troppo corte – ride – bisogna compiere delle scelte. Ci sono dei nomi. L’ufficializzazione avverrà a liste presentate, il 9 e 10 marzo. Entro questo fine settimana saremo presumibilmente in grado di chiudere le liste".

Conferma classica degli uscenti. “Questo è già un fatto deciso, assolutamente, da tempo. Stiamo vedendo come rinforzare le liste. Con uomini e donne, e anche qui confermo al 50%. Spero che anche altri partiti seguano il nostro esempio, ma vedo che il mio appello alle candidature femminili in tutte le liste rimane inascoltato, E stiamo completando, sulla base di una consultazione con i vari territori”.

Sulla presenza dei giovani? “Alla fine avremo delle liste anche con una presenza forte di giovani, uomini e donne. In Europa ce ne sono sicuramente due o tre sulla trentina, in Oceania ce n’è un’altra che ha 29 anni – in Sudafrica, Romina Crosato – in America del Nord ci saranno un paio di presenza tra i 30 e i 40 anni”.

Domanda: la candidatura di Romina Crosato in Sudafrica può essere, però, vista alla luce del fatto che numericamente non ha speranze. “E’ chiaro che in partenza, intanto io apprezzo la disponibilità e il poter far concorrere esperienze nuove dentro le liste. E’ una competizione impari. Ma non l’ho dipinta io la presenza in Australia degli italiani rispetto a quella in Sudafrica – ride – a noi pareva giusto trovare delle candidature in quella grande circoscrizione che uscissero dall’Australia, per rappresentare un territorio molto grande che però ha al suo interno dei problemi diversi. Abbiamo dovuto fare una scelta politica, più che fare une competizione tra candidati”.

E prosegue: “Poi, se c’è la competizione non guasta, però, insomma, è chiaro. E’ come dire che la candidata del Lussemburgo ha poche chance di arrivare in Parlamento. Però è giusto anche che una comunità venga rappresentata. Vediamo, insomma, di fare delle scelte equilibrate sui territori”.

In quale ripartizione state trovando più problemi nella composizione? “Siamo in chiusura, e poi abbiamo naturalmente anche avviato dei rapporti politici per vedere di non ‘farci del male’, diciamo, gli uni con gli altri. Ovviamente poi ognuno fa quel che ritiene giusto, ma insomma… Abbiamo chiesto, alla Sinistra Arcobaleno: dove non avete chance, specie al Senato, appare controproducente sprecare dei voti. Non vogliamo impedire certo la candidatura alla Camera, per marcare una presenza, un futuro. Però al Senato, specie nelle circoscrizioni a rischio – e non parlo dell’Europa – accetteremo, insomma, di buon grado un segno di disponibilità politica”.

Anche Pietro Schirru, giornalista in Australia dal 1972, che proviene dal CGIE, ieri, ci ha parlato di armonia. “Ho visto. Anche perché è vero che è proporzionale il voto all’estero, ma in molti casi diventa uninominale. Per cui, insomma, ci parrebbe serio discutere serenamente, nessuno vuole imporre nulla, però che si rifletta su questo fatto in modo semplice e naturale. Anche perché poi c’è un futuro”.

Coesione verso frammentazione nel 2006 e ora, nel 2008. Solo che le parti questa volta sono invertite. “Appunto. In America Latina, ad esempio. Non chiedo alla Sinistra Arcobaleno di non presentare proprie liste, chiedo di pensare al fatto che magari, al Senato, potrebbe convenire una qualche forma di collaborazione”. Lungimiranza, quindi. “Tanto più che, sempre in Sud America ad esempio, non si entra in competizione per i seggi. Capisco che in quella zona si voglia presentare una lista guardando al futuro. Benissimo: basta una delle due, non servono tutte e due” conclude sorridendo.

News ITALIA PRESS ha raggiunto poi il Senatore del Partito Democratico Guerino Turano. “Non abbiamo ancora la conferma delle liste, ci stanno ancora lavorando, a me è stato comunicato che sono riconfermato… mi sto quindi muovendo per la campagna elettorale”.

“In questo anno e mezzo di lavoro – prosegue – abbiamo fatto tante cose buone e altre le avevamo in cantiere nei prossimi mesi. Abbiamo migliorato le reti consolari, abbiamo lavorato per le pensioni e l’assistenza sanitaria, e soprattutto, cosa a cui io tengo molto, la lingua italiana nelle scuole. Solo la conoscenza della lingua italiana permette infatti di conservare l’identità italiana. Poi abbiamo lavorato e lavoreremo per estendere la cittadinanza”.

Angela Gennaro/News ITALIA PRESS/Eminotizie

 

 

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