20080303 11:36:00 redazione-IT
Il Presidente Correa accusa il governo di Uribe di aver bombardato deliberatamente un accampamento mobile della FARC, situado 10 chilometri all’interno del territorio dell’Ecuador. Correa ha detto che si è trattato del più grave atto di provocazione portato a termine contro il suo Paese. Successivamente, elicotteri colombiani hanno sbarcato soldati che hanno dato il colpo di grazia ai guerriglieri sorpresi nel sonno, e che non indossavano nemmeno l’uniforme. Gli elicotteri si sono portati via il cadavere del capo guerrigliero Raul Reyes, abbandonando i cadaveri di altri 17 guerriglieri, vari colpiti da proiettili alle spalle.
Il Presidente Correa, ha deciso l’espulsione dell’ambasciatore della Colombia, ha richiamato il proprio ambasciatore a Bogotà, ed ha deciso la mobilitazione di truppe verso la frontiera.
L’Ecuador respinge con forza la giustificazione fornita dal ministro degli esteri della Colombia: non esiste la "legittima difesa, è violazione al diritto internazionale, e alla sovranità nazionale.
Correa ha detto che sono inaccettabili le "scuse" di Uribe, trattandolo come un bugiardo e inattendibile.
L’Ecuador ha ciesto la convocazione urgente dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA)e dei Paesi del Mercosur.
(T.P.)
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