4593 PD: VERY CHE?

20080315 18:53:00 redazione-IT

Massimo Seracini (Candidato al Senato UDC-Nord America)

Il Partito Democratico, che non e’ e non sara’ mai il Democratic Party Americano, come gli addetti ai call centers del Senatore Turano, gia’ in piena attivita’ con i $ del potente imprenditore di sinistra, lo chiamano in una traduzione volutamente ingannevole nei loro messaggi
agli elettori, che sono avvertiti : “ il Consolato mandera’ un plico elettorale che dovra’ essere restituito entro il 7 aprile …con il voto al Senatore” , si rivolge per bocca del suo responsabile Maurizio Chiocchetti ai VERY ITALIAN PEOPLE, usando uno slogan che sembra la caricatura della canzone di Toto Cutugno…un italiano vero!

Alberto Sordi avrebbe usato questa orribile e assolutamente
incomprensibile espressione di un inglese maccaronico nella famosa sua parodia del Kansas City boy, ma purtroppo le risate finiscono quando si legge le dichiarazioni ufficiali dei responsabili esteri del PD che vogliono esprimere e rivolgersi con questa definizione alla qualita’ di
candidati e elettorato, come piu’ volte e’ stato sottolineato dal Vice Ministro Danieli nella conferenza della presentazione delle loro liste per l’estero.

I loro distinguo appartengono culturalmente ad una sinistra
radical-schic che ha sempre considerato gli emigrati italiani cittadini
di serie B e boicottato, non si puo’ e non si deve dimenticare, per 60
anni il voto estero, che solo grazie alla caparbieta’ di Tremaglia e’
diventato una realta costituzionale per il nostro Paese, e un esempio
nel mondo di democrazia compiuta che riconosce a tutti i suoi cittadini
in Italia e all’estero una vera rappresentanza territoriale.
La creazione della Circoscrizione Estero e’ un vanto nazionale e
internazionale per le nostre Istituzioni che non mi stanco mai di
spiegare ai miei amici americani, a cui ricordo che hanno inventato
l’absentee ballot, ma non la rappresentanza parlamentare dei loro
cittadini all’estero.

Con questa attittudine classista che avrebbe fatto inorridire i leaders
storici del centro sinistra, questi signori, che non hanno mai mangiato
il pane amaro dell’emigrazione, che conoscono per sentito dire i “needs
ad wants” dell’emigrazione italiana di ieri e di oggi, vorrebbero far
credere che vinceranno il voto estero, come hanno fatto per molti
motivi nel 2006, ma avranno una grossa delusione questa volta, perche’
abbiamo tutti visto la pochezza del lavoro dei loro eletti, e il
completo abbandono delle promesse fatte in campagna elettorale, il
giorno dopo aver ottenuto la maggioranza per governare con il nostro
voto.
Non a caso il Governo Prodi e’ caduto anche per l’assenza in aula del
Sen. Pallaro, che ha dopo due anni si e’ reso conto che questi stessi
signori che oggi si rivolgono ai very Italian people non hanno
mantenuto le promesse fatte!

Gli italiani all’estero e sopratutto quelli del continente nord
Americano sono abituati a un etica politica che deve sempre rispondere
alle promesse fatte all’elettorato e a un genere di rappresentanza
politica che e’ un servizio dovuto alla collettivita’ che si
rappresenta, e non alla strumentalizzazione del voto per fini di
bottega partitica.

Il valore del voto estero significa solo ed esclusivamente rispetto e
lavoro da compiere per le nostre comunita’, che per 60 anni sono state
tenute in un “dimenticatoio legislativo” , ancor piu colpevolmente
continuato nei due anni della XV legislatura, che ha prodotto niente o
quasi di tutte le roboanti e retoriche promesse del 2006 che si stanno
riproponendo tali e quali anche oggi da una nuova etichetta politica,
ma con gli stessi protagonisti: Il Senatore Turano e l’On. Bucchino.

Il mio impegno verso i miei fratelli emigrati nel nord America con cui
ho diviso quarant’anni di sacrifici, e’ quello di mettermi al loro
servizio per portare a Roma le nostre realta’, i nostri problemi e
sopratutto il nostro valore non di Very Italian People (che e’ uno
slogan assurdo e senza senso), ma di italiani che non si piangono
addosso e che si sentono eguali a tutti gli altri in Patria, e vogliono
non solo chiedere alla politica il rispetto dei loro diritti, ma
offrire un contributo di ritorno per il benessere dell’Italia che mai
come oggi ha bisogno di esempi come i nostri per riprendere il cammino
della crescita.

Massimo Seracini
Candidato al Senato della Repubblica
Unione di Centro – Casini Presidente
Ripartizione America Settentrionale e Centrale

San Diego, California USA
13 Marzo 2008

 

 

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