4681 LOTTA AL CAMBIAMENTO CLIMATICO: EUROPA SIA D'ESEMPIO PER IL MONDO

20080329 12:21:00 stefy

venerdì 28 marzo 2008

di Guido Sacconi (Gruppo PSE , Parlamento Europeo)

Rajendra Pachauri promuove la posizione assunta dall’Unione Europea nella lotta al cambiamento climatico, ma la sollecita a compiere atti concreti per raggiungere gli obiettivi annunciati durante la Conferenza di Bali.
Lo scienziato indiano, Presidente dell’IPCC e insignito con il Nobel per la Pace per il ruolo svolto nello studio e nella lotta al global warming, è intervenuto al Parlamento Europeo, davanti alla Commissione Cambiamenti Climatici. Sullo sfondo del confronto, i risultati del Consiglio di Primavera sul tema della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

L’ultimo vertice europeo non è mai stato evocato direttamente, ma era presente nelle parole degli interlocutori. Pachauri ha usato le parole del Mahatma Gandhi per descrivere il ruolo che l’Europa dovrà svolgere: "deve dare l’esempio, diventando essa stessa quel cambiamento che vorrebbe vedere nel mondo". Parole in cui molti hanno letto un riconsocimento per il ruolo positivo svolto dall’Unione nei recenti summit internazionali sul cambiamento climatico, ma forse anche un campanello d’allarme per il rallentamento degli entusiasmi ambientalisti manifestato da alcune cancellerie europee. Molti primi ministri hanno lanciato appelli al realismo ed hanno evocato la necessità di non ridurre la competitività del sistema europeo. Osservazioni ovvie che nel gergo diplomatico europeo servono ad esprimere la volontà di rivedere al ribasso gli ambiziosi obiettivi che l’Europa si era data nei mesi scorsi.
L’Europa fa dunque marcia indietro?
No! La partita è aperta e su un punto Consiglio e Parlamento sono concordi: il "Pacchetto energia e cambiamenti climatici" deve essere approvato entro la fine della legislatura e prima della Conferenza di Copenhagen del 2009. Il pericolo di una riduzione degli obiettivi quantitativi è reale ma l’Europa sembra comunque decisa a non abdicare al ruolo di leader mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici.
Durante l’audizione con i deputati europei non sono mancate le domande provocatorie di coloro che ritengono il riscaldamento globale un’invenzione degli ecologisti catastrofisti. Pachauri ha risposto con l’ironia di chi è consapevole di avere in mano dei dati incontrovertibili. A conclusione del suo intervento Pachauri ha raccontato che alcuni suoi amici di origini russe si rallegravano scherzosamente degli effetti positivi del global warming sul clima siberiano. Il capo dell’IPCC ha smentito l’entusiasmo di chi sperava di poter piantare olivi e pomodori al posto delle betulle: tutti i modelli climatici dimostrano che il riscaldamento delle zone artiche sarà accompagnato da un aumento delle precipitazioni nevose. In poche parole, meno pioggia nell’area del Mediterraneo, più neve in Siberia. Lo scenario è inquietante, ma la risposta è possibile se l’Europa manterrà gli impegni presi.

Guido Sacconi

www.delegazionepse.it

 

 

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EmiNews 2008

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