4714 Perine (PD-Belgio): Comunità sarde ed ex minatori: il mio diario dal Belgio

20080401 21:10:00 redazione-IT

Davide Pernice*

Sveglia di buona lena alle 6.45 del mattino. Alle 8 in ufficio per controllare le email, rispondere agli elettori e aggiornare il sito web. Dopo due giorni di passione al telefono con il grafico e amico Stefano, riceviamo finalmente i nuovi materiali (volantini e adesivi) e siamo pronti a ripartire!

Alle 9 mi fiondo in macchina con altri tre volontari per raggiungere Mons, città nell’ovest del Belgio e centro nevralgico della comunità sarda in Belgio.

Inutile dire che lungo l’autostrada dobbiamo combattere contro la bufera di pioggia, ma quando verso le 9.30 arriva anche la neve iniziamo a rallentare il passo fino a raggiungere i 40 Km/h fissi.

Mons è carina, ma la comunità sarda è per lo più dislocata a Jemappe, dove si trova il circolo "su Nuraghe" che tanto sta facendo per il Partito Democratico e per la mia candidatura. "Su Nuraghe" è un circolo ricreativo: i sardi di tutte le generazioni vengono qui per scambiare due parole, mangiare qualcosa e organizzare la vita associativa. Infatti nei suoi locali si tengono riunioni sindacali, attività di sostegno ai nostri connazionali più indigenti e spettacoli folcloristici che hanno come tema predominante, ovviamente, la Sardegna. Il locale è pieno e tutti mi stanno aspettando. Sono incuriositi, perché hanno sentito parlare di questo giovane candidato che sta girando in lungo e in largo il Belgio e vogliono capire cosa cambierà per la nostra comunità.

Prendo la parola: mi impegno per portare avanti l’iniziativa del Ministro degli Affari Esteri D’Alema a favore del riconoscimento della doppia cittadinanza, che purtroppo si è impantanata a causa della crisi di governo. Ricordo che il Pd è l’unico partito impegnato su questo terreno. Per molti di loro, che hanno lavorato duramente per decenni senza potersi sentire al contempo italiani e belgi a tutti gli effetti, la doppia cittadinanza è il primo passo verso la piena integrazione. Sono contenti delle mie proposte e mi trattengono più del previsto……siamo un’ora indietro rispetto alla tabella di marcia! Ringrazio per gli applausi, saluto e volo con i volontari in macchina verso Liegi.

Arriviamo a Seraing, piccolo centro industriale nei pressi di Liegi, che sono passate da poco le 12. La sala riunioni del circolo "Leonardo Da Vinci" è stracolma. C’è anche Rosine Ongaro, la candidata del Pd al Senato della Repubblica e autentico esempio della piena integrazione: Rosine è per la seconda volta consigliera comunale e instancabile attivista del Pd. Con lei gli amici della "Leonardo Da Vinci", uno dei circoli più attivi che io abbia mai visto. La "Leonardo Da Vinci" è stata creata diversi decenni fa con la fatica e il sudore dei molti lavoratori italiani che qui hanno rappresentato per un lungo tempo la spina dorsale della forza lavoro locale. All’iniziativa partecipiamo Rosine ed io, ma anche Marc Tarabella, Ministro vallone all’educazione, e il Sindaco di Seraing. Il sostegno al Pd da parte dei politici locali di centrosinistra è netto. Considerato che da queste parti un cittadino su sei è italiano non è poca cosa avere dalla nostra i migliori politici della regione. Parliamo di lingua (ancora troppe poche risorse per l’insegnamento dell’italiano all’estero!) e di politica italiana. La scelta di correre da soli raccoglie molti consensi, anche se non è sempre facile, per gli italiani all’estero, mantenere il passo con i ritmi un po’ folli della politica italiana. Due simpatizzanti mi chiedono un autografo…..un po’ imbarazzato, provo a spiegargli che sono nessuno, ma loro insistono. E io firmo.

Sono ormai le 15 e ci tratteniamo per mangiare un piatto di spaghetti con i sostenitori della "Leonardo Da Vinci". Giusto il tempo per il caffè e siamo nuovamente in macchina, in direzione del Limburgo. Il Limburgo è la regione delle fiandre a più alta concentrazione di miniere (ma dovrei ormai dire "ex miniere" perché le ultime hanno chiuso all’inizio degli anni ’90) e di italiani. Qui ci aspetta il nostro amico Silvio, un uomo che per passione e impegno dovrebbe essere portato come esempio per tutti. Silvio ha 76 anni ed à arrivato nel Limburgo a poco più di 20 anni. Qui ha lavorato in miniera per 15 anni ed è sempre stato uno straordinario esempio di dedizione per la sua comunità. A 76 anni suonati Silvio ha la tenacia di un giovane ventenne: percorre i mercati distribuendo il nostro materiale, parla con i concittadini italiani, organizza iniziative a sostegno del Pd e della mia candidatura. I volontari che mi seguono sono ipnotizzati dalla simpatia e dallo slancio appassionato di Silvio. Con lui andiamo a visitare alcuni circoli di italiani e qualche volta ci scontriamo con le barriere dialettali: gli italiani arrivati negli anni ’40, ’50 e ’60 hanno mantenuto integra la loro lingua di origine, che il più delle volte è dialettale. La volontà di comunicare c’è da ambo le parti, e quindi seppur con qualche difficoltà, ci capiamo e ottengo il loro sostegno.

Sono le 18 ed entro mezz’ora dovrei stare a Bruxelles, dove ho un incontro con alcun funzionari delle istituzioni europee. La campagna elettorale tra gli italiani all’estero è anche questo: incontrare lo stesso giorno persone che hanno storie, vite e desideri molto diversi ma che condividono il comune impegno per il Pd. Con loro parliamo di Europa, perché il nostro impegno è per l’Europa massima possibile e non per l’Europa minima indispensabile, come vorrebbe la destra. Una Europa debole vuol dire un’Italia impotente. Loro ne sono convinti e io sono felice di averla scampata bella, perché temevo che la discussione scendesse su questioni tecniche e difficilmente argomentabili.

Sono ormai le 20.30 e faccio un giro di telefonate tra i volontari per sapere come sono andati i volantinaggi nei mercati frequentati da italiani. Le risposte sono incoraggianti: molti conoscevano già la mia faccia e sono contenti che si possa votare per un candidato giovane!

Vorrei andare a casa perché sono distrutto dalla stanchezza, ma Federico mi invita a mangiare una pizza con una quindicina di suoi amici ed elettori all’estero. La pizzeria si chiama "Bella Napoli" (indovinate da dove vengono i gestori??) e al mio ingresso sono accolto da un assordante applauso. Parlo per cinque minuti e spiego le ragioni del mio impegno. Ora si può finalmente affondare i denti in una bella margherita!

È mezzanotte e sto parcheggiando la macchina sotto casa. Noto con piacere che il gestore pachistano del "night shop" sotto casa ha esposto il mio manifestino in vetrina. Fa un po’ impressione ritrovarsi il proprio faccione esposto sotto casa, ma anche questa è la campagna elettorale. Corro su per le scale e mi preparo per andare a dormire. Sto per addormentarmi, ma mi accorgo di non aver messo la sveglia: eccola….alle 6.45. Bacio il mio angelo custode che con immensa pazienza tollera le mie frenesie elettorali e mi addormento pensando agli impegni di domani. Perché tra qualche ora si ricomincia…

*candidato del Pd nella circoscrizione estero

http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=74257

 

 

4714-perine-pd-belgio-comunita-sarde-ed-ex-minatori-il-mio-diario-dal-belgio

5460

EmiNews 2008

Views: 6

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.