4737 Bozzolini (Sinistra Arcobaleno-Europa): “Il lavoro e i diritti al centro della mia politica”

20080403 15:55:00 redazione-IT

Padre di Dosolo (Mn), madre di Pavia (dove è nato 43 anni fa), Guglielmo Bozzolini vive a Zurigo dal 1988. Lavora come direttore della Fondazione ECAP, un ente di formazione degli adulti attivo nella lotta contro
l‘analfabetismo, nei programmi per il sostegno dell’integrazione professionale dei migranti, per le pari opportunità e il reinserimento delle persone senza lavoro. Il suo sito internet è www.bozzolini.ch . E’ candidato
Co-Capolista per la Camera dei Deputati – circoscrizione Europa per la Sinistra Arcobaleno.

1) Per quale ragione, a suo giudizio, gli elettori italiani residenti
all’estero dovrebbero nella sua circoscrizione scrivere il suo nome sulla
scheda elettorale?

Penso che innanzitutto gli italiani residenti all’estero debbano votare per
La Sinistra l’Arcobaleno perché è l’unica vera alternativa alla deriva
moderata e l’unico voto utile per evitare una grande coalizione. In queste
elezioni c’è infatti un rischio: che la competizione tra PD e PdL risucchi
tutta l’attenzione e non vengano rappresentate le ragioni della sinistra.
C’è cioè il rischio che sia ridotta in parlamento la voce del mondo del
lavoro e dei movimenti ambientalisti e pacifisti e che ci sia
complessivamente una regressione moderata ed uno spostamento a destra
dell’asse politico. Tra gli italiani all’estero, una volta si sarebbe detto
“in emigrazione”, questo pericolo è ancor più forte e contro questa
prospettiva vale la pena impegnarsi e dare il proprio contributo, anche
candidandosi, affinché si rafforzi una politica che metta al proprio centro
il lavoro e i diritti delle persone. Penso poi che le elettrici e gli
elettori possano, se vogliono, votare per me per le cose di cui mi occupo:
dirigo da anni una fondazione attiva nella formazione degli adulti ed in
particolare dei/delle immigrate, dai corsi di lingua a quelli di
integrazione, alla formazione per la creazione di piccole imprese. Inoltre
sono un militane sindacale e mi impegno da sempre nella lotta contro tutte
le forme di precarietà.

2) Quali sono le ragioni che l’hanno spinta a scegliere la forza politica
con la quale è in lista per il parlamento italiano?

La Sinistra Arcobaleno, a cui danno vita forze della sinistra alternativa,
socialista e ambientalista, è la collocazione ideale per una persona come
me, che ha sempre associato alla militanza politica a sinistra (ne PRC)
l’impegno sociale, dalle esperienze dell’ECAP, delle Colonie Libere e del
sindacato Unia fino al movimento no-global e ai Forum Sociali.

3) Se sarà eletto, quale sarà il suo primo atto da deputato?

Te ne posso dire più di una: presenterei una proposta per concedere il
diritto di voto agli e alle immigrati/e in Italia e mi batterei per
l’abolizione della Bossi-Fini e la regolarizzazione immediata degli
immigrati senza regolare permesso di soggiorno. Cercherei quindi di
realizzare le stesse cose che propongo da quindici anni per gli immigrati in
Svizzera. Poi bisogna mettere usbito mano ad una riforma della legge che
regola l’esercizio di voto dall’estero, anche questa volta appare evidente
che qualche cosa non funziona rispetto a trasparenza e segretezza del voto

4) Come giudica i due anni di attività parlamentare dei Senatori e Deputati
italiani eletti nelle circorscrizioni estero durante la legislatura uscente?

Li giudico male. Al di là del giudizio sui singoli individui, è evidente che
abbia prevalso una visione “lobbystica” e “di nicchia” del loro ruolo. Un
esempio eclatante è proprio legato ai temi che citavo sopra: nessuno degli
eletti del 2006 è intervenuto in modo pubblico nel dibattito sulle politiche
d’immigrazione che pure è stato molto intenso negli ultimi due anni. Eppure
gli italiani all’estero potrebbero davvero dare un contributo politico
interessante in questo ambito, ricordando l’esperienza dell’emigrazione
italiana e le sue rivendicazioni storiche: dai diritti politici in loro,
alla cittadinanza agevolata, al sostegno all’integrazione sociale.
Il paradosso poi è che l’approccio hobbistico non è neanche servito a
portare a casa qualche risultato di rilievo.

5) Quali sono, secondo lei, i bisogni più urgenti degli italiani all’estero
nella circoscrizione che intende rappresentare e che il parlamento dovrebbe
affrontare con maggiore urgenza?

Sul terreno specifico degli italiani all’estero penso che le priorità siano:
la riforma ed il rilancio delle strutture di rappresentanza (COMITES e
CGIE), la riorganizzazione dei corsi di Lingua e Cultura con la riforma
della Legge 153, il rafforzamento della rete di strutture assistenziali e di
tutela che vanno adeguate ai nuovi bisogni, la riorganizzazione della rete
consolare all’insegna dell’efficienza e del miglioramento del servizio e non
dello smantellamento della stessa.
In generale è necessario riadeguare tutta la politica degli italiani in
Europa alle mutate caratteristiche degli stessi:
a) la presenza italiana si è sempre più allargata a paesi (Spagna, Grecia, i
paesi dell’ex est) dove prima era sconosciuta o molto ridotta;
b) ci sono nuovi flussi migratori dall’Italia verso l’estero molto
consistenti di cui non si tiene mai conto – giovani ricercatori e
ricercatrici, piccoli imprenditori, dirigenti, nuovi flussi di manodopera
poco qualificata (in Germania ad esempio), lavoratori e lavoratrici
temporanei, ecc. – che presentano caratteristiche e bisogni propri,
c) le nostre comunità invecchiano perché sempre meno persone rientrano in
patria dopo il pensionamento e quindi c’è bisogno di strutture, servizi e
organizzazioni sociali e associative che si occupino di loro,
d) in molti paesi l’emigrazione italiana presenta una sedimentazione storica
che è arrivata alla terze e quarta generazione e diverse esperienze di
integrazione nelle realtà locali.
L’impegno principale è quindi quello di rappresentare gli italiani
all’estero per come sono nella realtà, senza inutile retorica e vecchie
mitologie.

6) Qual è oggi il suo rapporto con la Lombardia e con l’Italia in generale?

Mio padre è di Dosolo Mantovano e mia madre di Pavia. Io sono nato e
cresciuto a Pavia, dove ho vissuto ventitre anni. Sono quindi lombardissimo
(se mi si permette la battuta) ma assolutamente non leghista. Anzi.
Conservo un rapporto costante con la mia regione, sia nell’ambito privato
che professionale. Qualche hanno fa ho costituito ECAP-Consulenze con sede a
Como, la filiale italiana dell’ECAP, la Fondazione che dirigo. Ne sono stato
il Presidente ed ancora oggi sono nel Consiglio d’Amministrazione. ECAP
Consulenze si occupa di progetti di progettazione e valutazione formativa e
collabora a moltissimi progetti in varie province lombarde.
Con l’Italia in generale ho un rapporto professionale intenso e uno privato
molto passionale.

Redazione Lombardi nel Mondo

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Une alternative, couleur arc-en-ciel
Candidat aux élections italiennes, Guglielmo Bozzolini se bat pour un renouveau politique

Paris, Londres, Bruxelles, Dübendorf, Zurich, Lausanne, Guglielmo Bozzolini sillonne l’Europe à la rencontre de ses compatriotes.

Ce militant actif d’Unia se présente, comme cinq autres membres du syndicat, aux élections du Parlement italien des 13 et 14 avril prochains, convoquées après la chute du gouvernement Prodi en janvier. Pour la seconde fois, les Italiens résidant hors des frontières peuvent y élire des représentants. Dans la circonscription Europe, six sièges sont à repourvoir à la Chambre des députés et deux au Senat.

A 43 ans, Guglielmo Bozzolini est candidat à la Chambre des députés.

Membre du comité central d’Unia depuis 4 ans, et de la commission migration de l’USS, ce jeune directeur de la Fondation Ecap (institut pour la formation des adultes et la recherche fondée par le syndicat italien CGIL) est arrivé en Suisse il y a 20 ans. Marié et père d’une fille de 15 ans, il s’est engagé sans relâche en faveur des droits des migrants et pour la formation professionnelle. «Si j’ai accepté de me porter candidat, c’est pour contribuer à gagner une présence forte de la gauche au Parlement», souligne ce représentant de la Sinistra Arcobaleno, ou Gauche Arc-en-ciel. «Tout le spectre politique italien vit aujourd’hui un glissement à droite», constate Guglielmo qui met tous ses espoirs dans cette gauche colorée, un rassemblement créé en décembre 2007, regroupant Rifondazione comunista, les Verts, la Gauche démocratique, le Parti des comunistes italiens et d’autres mouvements. Une gauche arc-enciel qui pesait, lors des élections de 2006, près d’un quart des voix de l’Unione, la coalition de centre-gauche de Prodi.

Ethique et droits

«Le Parlement a été dissous car une petite partie de l’Unione, liée aux intérêts du monde patronal, était contre le programme de redistribution du gouvernement. En 2007, ce dernier avait mené une politique d’austérité pour contrôler les finances de l’Etat. Et cette année, il voulait diminuer les impôts des travailleurs et augmenter le pouvoir d’achat. Cette minorité s’est alliée à la droite pour faire tomber le gouvernement», explique le candidat. Face aux désillusions occasionnées par les crises politiques à répétition en Italie, Guglielmo Bozzolini essaie de remotiver ses compatriotes de l’extérieur. «Je leur explique qu’il y a une alternative à Berlusconi, que cette alternative c’est la gauche arc-en-ciel.»

Une alternative qui se concrétise dans les trois priorités de son programme: la remoralisation de la

politique, les droits des travailleurset les droits des migrants. «En Italie, il y a un grand problème, outre la corruption, celui des intérêts privés qui s’immiscent dans la politique, et du conflit d’intérêt entre politique et magistrature. Remoraliser la politique, c’est se fondre dans l’éthique, c’est changer radicalement la pratique politique», souligne-t-il en donnant l’exemple de la santé où les postes de directeurs d’hôpitaux sont accordés selon l’appartenance partisane et non sur la base des compétences, ou encore celui des ordures à Naples. «Les pouvoirs publics n’ont pas cherché à résoudre un problème mais plutôt à favoriser les entreprises qui travaillent dans le secteur. Et ça a été une vraie catastrophe!»

Le travail, au coeur de la politique

Pour Guglielmo Bozzolini, le travail et les droits des travailleurs doivent aussi être remis au centre de la politique. «L’Etat doit reprendre un rôle de régulateur du marché du travail. L’Italie est le pays d’Europe où il y a eu la plus forte déréglementation, la plus forte précarisation. Le pouvoir d’achat a été réduit et les salaires n’ont pas augmenté ces dernières années.» Le militant s’engage encore pour la défense des droits des migrants en Italie, ce pays d’émigration devenu pays à très forte immigration. «Je demande à l’Italie la même chose que je demande à la Suisse: des mesures d’intégration, une politique contre le racisme, l’enseignement de la langue, l’ouverture sur l’extérieur.» Et s’il est élu, Guglielmo Bozzolini oeuvrera également à la réforme du système consulaire et au renforcement des institutions sociales pour les Italiens de l’extérieur. Il luttera aussi pour que l’Etat italien s’engage en faveur des droits des travailleurs européens «pour qu’il n’y ait pas qu’une politique néolibérale en Europe», dit ce militant partisan d’une Europe des droits, sociaux et démocratiques.

Sylviane Herranz _

L’Evénement syndical 3.02.2008

Guglielmo Bozzolini sur internet:

www.bozzolini.ch

www.bozzolini.ch

 

 

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EmiNews 2008

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